Il decreto legge (“Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”) si occupa, come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, di:
“Disposizioni per la riduzione della spesa pubblica
– Anticipazione e rafforzamento dei tagli ai Ministeri.
– Anticipazione dei tagli agli Enti territoriali compensata con l’anticipazione del federalismo fiscale.
– Riduzione delle dotazioni organiche dei Ministeri e degli enti pubblici nazionali.
– Anticipazione finanziaria degli effetti della riforma assistenziale e fiscale.
– Pensioni: finestra per i pensionamenti nella scuola ed altro.
Disposizioni in materia di entrate
– Prelievi di solidarietà e lotta all’evasione: sanzioni più forti per chi non emette fattura.
– Interventi sulle rendite finanziarie.
– Misure in materia di giochi ed accise sul fumo.
Liberalizzazioni, privatizzazioni ed altre misure per favorire lo sviluppo
– liberalizzazione delle professioni e delle attività economiche.
– Privatizzazione dei servizi pubblici locali.
– Norme in materia di società municipalizzate.
– Liberalizzazione in materia di segnalazione certificata di inizio attività, denuncia e dichiarazione di inizio attività. Ulteriori semplificazioni.
– Attuazione della disciplina di riduzione delle tariffe elettriche e del gas.
Misure a sostegno dell’occupazione
– Sostegno della contrattazione collettiva di prossimità.
– Collocamento obbligatorio e regime delle compensazioni.
– Fondi interprofessionali per la formazione continua.
– Livelli di tutela essenziali per l’attivazione dei tirocini.
– Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Riduzione dei costi degli apparati istituzionali
– Trattamento economico dei parlamentari ed incompatibilità.
– Riduzione del numero dei consiglieri ed assessori regionali e relative indennità. Misure premiali.
– Riduzione ed accorpamento di Province sulla base del censimento del 2011 e dimezzamento dei consiglieri e assessori.
– Riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica.
– Riforma del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.
– Voli in classe economica per parlamentari, amministratori pubblici, dipendenti dello Stato, componenti di enti ed organismi”.
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