Legge di stabilità 2014, con Renzi si valutano tagli alla politica

Redazione 09/12/13
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Settimana di studio, quella che si apre oggi per la legge di stabilità 2014. Dopo la faticosa approvazione al Senato, infatti, il testo del maxiemendamento è ufficialmente approdato alla Camera dei deputati, dove sono già state consegnate oltre 3mila proposte di ulteriore modifica alla norma di bilancio per il prossimo triennio.

In uguale quantità erano gli emendamenti piovuti in Commissione Bilancio a palazzo Madama, un ingorgo tale di discussioni e approvazioni con maggioranze variabili, da richiedere l’intervento del governo che ha scritto un testo ex novo, tenendo conto dei rilievi che avevano ricevuto il placet in Commissione. In poche ore, poi, per effetto della fiducia posta dal governo sul maxiemendamento, dopo che l’organo consultivo dei senatori non era riuscito a stilare un testo condiviso, l’ok del Senato senza un accenno di dibattito un aula.

Ora, dunque, il timore è che il tira e molla del Senato possa riproporsi in tutto e per tutto alla Camera, dove il primo passo, la quantità di emendamenti presentati, sembra ricalcare appieno le vicissitudini di palazzo Madama.

Comunque, dalla Commissione Bilancio e Finanze, che esamineranno a braccetto testo ed emendamenti arrivati, arrivano rassicurazioni sulla scrematura che verrà realizzata in questi giorni, in previsione dell’arrivo in aula della nuova legge, previsto per martedì 17 dicembre.

Da oggi, infatti, i due consessi di deputati volti a verificare la fattibilità economica delle proposte di revisione del bilancio dello Stato, metteranno al vaglio tutti gli emendamenti arrivati nelle ultime ore, cercando di valutare la loro ammissibilità prima tecnica e poi di natura economica.

I questo modo, il numero di emendamenti introdotti nel testo arrivato dal Senato dovrebbe ridursi sensibilmente: molti verranno eliminati, altri bocciati in discussione, altri ancora con ogni probabilità accorpati.

E’ il caso, ad esempio, della legge sugli stadi, che ha subito una retromarcia al Senato, dopo essere stata introdotta in qualità di emendamento, poi azzoppata per le proteste sul rischio cementificazione.

Altro campo in cui le commissioni di Montecitorio avranno di che discutere, sicuramente la tassazione immobiliare, Iuc o Tasi che dir si voglia, su tutte, mentre incombe lo spettro della mini Imu per gennaio, mentre i Comuni stanno per rendere ufficiali le aliquote 2013. Sempre che non venga accolta la proposta di introdurre un incremento nei prelievi fiscali al gioco d’azzardo online per sopperire alle risors emancanti in fatto di Imu.

Quindi, come confermato nella sua intervista a leggioggi.it dall’onorevole Marco Di Maio, membro della commissione Finanze, possibile che vengano introdotti correttivi alla normativa sul cuneo fiscale, ancora troppo poco incisiva sulle buste paga, a dispetto degli annunci trionfalistici del governo nella prima ora.

Resta da vedere, poi, come l’arrivo di Matteo Renzi alla segreteria del Pd inciderà sulla stesura della legge: se il neo leader Pd invocherà dal governo riforme immediate, Enrico Letta sarà costretto a tenerne conto. Nel suo discorso dopo la vittoria, Renzi ha chiesto subito un miliardo di tagli alla politica.

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