Legge di stabilità 2014, emendamenti: Tfr in ritardo anche ai politici

Redazione 06/11/13
Le legge di stabilità sta occupando ormai completamente il calendario dei lavori del Senato, tra commissioni chiamate in causa a valutarne l’efficacia e i lavori dell’aula delle prossime settimane.

Addirittura, come emerso ieri, il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi da sentore ha dovuto lasciare spazio alla sessione di esame e voto della norma finanziaria per il prossimo triennio, il cui cammino parlamentare si annuncia impervio per via delle molteplici modifiche che stanno arrivando sul testo.

Ora, in aggiunta, si pensa di far slittare il termine per la presentazione degli emendamenti – fissato per domani – vista la mole di proposte di modifiche, riscritture e ritocchi che stanno arrivando in queste ore a palazzo Madama.

Nei giorni scorsi, si è fatta strada l’ipotesi di introdurre le detrazioni Imu anche per la futura Tasi, che soppianterà la tassa sugli immobili attualmente in vigore. Un altro punto all’ordine del giorno è certamente quello del cuneo fiscale, in ragione dei pochi euro in più in busta paga arrivati con il taglio inserito nel testo originale.

Novità importanti erano attese sia sul fronte della Tasi, come detto, che su quello del pubblico impiego, forse il settore più martoriato dal testo originale approvato dal Consiglio dei ministri e approdato in Parlamento. Blocco degli stipendi tra i lavoratori della pubblica amministrazione e tagli per il personale all’estero hanno fatto scattare la rabbia sia dei diretti interessati che dei sindacati, che hanno annunciato 4 ore di sciopero contro la legge di stabilità.

Ora, tra gli emendamenti arrivati in Senato, avanza l’ipotesi di ricorrere al Trattamento di Fine Rapporto come garanzia per riuscire a sostenere le spese previste. Un argomento, quello del Tfr, che il testo del ddl tocca già nei termini di un rinvio della sua erogazione di un semestre, tanto è vero che un altro degli emendamenti presentati – questo, a nome del Pd Stefano Lepri – chiede proprio agli eletti in Parlamento di uniformarsi alle scadenze degli altri cittadini e lavoratori.

Infine, la casa resta una dei capitoli più delicati dell’intera legge di stabilità: l’ultima modifica arrivata sull’argomento invita a individuare una fascia di garanzia per il Trise – il tributo che si comporrà di Tari e Tasi – a vantaggio delle famiglie più numerose. Ancora poche ore di attesa e il cerchio degli emendamenti si chiuderà, salvo proroghe.

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