Dopo una discussione estenuante sui contenuti della legge in commissione Bilancio, è intervenuto direttamente il governo a bloccare l’impasse nella discussione preliminare, portando in aula un maxiemendamento che contiene molti dei rilievi emersi nel corso dell’esame preliminare.
Dunque, la legge di stabilità è stata riscritta da cima a fondo per mezzo di questa unica proposta di modifica al testo approvato dal governo lo scorso 15 ottobre: ora, insomma, la legge di stabilità 2014 è completamente rinnovata.
Tra le modifiche introdotte nelle ultime ore, spazio al reddito minimo garantito, con l’introduzione della Nuova carta acquisti per le famiglie in stato di difficoltà economica, con il fondo di 400 euro a nucleo che viene rimpolpato con 40 milioni all’anno fino al 2016. Partendo da questi presupposti, poi, si potrà originare il sostengo all’inclusione attiva, sia in termini di sostengo economico che di presa in carico e di aiuto nei confronti dei minori.
Altra novità importante, come emerso già ieri, è l’introduzione dell’imposta unica comunale – abbreviata in Iuc – che va a sostituire Imu e Trise, recuperando, però, un pezzo di entrambe: per le abitazioni non principali, infatti, resterà in vigore la tassa già esistente, mentre, per tutti gli immobili, ci sarà una componente di Tasi, il tributo sui servizi indivisibili, che comunque consentirà alle famiglie di accedere a corpose detrazioni.
Vai al testo del maxiemendamento alla legge di stabilità 2014
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