Dal prossimo anno, invece, cambia tutto. La soglia massima per l’utilizzo del contante scatterà infatti dopo i 3mila euro. Lo ha comunicato lo stesso Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, spiegando come l’intenzione del Governo è quella di riportare, con la prossima legge di Stabilità, “i livelli del contante alla media europea, al livello francese, portandolo da mille a 3mila euro”.
Peccato che in realtà proprio la Francia, uno dei Paesi citati dal Premier, già a partire dalla scorsa estate ha iniziato a muoversi in senso contrario, vale a dire restringendo il limite massimo a mille euro, cercando in questo modo di limitare l’annoso problema dell’evasione fiscale. Dal 1° ottobre infatti il tetto massimo di mille euro per l’uso di cash è entrato in vigore debellando quello precedente che era di a 3mila.
Il provvedimento annunciato da Renzi, quindi, troverà posto nella prossima manovra di bilancio, da approvare entro fine anno, di modo da rendere operativa la nuova soglia già dal 2016. Sull’argomento era già stato presentato in Senato un disegno di legge ad hoc per ripristinare l’innalzamento del tetto massimo e sul provvedimento in arrivo si registra il consenso trasversale delle principali forze politiche.
L’intenzione dell’Esecutivo, attraverso la nuova manovra, sarebbe quella di facilitare la spesa, dietro la tutela che quei soldi sono sempre e comunque tracciati. Di parere contrario alcuni rappresentanti dello stesso Pd: “Il contante a 3mila euro favorisce i consumi in nero, il riciclaggio, l’evasione e la corruzione” è l’opinione dell’ex segretario democratico, Pierluigi Bersani. Secondo la senatrice Maria Cecilia Guerra alzare la soglia dell’utilizzo del contante a 3mila euro rappresenta, poi, un vero e proprio dietrofront sulla tracciabilità dei pagamenti. Sulla medesima linea anche l’ala più di ‘sinistra’ del Pd che parla di manovra-regalo per gli evasori.
Si ricorda che in Europa l’Italia, seconda soltanto alla Grecia, è tra i Paesi che continua a vantare il più alto tasso di evasione fiscale. Ora ci si chiede se con questa manovra si darà davvero una spinta alla spesa e ai consumi o se al contrario si finirà soltanto con l’aumentare un’evasione che è già largamente diffusa.
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