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Si vuole alleggerire il peso dell’IVA in alcuni settori innanzitutto fondendo il vecchio regime dei minimi ed il nuovo regime forfettario in un unico regime agevolato. Sono due i punti fondamentali previsti: innanzitutto aliquota dell’imposta contributiva al 5% i primi 5 anni e successivamente al 15%, e poi l’innalzamento della soglia dei ricavi per poter usufruire delle agevolazioni fiscali a 30.000 euro. Dunque, riassumendo, chi apre una partita IVA nel 2016 sarà soggetto ad un regime di tassazione pari al 5% i primi 5 anni oltre i quali l’aliquota sale al 15%. Il tetto rimane comunque di 30.000 euro, senza tuttavia la previsione di limiti temporali di riferimento.
Per ciò che riguarda i professionisti senza cassa, invece, l’aliquota contributiva della Gestione separata Inps sarà bloccata al 27,72% e sarà istituito un Fondo con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro annui a partire dal 2016 allo scopo di favorire la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato a tempo indeterminato.
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La gravidanza, la malattia e l’infortunio non comportano automatica estinzione del rapporto di lavoro che rimane sospeso senza erogazione di denaro. I genitori dei bambini nati nel 2016 potranno godere di un congedo di 6 mesi da utilizzare durante i primi 3 anni del bambino, a fronte degli attuali 3 mesi da fruire nel primo anno dalla nascita o dall’ingresso in famiglia. Si conferma, inoltre, il diritto delle lavoratrici autonome all’indennità di maternità a prescindere dall’effettiva astensione dal lavoro.
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