Legge di Stabilità 2016: in arrivo un credito d’imposta per le imprese del Sud

Redazione 31/12/15
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In arrivo un credito d’imposta per le imprese che attuano investimenti, acquistando nuovi beni strumentali da destinare a strutture produttive dislocate nelle aree più svantaggiate del Mezzogiorno: Basilicata, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.

E’ quanto prevede la legge di Stabilità per il 2016: si tratta di un’agevolazione che compete in riferimento agli investimenti realizzati con decorrenza dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, correlati ad un iniziale progetto di investimento.

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CONSULTA LA RELAZIONE TECNICA

A CHI SPETTA IL BENEFICIO? QUAL E’ L’IMPORTO MASSIMO DEGLI INVESTIMENTI? 

Il beneficio spetta:

1) per gli investimenti che raggiungono un importo massimo di 1,5 milioni, con riferimento alle imprese di piccole dimensioni;

2) per gli investimenti di importo pari a 5 milioni, invece, per le imprese di medie dimensioni;

3)  per gli investimenti che arrivano a 15 milioni per le imprese più grandi.

CHI SONO I BENEFICIARI DEL BONUS E CHI GLI ESCLUSI?
Coloro che potranno utilizzare il credito di imposta sono i soggetti titolari di reddito d’impresa, a prescindere sia dalla natura giuridica assunta, che dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile.
Sono, però, esclusi i soggetti operanti nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle attinenti infrastrutture, oltre che della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché infine nei settori finanziario, creditizio ed assicurativo.
Infine, si precisa che il bonus è precluso alle imprese che sono in stato di difficoltà, così come stabilito dalla Comunicazione CE (2014/C 249/01).
COME BENEFICIARE DELL’AGEVOLAZIONE? 
I soggetti beneficiari, prima di fruire del credito d’imposta, dovranno presentare all’Agenzia delle Entrate apposita comunicazione. Per quanto riguarda termini, modalità e contenuto della comunicazione sarà lo stesso Direttore delle Entrate a stabilirli con apposito provvedimento, da emanarsi entro 60 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di Stabilità 2016. L’Agenzia delle Entrate comunicherà poi alle imprese l’autorizzazione all’utilizzo del credito d’imposta.
QUALI SONO CONSIDERATI BENI AGEVOLATIVI?
Sono considerati beni agevolabili tutte le acquisizioni, realizzate anche attraverso contratti di locazione finanziaria, di macchinari, attrezzature ed impianti, ricompresi all’interno di un progetto di investimento iniziale ai sensi del Regolamento UE n. 651/2014.
QUANDO PUO’ ESSERE CONCESSA L’AGEVOLAZIONE?
La concessione dell’agevolazione spetta solo agli investimenti effettuati in beni strumentali nuovi per le seguenti tipologie di interventi:
1) la realizzazione di un nuovo stabilimento;
2) l’estensione di uno stabilimento già esistente;
3) la diversificazione produttiva di uno stabilimento;
4) la variazione complessiva del processo produttivo di uno stabilimento già esistente;
5) la riattivazione di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso in caso di mancata acquisizione.
COME DETERMINARE IL CREDITO D’IMPOSTA? 
Esso dovrà venire determinato in riferimento ai nuovi investimenti effettuati in ogni periodo d’imposta, di beni agevolabili, per la parte del rispettivo costo complessivo eccedente gli ammortamenti dedotti nel periodo d’imposta, attinenti a beni d’investimento della medesima struttura produttiva.
In tal modo, sull’importo che si viene a determinare si potrà poi calcolare la percentuale di agevolazione, che risulta rispettivamente del:
1) 20% per le piccole imprese;
2) 15% per le medie imprese;
3) 10% per le grandi imprese.
Si ricorda comunque che il beneficio verrà concesso entro i limiti stabiliti dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020.
Per quanto riguarda, invece, le imprese agricole che risultano essere attive nella produzione primaria, nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, il credito d’imposta verrà concesso nei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di stato del rispettivo settore.
IL CREDITO D’IMPOSTA E’ CUMULABILE?
In base a quanto disposto dalla norma, il credito d’imposta non è cumulabile con aiuti “de minimis”, e tanto meno con altri aiuti di Stato aventi ad oggetto gli stessi costi ammissibili.
CREDITO D’IMPOSTA: COME UTILIZZARLO E CON QUALI MODALITA’?
Il credito d’imposta andrà riportato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di maturazione, oltre che nelle dichiarazioni dei redditi consecutivi fino a quello in cui se ne conclude la fruizione. Il credito d’imposta non è soggetto al limite di utilizzo di 250mila annui previsto dall’art. 1, comma 53, della Finanziaria del 2008 (Legge 244/2007).
Il credito d’imposta è utilizzabile solamente in compensazione tramite il modello F24. Si potrà utilizzare la compensazione a decorrere dal periodo d’imposta in cui è stato eseguito l’investimento.

Guida ai Fondi Strutturali Europei 2014-2020

La “Guida ai Fondi Strutturali Europei 2014-2020”, ad opera di un riconosciuto esperto dei rapporti tra Pubblica Amministrazione italiana ed Unione europea quale Mauro Cappello, giunge alla sua seconda edizione in corrispondenza con l’entrata nel vivo della programmazione comunitaria del settennato in corso.Il volume, aggiornato a maggio 2015, approfondisce tutti gli aspetti del tema delle risorse comunitarie alla luce delle novità intervenute nel corso dell’ultimo anno, tra le quali si segnalano principalmente:• l’adozione dell’Accordo di Partenariato, di numerosi Programmi Operativi e l’emanazione dei decreti attuativi dell’Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT), il nuovo organismo centrale deputato al monitoraggio ed al sostegno delle politiche di coesione previsto dall’art. 10 del D.L. n. 101/2013 (convertito in Legge n. 125/2013);• il Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” (anche conosciuto come “Garanzia Giovani”) con scadenza prevista al 31 dicembre 2015, volto a fronteggiare la grave crisi occupazionale dei cittadini con meno di 30 anni, con particolare attenzione ai cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training), persone che non studiano, non lavorano e non svolgono attività o corsi di formazione professionale;• il fenomeno della c.d. “frode comunitaria” (e delle relative differenze con le “irregolarità”), cui viene dedicato un intero nuovo capitolo;• lo strumento della “Pista di controllo” – strumento organizzativo volto ad ottimizzare le attività di gestione dei programmi cofinanziati dall’Unione Europea attraverso i Fondi Strutturali – con un elaborato come esempio didattico posto tra gli allegati;• le verifiche di audit (o “di secondo livello”) – fondamentali al fine di migliorare la qualità della programmazione e della gestione dei programmi di impiego dei fondi – comprendenti i controlli sia sui sistemi di gestione e controllo che sulle singole operazioni.Per contrastare il fenomeno, purtroppo ancor oggi molto diffuso, del mancato utilizzo dei fondi europei (tanto più grave in un periodo caratterizzato da grande ristrettezza di risorse pubbliche), l’opera si propone quale vera e propria guida pratica per aiutare le Amministrazioni Pubbliche a muoversi con sicurezza tra le procedure previste per l’utilizzo delle risorse comunitarie, rilanciando gli investimenti e con essi lo sviluppo del Paese.Concludono il libro un’ampia sezione di Allegati operativi e un’Appendice con pratici schemi riepilogativi della materia.   » Mauro CappelloComponente del Nucleo Verifiche e Controlli (NUVEC) dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ha prestato servizio per oltre dieci anni presso l’Unità di Verifica degli investimenti pubblici (UVER) del Dipartimento per la Coesione economica – Ministero dello Sviluppo Economico.Opera come Auditor su vari Programmi Operativi Nazionali della programmazione 2007-2013, effettuando verifiche sull’affidabilità dei relativi Sistemi di Gestione e Controllo (Si.Ge.Co.).Nel 2011 ha rappresentato l’Italia nel corso delle verifiche condotte dalla Corte dei Conti Europea finalizzate alla redazione del rapporto “Efficacia in termini di costi/benefici degli investimenti della politica di coesione nel campo dell’efficienza energetica”.È autore di numerose pubblicazioni tecniche e svolge attività di docenza sul tema dei fondi strutturali europei.

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