Così, dunque, viene a modificarsi il maxiemendamento su cui il governo, per altro, aveva posto la questione di fiducia, assicurandosi un’approvazione flash a palazzo Madama per poi riesaminare il testo alla Camera.
Così, ecco che il testo arriva in aula modificato dalla Commissione Bilancio della Camera presieduta da Francesco Boccia (Pd), con l’appoggio dalla commissione Finanze guidata, invece, dall’ex pidiellino (ora Forza Italia), Daniele Capezzone.
Molte le novità dell’ultim’ora, sia in tema di lavoro che di pensioni, esodati e altri argomenti già toccati alla versione del testo uscita dal Senato, ora riveduti in una versione che sembra piacere maggiormente alle varie anime della maggioranza.
Tra le ultime integrazioni al testo in commissione, c’è la conferma dell’aumento dell’imposta di bollo sui conti correnti, mentre quella sui conti titoli viene azzerata da 34,20 euro. Ne fanno le spese le aziende, le quali si troveranno a saldare un dovuto da 4500 a 10mila euro. C’è, inoltre, l’aumento dell’imposta fissa sulle comunicazioni alla clientela su prodotti e strumenti finanziari, che peserà per il 2 per mille, rispetto all’attuale 1,5.
Sul fronte degli enti, viene concessa, in legge di stabilità, alle regioni la possibilità di stabilizzare personale sotto contratto a tempo determinato, senza, con ciò, attingere a finanziamenti statali, ma solo potendo contare sulle proprie forze. Parallelamente, viene concesso un allentamento del patto di stabilità a favore degli enti locali.
Buone nuove sul fronte Imu: niente interessi o sanzioni nell’eventualità in cui la seconda rata sia stata versata (entro ieri, termine ultimo) in maniera insufficiente. Il nuovo termine sarà il 24 gennaio 2014, data in cui andrà saldata anche la mini Imu per le prime case.
Sul lavoro, viene incrementato il fondo finalizzato alla riduzione del taglio del cuneo fiscale grazie alle risorse in arrivo da evasione fiscale e spending review.
Sempre in ottica welfare, confermato il bonus bebè con un occhio di riguardo ai nuovi nati nel 2014. Alle forze dell’ordine in servizio al prossimo Expo 2015 a Milano, vengono destinati 147 milioni di euro.
Sul fronte sportivo, infine, nuova legge antievasione per contrastare le cifre versate in neo negli scambi relativi a calciatori professionisti e, in secondo luogo, viene confermata la legge sugli stadi, ma con il divieto di costruire nuovi impianti: si potrà essenzialmente ammodernare quelli già in funzione.
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