I vari cambiamenti, sono stati resi necessari a seguito delle osservazioni effettuate dall’Unione Europea, in particolare dal lato delle entrate con lo scopo di alleggerire i saldi di finanza pubblica. Si evidenziano di seguito le principali disposizioni fiscali presenti nel testo definitivo.
E’ stata confermata la rimodulazione delle cd. clausole di salvaguardia per gli anni 2020 e 2021, sono stati sterilizzati gli aumenti delle aliquote Iva per il 2019, ma sempre in risposta alle esigenze di finanza pubblica, nell’esame al Senato viene confermato l’aumento dell’Iva ridotta dal 10% al 13% dal 2020, ed è previsto l’aumento di 0,3 punti percentuali per il 2020, e di 1,5 punti percentuali a decorrere dal 2021, importo che si somma ai già previsti aumenti, dell’Iva ordinaria, fino al 26,5%.
Dal lato delle entrate, è previsto un programma di dismissioni immobiliari che dovranno avvenire secondo un piano da adottarsi entro il 30 aprile 2019 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’Economia e delle finanze.
Consulta lo speciale Legge di bilancio 2019
Alcune disposizioni sono volte allo stimolo della crescita, ad esempio viene prevista l’applicazione dell’Iva al 10% sui dispositivi medici a base di sostanze, normalmente utilizzati per cure mediche, per la prevenzione delle malattie e per trattamenti medici e veterinari, e l’estensione dell’aliquota ridotta del 4% per alcuni ingredienti utilizzati per la preparazione del pane.
Viene eliminato l’aumento dell’aliquota dell’accisa sulla benzina e sulla benzina con piombo, nonché sul gasolio usato come carburante, previsto a copertura dell’Ace, che viene abrogata. Viene abrogata anche l’Iri.
Alcune misure riguardano il riporto illimitato delle perdite per tutti i soggetti Irpef, a prescindere dal regime contabile adottato, nel limite dell’80% dei redditi conseguiti. Viene ridotta al 15% l’aliquota Ires (in luogo del 24%) per la parte del reddito delle imprese che incrementano i livelli occupazionali ed effettuano nuovi investimenti.
Confermata l’estensione del regime della cedolare secca ai contratti di locazione relativi a locali commerciali fino a 600 mq di superficie.
Manovra 2019 approvata: regime forfettario esteso
Il regime dei forfettari viene esteso, con imposta sostitutiva unica al 15%, ai contribuenti con ricavi o compensi fino a un massimo di 65.000 euro, semplificandone le condizioni di accesso. Sono esclusi dal “nuovo” regime coloro che esercitano la propria attività nei confronti dei datori con i quali siano in essere rapporti di lavoro, o lo siano stati nei due precedenti periodi d’imposta, sono inoltre esclusi dal regime non solo gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, ad associazioni o a imprese familiari, ma anche quelli che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.
Confermata anche l’introduzione dell’imposta sostitutiva al 15% sulle lezioni private e ripetizioni svolte da docenti titolari di cattedra nelle scuole di ogni ordine e grado.
Manovra 2019 approvata: Imposta sostituita per i redditi al 20%
Sul versante dei regimi fiscali viene introdotta un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap, con aliquota al 20%, per gli imprenditori individuali ed i lavoratori autonomi con ricavi fino a 100.000 euro e che non ricadono del regime forfettario. Anche per tale misura sono previste norme volte ad eliminare “fittizie” forme contrattuali di collaborazione agevolata, in luogo di rapporti di lavoro subordinato, solo al fine di godere della tassazione agevolata.
Manovra 2019 approvata: diverse le proroghe previste
Anche per il 2019 sono state prorogate le detrazioni per interventi di efficienza energetica, ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, nonché le agevolazioni per gli interventi di sistemazione a verde.
La manovra conferma la proroga e la rimodulazione del solo iperammortamento, che consente di maggiorare il costo di acquisizione dei beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale. Il beneficio è stato ulteriormente incrementato alla Camera, e al Senato sono stati resi agevolabili anche i costi sostenuti a titolo di canone per l’accesso, mediante soluzioni di cloudcomputing, ai beni immateriali cui tale agevolazione già si applica ex lege.
Viene prorogato il credito d’imposta formazione 4.0, che viene esteso alle spese di formazione sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018 ed i cui importi sono modulati in base alla dimensione delle imprese.
Viene anche modificato il credito d’imposta per le spese di ricerca e sviluppo con l’abbassamento (tranne determinate ipotesi) della quota agevolabile dal 50% al 25%, nonché dell’imposto massimo per impresa da 20 a 10 milioni di euro.
Manovra 2019 approvata: definizione agevolata soggetti in difficoltà economica
Tra le disposizioni annunciate e introdotte in Senato, vi è la definizione agevolata dei debiti (diversi da quelli annullati automaticamente ai sensi del D.L. n. 119 del 2018) delle persone fisiche che si trovano in una grave e comprovata difficoltà economica, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, e derivanti dall’omesso versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di accertamento a fini Irpef e Iva. La definizione si ha con il pagamento del capitale, degli interessi e delle somme spettanti all’agente della riscossione. Le somme sono versate in misura differenziata e graduale secondo la condizione economica del debitore. Il pagamento può avvenire in unica soluzione o in più rate. Per i soggetti in grave difficoltà economica comprovata dall’ ISEE, i debiti tributari e contributivi possono essere estinti senza corrispondere:
- le sanzioni comprese in tali carichi;
- gli interessi di mora (ai sensi dell’articolo 30, comma 1 del D.P.R. n. 602 del 1973);
- le sanzioni e le somme aggiuntive dovute sui crediti previdenziali.
I soggetti interessati versano le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di capitale e interessi, in misura pari:
- al 16%, qualora l’ISEE del nucleo familiare risulti non superiore a 8.500 euro,
- al 20%, qualora l’ISEE del nucleo familiare sia compreso tra 8.500 e 12.500 euro;
- al 35%, qualora l’ISEE sia superiore a 12.500 euro.
Manovra 2019 approvata: imposta sostitutiva per chi si trasferisce nel mezzogiorno
In sede di conversione viene introdotto un regime opzionale per le persone fisiche, titolari dei redditi da pensione, che trasferiscono in Italia la propria residenza in uno dei comuni situati nel Mezzogiorno, con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti.
Tali soggetti possono optare per l’assoggettamento dei redditi di qualunque categoria, percepiti da fonte estera o prodotti all’estero, ad una imposta sostitutiva, calcolata in via forfettaria, con aliquota del 7% per ciascuno dei periodi di imposta di validità dell’opzione.
Sempre in Senato è stato previsto un credito d’imposta per le attività commerciali che esercitano esclusivamente la vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici. L’agevolazione è limitata agli anni 2019 e 2020 ed è parametrata sugli importi pagati a titolo di Imu, Tasi, Cosap e Tari, nonché su altre eventuali spese di locazione o ad altre spese individuate successivo decreto.
Non mancano le misure fiscali e finanziarie a favore delle zone colpite da calamità naturali, viene prorogata al 31 dicembre 2019 l’esenzione IMU e la sospensione delle rate dei mutui in essere con banche o intermediari finanziari nei comuni dell’Emilia Romagna colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012;
Manovra 2019 approvata: novità sul prelievo fiscale
Un altro gruppo di norme del disegno di legge modifica il prelievo fiscale allo scopo di reperire risorse, in particolare è istituita una imposta sui servizi digitali, che si applica ai soggetti che prestano servizi digitali e che hanno un ammontare complessivo di ricavi pari o superiore a 750 milioni di euro, di cui almeno 5,5 milioni realizzati nel territorio italiano per prestazione di servizi digitali.
E’ prevista un’aliquota del 3% sui ricavi che dovrà essere versata entro il mese successivo a ciascun trimestre. E’ contestualmente abrogata l’imposta sulle transazioni digitali istituita dalla Legge di bilancio 2018, che avrebbe dovuto applicarsi a decorrere dal 1° gennaio 2019.
E’ stato sancito l’aumento dell’Ires per alcuni enti che svolgono attività sociali, culturali e attività con fini solidaristici, nonché nei confronti degli istituti autonomi per le case popolari. E’ stata rivista la disciplina fiscale della raccolta occasionale di prodotti selvatici non legnosi e dalla raccolta di piante officinali spontanee, con l’applicazione di un’imposta sostitutiva sui redditi derivati dallo svolgimento, in via occasionale, di tali attività di raccolta.
Sono stati ridotti alcuni crediti d’imposta tra i quali quelli attribuiti agli esercenti di sale cinematografiche, agli esercenti di attività di vendita di libri al dettaglio, nonché alle imprese produttrici di prodotti editoriali che effettuano investimenti in editoria e programmi di ristrutturazione economica.
Vengono incrementate a decorrere dal 1° gennaio 2019 dell’1,35% e dell’1,25% le aliquote del prelievo erariale unico (PREU) applicabili rispettivamente agli apparecchi cosiddetti “new slot” e “videolottery”. E’ stata disposta l’applicazione dell’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse ai giochi di abilità a distanza con vincita in denaro e al gioco del bingo a distanza.
Anche per il 2019 vi sarà la possibilità di rideterminare i valori delle partecipazioni in società non quotate e dei terreni (sia agricoli sia edificabili) posseduti, sulla base di una perizia giurata di stima, a condizione che il valore così rideterminato sia assoggettato a un’imposta sostitutiva, la cui aliquota è stata elevata.
Vi sarà anche la possibilità di affrancamento dei beni e delle partecipazioni, da parte delle imprese che non adottano i principi contabili internazionali nella redazione del bilancio, mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva ad aliquota differenziata secondo la tipologia dei beni.
Tra le misure che determineranno un maggiore carico fiscale ve ne sono alcune che fanno riferimento:
- all’innalzamento dell’acconto per l’imposta sulle assicurazioni all’85% per il 2019, al 90% per il 2020 e al 100% a decorrere dall’anno 2021;
- alla rimodulazione con un complessivo innalzamento, delle accise che gravano sui tabacchi lavorati;
- all’abrogazione disposta al Senato di alcune agevolazioni Irap, tra cui il credito d’imposta Irap in favore dei soggetti che non si avvalgono di lavoratori dipendenti;
- all’innalzamento della misura di alcuni acconti di imposta, introdotti al Senato tra i quali quello al 100% per la cedolare secca dovuto a decorrere dal 2021 e quello sull’imposta di bollo assolta in modo virtuale da banche e intermediari finanziari portato dal 95% al 100% dal 2021 in poi.
Manovra 2019 approvata: altre semplificazioni
Altre disposizioni introdotte sempre al Senato fanno riferimento a norme in tema di semplificazioni degli adempimenti connessi all’introduzione della fattura elettronica obbligatoria tra privati dal 1° gennaio 2019.
Dall’obbligo della fatturazione elettronica, sono stati esonerati anche i concessionari relativamente a contratti di sponsorizzazione e pubblicità in capo alle associazioni sportive dilettantistiche.
È stata integrata la disciplina sulla trasmissione dei dati fiscali dei soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria chiarendo che i dati trasmessi possono essere utilizzati solo dalle pubbliche amministrazioni esclusivamente per garantire l’applicazione delle norme in materia tributaria e doganale ovvero, in forma aggregata, per il monitoraggio della spesa pubblica e privata.
Viene disposto che il contributo, previsto negli anni 2019 e 2020 per l’acquisto o l’adattamento degli strumenti mediante i quali effettuare la memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi, sia concesso sotto forma di credito d’imposta.
Viene anche stabilito che le fatture elettroniche emesse nei confronti dei consumatori finali sono rese disponibili su richiesta a questi ultimi dai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento