Sembra, insomma, uno dei punti inamovibili del disegno di legge stabilità 2014-2016: le agevolazioni all’edilizia resteranno al proprio posto e, anzi, c’è già chi pensa di renderle fisse – e non più straordinarie – proprio con un correttivo dell’ultim’ora alla legge di bilancio.
Sicuramente, per il 2014, anno in cui i bonus resteranno invariati, il traguardo posto dal governo è addirittura superiore all’anno che sta per finire: quasi un miliardo in surplus rispetto al 2013, a conferma che gli incentivi rappresentano un ottimo impulso al mercato anche in tempi difficili.
Nello specifico, il servizio di ragioneria del governo ha quantificato in 15,1 miliardi – 600 milioni di euro in più rispetto all’anno ormai concluso – il beneficio che arriverà dal bonus ristrutturazioni, mentre dovrebbe mantenersi immutata la cifra portata in dote dalle facilitazioni per le riqualificazioni energetiche.
Ciò, a detta delle stime governative, dovrebbe tradursi in un indotto capace di generare oltre mezzo milione di posti tra 2013 e 2014: 283mila quest’anno e 291mila nei prossimi dodici mesi.
Ricordiamo che per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni, sono confermate le detrazioni Irpef con tetto agevolabile a 96mila euro per aliquote al 50% anche tutto il 2014, mentre nel 2015 la soglia di agevolazione si abbasserà al 40%, prima di rientrare, nel 2016, alla cifra di partenza del 36%.
Discorso simile per il bonus energetico, con una detrazione più elevata, al 65% nel 2014 e al 50% per l’anno successivo, con prospettiva di pareggiare l’altra quota di incentivi al 36% per il 2016.
Allo stesso tempo, però, il governo ha assicurato la proroga anche del bonus arredi ed elettrodomestici – quelli di taglia più grande – che andrà, però, necessariamente collegato a un intervento di ristrutturazione. In questo campo, la detrazione rimarrà anche nel 2014 al 50%.
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