Annunci importanti sono arrivati dal premier Giuseppe Conte, a poche ore delle forti parole di Luigi Di Maio, che incalzava sostenendo una indisponibilità del Movimento 5 stelle a votare un condono fiscale.
Il premier punta i piedi nel corso di un’intervista a La Verità, ribadendo l’imprescindibilità di un provvedimento per pacificare i contribuenti con il Fisco italiano e affermando, sulle tensioni nella maggioranza, in vista della manovra, di ‘non aver mai visto vacillare’ il ministro Tria.
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Manovra 2019: Conte sulla pace fiscale
La pace fiscale, ha spiegato Conte non è un condono: “Noi proponiamo un meccanismo totalmente diverso dove l’azzeramento delle pendenze è funzionale per partire con un nuovo rapporto con il fisco”.
E poi ancora: “Il sistema attuale “oggi è iniquo e inefficiente. Dobbiamo partire con un progetto organico di riforma, basato su una nuova alleanza tra cittadino e fisco. Il fisco non deve essere visto come nemico”.
Manovra 2019: Conte sul reddito di cittadinanza
Conte è intervenuto anche sul discusso reddito di cittadinanza, bandiera che Luigi Di Maio sta sventolando a braccia spiegate, sostenendo l’importanza di questo intervento, ma ribadendo anche che la centralità della riforma dei centri per l’impiego, affinché questa misura possa davvero ottenere i risultati voluti.
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“E’ necessario (la riforma dei centri) per far funzionare il reddito di cittadinanza, cioè per evitare che abbia una mera funzione assistenziale”, e ha sostenuto di guardare al modello tedesco.
Il premier parlato anche dei principali interventi della prossima manovra, confermando che ci saranno flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della Fornero. “Vareremo tutto per gradi” affermato.
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