Le novità più importanti
Il Garante ha stabilito:
1) la non garanzia del diritto all’oblio per casi di particolare rilevanza;
2) il via libera alla sperimentazione della consegna dei cedolini mediante riconoscimento vocale su smartphone;
3) l’introduzione di modifiche al trattamento dei dati delle coppie che ricorrono alla fecondazione assistita.
Di seguito l’analisi dei 3 interventi, punto per punto.
Diritto all’oblio: quando non è garantito?
Il divieto alla divulgazione delle notizie che si riferiscono ai reati e ai procedimenti giudiziari commessi dal cittadino rappresenta il primo dei 3 provvedimenti del Garante privacy.
Rispondendo ai solleciti di un ex consigliere comunale che dal 2006 al 2012 è stato coinvolto in un’indagine per corruzione e truffa, conclusasi con un patteggiamento e con l’estinzione della pena tramite indulto, il Garante ha espresso parere negativo alla richiesta dell’ex consigliere di eliminare alcune pagine Internet trattanti appunto le indagini in cui era coinvolto.
Tali pagine, quindi, non saranno eliminate.
Per ulteriori informazioni si consiglia:
Diritto all’oblio: quando può essere applicato?
Il diritto all’oblio, nonostante in linea generale sia garantito dopo un certo periodo di tempo, secondo il Garante per la protezione dei dati personali non può essere concesso per vicende giudiziarie di particolare gravità e di rilevante interesse pubblico e sociale.
In virtù delle Linee guida dei Garanti europei, infatti, il Garante ha specificato che in questi casi le richieste devono essere valutate con minor favore e le decisioni devono essere prese caso per caso.
Cedolini: come averne accesso?
Il secondo intervento riguarda la possibilità per i lavoratori dipendenti di accedere ai rispettivi cedolini online direttamente dai loro smartphone, attraverso il riconoscimento vocale e facciale; tuttavia per ora questa possibilità è limitata ad un uso circoscritto e sperimentale.
Si tratta di una sperimentazione che coinvolge alcuni dipendenti volontari del Consorzio per il Sistema Informativo (CSI) Piemonte, i quali, per un arco temporale circoscritto, potranno provare l’accesso ai cedolini dai loro cellulari e tramite autenticazione biometrica.
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Fecondazione assistita: cosa prevede il nuovo regolamento
La terza rilevante novità introdotta dal Garante attiene alla nuova disciplina per la manifestazione del consenso da parte delle coppie che hanno intenzione di accedere alla procreazione assistita. L’obiettivo delle modifiche è quello di aggiornare il Regolamento sulla procreazione assistita alle nuove sentenze della Corte Costituzionale che hanno rimosso il divieto alla fecondazione eterologa e alla crioconservazione degli embrioni.
Quindi ora, cambiato il trattamento dei dati delle coppie che si sottopongono alla procedura, dei nati e dei donatori, il Ministero della salute dovrà disporre un nuovo modello informativo; le coppie poi dovranno essere debitamente informate sul fatto che i dati verranno trasmessi al Centro nazionale trapianti.
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