Gli interventi messi in campo dal governo sono valutati in svariate decine di miliardi da qui al 2016, con possibilità, però, di scatto della clausola di salvaguardia in caso gli obiettivi di spending review per i prossimi anni vengano disattesi. Se questa condizione dovesse verificarsi, allora potrebbe scattare l’aumento di accise su alcuni beni di consumo e sui carburanti, già nel 2014.
Ora, comunque, resta da verificare l’impatto delle misure inserite dal governo in legge di stabilità. Prima tra tutte, la riduzione del cuneo fiscale, stimata in poche decine di euro in più a busta paga, ma che, all’ultimo giro di modifiche alla Camera, è stata accompagnata alla creazione di un fondo apposito per il taglio delle tasse sul lavoro e su cui dovrebbero dirigersi proprio le risorse derivanti dalle riduzioni di spesa secondo le disposizioni del neo commissario Cottarelli.
Tra le altre misure inserite nella legge di bilancio, troviamo ampio spazio per le nuove tasse sulla casa, con la Iuc pronta al debutto già il prossimo 16 gennaio, mentre ancora si attende il colpo di coda dell’Imu, il cui conguaglio andrà versato entro il 24.
Quindi, conferma del bonus mobili e ristrutturazioni, stop al contratto dei dipendenti pubblici, stop al contante per chi paga gli affitti e molte altre le misure che hanno trovato posto nella legge id stabilità ora pubblicata anche in Gazzetta Ufficiale.
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