Manovra 2019: lavoro fino al nono mese di gravidanza
In alternativa ai normali periodi di congedo obbligatorio, è prevista la possibilità per le lavoratrici di astenersi dal lavoro esclusivamente nei cinque mesi successivi al parto. Il lavoro fino al nono mese di gravidanza è possibile a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale (o con esso convenzionato) e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arreca pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.
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Manovra 2019: 5 giorni congedo paternità
Per il 2019 esteso a cinque giorni (anche non continuativi) il congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente da fruire entro cinque mesi dalla nascita del figlio o dall’ingresso in famiglia o in Italia del minore (in caso di adozione o affidamento nazionale o internazionale). Per l’anno in corso confermato anche il congedo facoltativo pari ad un giorno da fruire in sostituzione al periodo di astensione obbligatoria della madre.
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Manovra 2019: bonus giovani eccellenze
Introdotto lo sgravio contributivo per i datori di lavoro privati che assumono nel 2019:
- Cittadini in possesso di laurea magistrale, ottenuta tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 con votazione di 110 e lode e media ponderata di almeno 108/110 nel rispetto della durata legale del corso di studi e comunque prima dei trent’anni in università statali o non statali legalmente riconosciute;
- Cittadini in possesso di dottorato di ricerca, ottenuto tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 e prima del compimento del trentaquattresimo anno di età in università statali o non statali legalmente riconosciute.
L’incentivo prevede una riduzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un massimo di 12 mesi e nel limite di 8 mila euro annui ed è riconosciuto per ogni assunzione o trasformazione a tempo indeterminato. L’esonero è escluso per i rapporti di lavoro domestico e i datori che nei dodici mesi precedenti l’assunzione abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo o a licenziamenti collettivi nell’unità produttiva in cui intendono attivare il rapporto agevolato.
L’esonero è revocato, oltre al recupero di quanto già fruito, qualora il datore, nei 24 mesi successivi all’assunzione, licenzi per giustificato motivo oggettivo il lavoratore assunto con l’agevolazione o un collega impiegato nella stessa unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica.
Se durante la fruizione il lavoratore viene assunto sempre a tempo indeterminato da altri datori di lavoro, questi potranno godere dell’esonero per il periodo residuo.
Manovra 2019: bonus Mezzogiorno
Prorogato per il 2019 e il 2020 (stanziamento annuale 500 milioni di euro) il bonus in favore di quei datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato under 35 ovvero soggetti con almeno 35 anni di età e privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, nelle regioni Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Manovra 2019: alternanza scuola – lavoro
Già dall’anno scolastico 2018/2019 i percorsi di alternanza scuola – lavoro (ora denominati “percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”) sono attuati per una durata:
- Non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali;
- Non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici;
- Non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.
Manovra 2019: le altre misure
Di seguito altre importanti misure previste in Manovra:
- Riduzione delle tariffe Inail con abbattimento dei tassi medi del 32,72% oltre al taglio delle risorse a finanziamento degli incentivi;
- Bonus nido passa da 1.000 a 1.500 euro per il triennio 2019-2021;
- Stanziati 5 milioni di euro all’anno per il 2019 e il 2020 a finanziamento degli incentivi previsti per i contratti di apprendistato di primo livello;
- Assunzione presso l’Ispettorato nazionale del lavoro di 300 nuove unità nel 2019, altrettante nel 2020 e 330 nel 2021;
- 4 mila assunzioni nei Centri per l’Impiego;
- Taglio delle pensioni d’oro di importo superiore ai 100 mila euro lordi;
- Riduzione dell’indicizzazione automatica delle pensioni fino a 3 volte il minimo;
- Creati i fondi a finanziamento di Reddito e pensione di cittadinanza (7,1 miliardi nel 2019, 8 nel 2020 e 8,3 nel 2021) e Quota 100 (3,9 miliardi nel 2019, 8,3 nel 2020 e 8,6 nel 2021 fino ad arrivare ai 7 dal 2024 in poi) per la cui attuazione si attendono decreti ad hoc.
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