Legge pensioni 2015: in vigore la riforma dei rimborsi. Testo definitivo

Redazione 21/07/15
Pensioni, ora i rimborsi sono davvero ufficiali. Almeno, la minima parte di quanto effettivamente spetterebbe ai tanti percettori di assegno Inps che negli ultimi anni si sono trovati costretti a rinunciare a una grossa fetta del proprio montante previdenziale.

E’ stata pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del decreto pensioni, il provvedimento varato in fretta e furia dal governo Renzi in risposta alla sentenza della Corte costituzionale che aveva bocciato il decreto selva Italia nella parte in cui veniva sancito il blocco dell’indicizzazione per gli assegni pari a tre volte il minimo.

Accogliendo il ricorso di un pensionato, infatti, la Consulta aveva dunque dichiarato illegittimo lo stop alle rivalutazioni delle pensioni, deciso d’ufficio nella vituperata legge Fornero, che, oltre ai criteri per il collegamento delle pensioni al costo della vita, conteneva anche i nuovi requisiti anagrafici e contributivi per ottenere l’assegno Inps.

Secondo quanto stabilito dalla nuova legge, che entra in vigore già oggi, il cosiddetto “bonus Poletti” – che in realtà non è altro che parte di denaro già appartenente ai pensionati, che viene restituito in parte – ammonta al 20% della rivalutazione ottenuta negli anni 2012 e 2013 relativamente al biennio seguente 2014 e 2015 e verrà riconosciuto con il conferimento della quota una tantum nella pensione erogata il prossimo primo agosto.

In aggiunta, verrà progressivamente ristabilito il meccanismo dell’indicizzazione, che dovrebbe tornare a regime del 50% a partire dal prossimo mese di gennaio 2016.

Rimborsi: le quote e a chi vanno

In riferimento alla legge di conversione del decreto pensioni, viene riconosciuto il bonus in assegno nel mese di agosto a tutti coloro che percepiscano una pensione dai 1443 ai 2890 euro lordi.

Pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS: 20% del 40%

Pensioni superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a cinque volte detto trattamento minimo: 20% del 20%

Pensioni superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a sei volte detto trattamento minimo: 20% del 10%

Pensioni di importo superiore a sei volte il trattamento minimo INPS: Nessun aumento

Lo stesso, a partire dal 2016, avverrà tenendo conto del 50% anziché del 20.

Dal primo agosto e poi nel 2016, saranno riconosciuti rimborsi a scalare partendo da 750 euro per chi percepisce 1700 euro lordi di pensione, passando per 450 a chi arriva a 2000, fino a 278 per chi ottiene 2700 euro lordi ogni mese.

QUI IL TESTO DEFINITIVO DELLA LEGGE SUI RIMBORSI

QUI IL TESTO DELLA CIRCOLARE CON LE TABELLE

Qui l’approfondimento con le varie fasce

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