Legge di stabilità 2013, ok in Senato a più fondi per Cassa e precari PA

Redazione 17/12/12
Siamo ormai al rush finale sulla legge di stabilità. Entro venerdì la riforma dovrà necessariamente essere convertita in legge e per questo nelle Commissioni si stanno facendo letteralmente i salti mortali per inserire nel testo finale più contenuti possibile.

Tra le tante proposte, figurano anche testi ben poco lusinghieri quali l’emendamento che vorrebbe salvare le pensioni dorate dei manager pubblici, mettendole al riparo dalla riforma Fornero inserita nel decreto salva-Italia.

Eppure,a  fianco a questi tentativi maldestri di arrecare danno ai più per portare sparuti privilegi ai soliti noti, arrivano nella versione finale della legge di stabilità anche modifiche tutt’altro che di second’ordine per la società e l’economia italiana.

Sicuramente degno di nota è l’incremento di ulteriori 900 milioni di euro per la Cassa integrazione in deroga, portando, così, l’ammontare complessivo delle risorse destinate al ricorso straordinario all’ammortizzatore sociale a 1,7 miliardi di euro.

Il via libera è arrivato dalla Commissione Bilancio del Senato, dove il testo sta per essere licenziato in direzione dell’assemblea parlamentare, che dovrà dare il suo ok in vista della terza e ultima approvazione alla Camera.

Grande soddisfazione è stata espressa dal mondo sindacale e in particolare dalla Cgil, che ha salutato l’arrivo dei nuovi fondi per la Cassa come “un primo risultato, frutto della nostra mobilitazione”, ha rivendicato il segretario confederale Serena Sorrentino.

Proprio oggi l’organizzazione sindacale aveva promosso una manifestazione per incalzare il governo e chiedere un maggiore dispendio di risorse a favore dei lavoratori sottoposti a regime di Cassa integrazione: “Abbiamo ottenuto una prima risposta – ha ribadito Sorrentino – e la certificazione dell’allarme sulle risorse insufficienti che avevamo lanciato nei giorni scorsi”.

Un altro provvedimento che è stato aggiunto in extremis alla legge di stabilità è quello dell‘aumento della Tobin Tax sui derivati, che arriva a raggiungere la soglia dei 200 euro ed entrerà in vigore il prossimo marzo. Esentata, a quanto sembra, la finanza etica dal saldo della tassa.

Sempre in ottica welfare, da sottolineare l’emendamento a favore della ricongiunzione gratuita delle pensioni, che dovrebbe toccare circa 17.500 lavoratori. Per il taglio delle Province, invece, se ne riparlerà, forse, tra un anno.

Inoltre, non dovrebbe mancare una norma a salvataggio dei precari nella pubblica amministrazione, che dovrebbe finire per fare il paio con un altro emendamento di rilevanza sociale, quello, cioè, che prevede il blocco degli sfratti tramite una proroga a vantaggio degli inquilini allontanati.

 

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