Legge di bilancio 2025: la bozza della Manovra con i 144 articoli bollinati

Ecco il PDF da scaricare con le misure inserite: dal taglio al cuneo fiscale al riordino detrazioni. E poi le aliquote Irpef 2025 e nuovi bonus famiglia

Redazione 23/10/24
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E’ arrivata la firma del capo dello Stato Sergio Mattarella al testo della Legge di bilancio 2025, che è stata bollinata e inizia il suo viaggio verso la Camera dei deputati, dove parte il suo iter di approvazione definitiva.

Il via libera del governo era stato dato in un consiglio dei ministri nella tarda serata di martedì 15 ottobre 2024.
Il disegno di legge in 144 articoli, che mette a disposizione oltre 30 miliardi di euro per sostenere le famiglie, il lavoro, e la crescita economica del Paese, inizia ora il suo iter parlamentare, per essere approvato definitivamente entro il 31 dicembre.

Al centro di tutto i due assi portanti della Manovra: il taglio al cuneo fiscale, che sarà reso strutturale, e l’introduzione di sconti Irpef, con meccanismi di decalage allo studio. Ma non solo: sono anche previsti soldi per i nuovi nati, l’estensione dei congedi parentali e il rinnovo della Carta Dedicata a te.

Una particolare attenzione al pacchetto famiglia e lavoro, con misure che tendono a privilegiare le famiglie con figli a carico.

Le audizioni alle commissioni Bilancio dovrebbero iniziare il 28 ottobre, invece il termine per gli emendamenti dovrebbe essere tra l’8 e il 10 novembre. 

Scarica il testo della Manovra 2025

Qui di seguito, una panoramica delle principali misure incluse nella manovra.

Indice

Le cifre della Legge di bilancio 2025

Il disegno di legge di bilancio 2025, come confermato nella nota stampa di Palazzo Chigi, mette sul piatto interventi con copertura finanziaria di circa 30 miliardi il prossimo anno, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.

Taglio al cuneo fiscale e sconti Irpef

La Legge di Bilancio 2025 conferma la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori, una misura già introdotta nel 2024 e resa ora strutturale, ma con diverso taglio.

Questa iniziativa mira a ridurre il peso fiscale sui redditi medio-bassi, con una nuova suddivisione in tre aliquote Irpef semplificate. Queste misure si concentrano sul sostegno dei lavoratori e sui dipendenti con redditi più bassi, garantendo una maggiore disponibilità economica​.

La nuova versione dell’Irpef poi conferma i vantaggi attuali per i redditi fino a 35mila euro, derivati da un misto fra tagli contributivi e aumenti alle detrazioni sul lavoro dipendente (dai 20mila euro di reddito in su), aggiungerà poi un sistema di decalage (riduzione) per chi guadagna fra 35mila e 40mila euro.

Nel 2025 verranno confermate le attuali aliquote Irpef e aumenta la soglia delle detrazioni per il lavoro, portandola da 1.880 a 1.955 euro.

Inoltre, per i redditi fino a 20.000 euro, introduce un bonus non soggetto a tassazione, il cui importo varia in base al reddito: 7,1% per chi guadagna fino a 8.500 euro, 5,3% tra 8.500 e 15.000 euro, e 4,8% tra 15.000 e 20.000 euro.

Oltre questa soglia, si applicano detrazioni aggiuntive, con 1.000 euro riconosciuti in busta paga per i redditi tra 20.000 e 32.000 euro, con una riduzione progressiva fino a 40.000 euro.

No Tax area più alta

Il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha annunciato anche un innalzamento della No tax area per i dipendenti (al pari di quanto avviene per i pensionati) a 8.500 euro.

Detrazioni figli a carico

Viene anche rivista la detrazione per i figli a carico. Quella da 950 euro spetta per i figli a carico di età tra 21 e 30 anni, e per figli sopra i 30 anni con disabilità.

In generale, per le detrazioni si terrà conto del quoziente familiare, quindi del numero dei figli e fasce di reddito e, in base a questo, verrà modulata la detrazione. Più figli si hanno con reddito basso e più detrazioni si avranno.

Bonus nuovi nati da 1.000 euro

A supporto delle famiglie e per incentivare la natalità, è stata introdotto il Bonus nuove nasciate dal valore di 1.000 euro per i genitori con ISEE fino a 40.000 euro. Questa misura, che si aggiunge al potenziamento del bonus per gli asili nido, è parte dell’impegno del governo verso il sostegno alle famiglie e alla genitorialità, esentando inoltre l’assegno unico universale dal calcolo dell’ISEE​.

La novità si legge all’articolo 31 della Legge “Al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione. L’importo di cui al primo periodo, che non concorre alla formazione del reddito complessivo”.

Carta dedicata a te 2025

C’è posto anche per la Carta dedicata a te nel 2025, che verrà rifinanziata con nuovi 500 euro a disposizione per beneficiario. Nel computo delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico: più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

Congedo parentale 80% ampliato

Altra novità, annunciata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nella conferenza stampa di presentazione della Legge di bilancio 2025, è l’estensione del congedo parentale all’80%, che passa da 2 a 3 mesi.

In sostanza l’assenza da lavoro in questo caso, sarà retribuita all’80 per cento per un periodo massimo di 3 mesi.

Bonus mamme lavoratrici anche alle autonome

Il bonus per le mamme lavoratrici con almeno due figli è esteso anche alle lavoratrici autonome. A partire dal 2025, è previsto un parziale esonero dei contributi previdenziali per le lavoratrici dipendenti, escluse quelle impiegate in ambito domestico, e per le autonome che percepiscono redditi da lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria o semplificata, o redditi da partecipazione, a patto che non abbiano scelto il regime forfettario. Questo esonero è riservato alle madri con almeno due figli e viene concesso fino ai dieci anni di età del figlio più giovane. Dal 2027, per le madri con tre o più figli, l’esonero è esteso fino ai 18 anni del figlio più giovane. L’agevolazione è concessa solo se la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non supera i 40.000 euro all’anno.

Proroga e aumento Incentivi al lavoro nel mezzogiorno (ZES)

Gli incentivi per il lavoro nel Mezzogiorno vengono prorogati e rafforzati. La Legge di Bilancio 2025 conferma agevolazioni per l’assunzione di giovani e donne, e la decontribuzione per le imprese localizzate nelle Zone Economiche Speciali (ZES). Inoltre, sono previsti incentivi per il trasferimento della residenza dei nuovi assunti a oltre 100 km di distanza​.

Rinnovo CCNL Pubblico impiego

Il disegno di legge destina risorse immediate per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con una particolare attenzione al triennio 2025-2027. Questa misura rappresenta un impegno del governo per il miglioramento delle condizioni lavorative nel settore pubblico e il potenziamento dei servizi​.

Pacchetto pensioni 2025

Confermando alcune misure introdotte nel 2024, resta Quota 103 in versione contributiva, così come Ape sociale e Opzione donna selettiva.
La manovra include anche incentivi per i lavoratori, sia pubblici che privati, che decidono di rimanere in attività anche dopo aver raggiunto l’età pensionabile. Queste misure puntano a mantenere in servizio figure professionali esperte, contrastando la carenza di personale qualificato in vari settori​. Si tratta del cosiddetto Bonus Maroni o incentivo al posticipo pensione, che ad oggi conosciamo nella versione 2024.

La nuova Manovra consente a questi lavoratori di rinunciare all’accredito dei contributi a proprio carico, ricevendo invece l’importo direttamente in busta paga. In questo modo, il datore di lavoro verserà tali contributi come parte della retribuzione e sarà esonerato dal versamento all’Inps. Secondo la manovra di bilancio, tali contributi, pari al 9,19% della retribuzione, non concorrono alla formazione del reddito.

Premi di produttività e Fringe benefit 2025

Ci sarà una tassazione agevolata al 5% sui premi di produttività per i lavoratori, una misura già in vigore e ora estesa fino al 2027. Quindi su base triennale.

Questa agevolazione mira a incentivare le aziende a premiare l’efficienza e la produttività dei propri dipendenti, offrendo vantaggi fiscali sia per i datori di lavoro che per i lavoratori​.

Inoltre, sempre nel triennio 2025/27 viene confermato l’incremento dei Fringe Benefit, che passano da 258,23 a 1.000 euro per la generalità dei lavoratori, e a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli.

Revisione accise su gas ed energia

Viene introdotta una riforma della tassazione su gas naturale ed energia elettrica. Le nuove disposizioni varate dalla Legge di bilancio 2025 mirano a razionalizzare il sistema di accertamento e versamento delle accise, con un meccanismo che punta a semplificare il prelievo fiscale e ridurre le frodi. Questa revisione differenzia tra usi domestici e non domestici, superando le distinzioni precedenti​.

Fondi al Sistema sanitario nazionale

Per sostenere il Servizio Sanitario Nazionale, la manovra prevede nuovi fondi destinati al rinnovo dei contratti dei lavoratori del settore sanitario, con uno stanziamento che segue la crescita del PIL nominale. L’obiettivo è migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario e garantire servizi di qualità agli utenti​.

Bonus ristrutturazioni casa al 50%

Riforma epocale degli incentivi al rifacimento casa. Cambia infatti il bonus ristrutturazioni, che dal 2025 verrà confermato al 50%, solo sulle abitazioni principali, con tetto di spesa a 96mila euro.

Va peggio per chi vuole ristrutturare una seconda casa. Le agevolazioni fiscali dal 2025 per tutte le seconde case, finora equiparate alle prime, scendono al 36%, con tetto di spesa a 48mila euro.

Inoltre, la manovra “proroga il bonus mobili al 50% per l’acquisto nel 2025 di mobili e apparecchiature”, ha annunciato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.

Tetto stipendio manager

Il taglio dello stipendio previsto dalla manovra 2025 non riguarderà i top manager della Pa.

Dovrebbero essere tagliati del 50% invece tutti i compensi degli organi amministrativi di vertice degli enti che ricevono, anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma, contributi a carico della finanza pubblica.

L’articolo 111 della bozza di Legge di bilancio 2025 infatti dispone che i compensi non potranno oltrepassare “il limite dell’importo annuo corrispondente al 50% del trattamento economico complessivo annuo lordo” riconosciuto al primo presidente della Corte di Cassazione.

Nuovi importi delle pensioni minime

Con la versione 2025 della Legge di bilancio arrivano anche 3 euro in più sulle pensioni minime, che passano dagli 614,77 attuali a 617,90 euro il prossimo anno.

Assegno unico fuori dal calcolo ISEE

Altra novità inserita nella legge è l’esclusione del calcolo dell’assegno unico nell’ISEE, ai fini del riconoscimento del bonus nido. Come scritto nel testo: “1.Nella determinazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) utile ai fini del trattamento di cui all’articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 non rilevano le erogazioni relative all’assegno unico e universale”.

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Foto copertina: istock/djedzura