Dopo aver incassato il voto di fiducia, la Legge di bilancio 2025 è stata approvata in via definitiva dal Senato nella serata di sabato 28 dicembre, con con 112 voti a favore, 67 voti contrari e un astenuto. Luce verde quindi al testo della Manovra finanziaria per il prossimo anno, seppur tra aspre polemiche da parte dell’opposizione, che ha accusato l’esautorazione di fatto del parlamento, vista l’impossibilità di discutere emendamenti al provvedimento, e la formale ultima approvazione di un testo arrivato sugli scranni dei senatori già blindato.
L’ok definitivo è stato dato a una Manovra da circa 30 miliardi che, tra le misure focali in vigore dal 2025, vede la conferma strutturale del taglio al cuneo fiscale e delle aliquote Irpef, la revisione al sistema di detrazioni fiscali e da lavoro, misure a favore di famiglie e natalità (carta nuovi nati, bonus nido, ecc) e piccole novità sulle pensioni.
Qui di seguito, un elenco delle principali misure incluse nella manovra.
Indice
- Le cifre della Legge di bilancio 2025
- Taglio al cuneo fiscale e sconti Irpef
- Aliquote Irpef confermate nel 2025
- Redditi fino a 20mila euro
- Detrazioni figli a carico
- Bonus nuovi nati da 1.000 euro
- Carta dedicata a te 2025
- Congedo parentale 80% ampliato
- Bonus mamme lavoratrici anche alle autonome
- Proroga e aumento Incentivi al lavoro nel mezzogiorno (ZES)
- Rinnovo CCNL Pubblico impiego
- Pacchetto pensioni 2025
- Premi di produttività e Fringe benefit 2025
- Revisione accise su gas ed energia
- Fondi al Sistema sanitario nazionale
- Bonus ristrutturazioni casa al 50%
- Mutui giovani under 36
- Nuovi importi delle pensioni minime
- Assegno unico fuori dal calcolo ISEE
- Bonus elettrodomestici 2025
- Maxi-sconto 120% sulle assunzioni
Le cifre della Legge di bilancio 2025
La legge di bilancio 2025 mette sul piatto interventi con copertura finanziaria di circa 30 miliardi il prossimo anno, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.
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Taglio al cuneo fiscale e sconti Irpef
Con l’approvazione definitiva della Manovra, è stata confermata la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori: non una novità, ma una misura introdotta nel 2024 e confermata in modo strutturale nel 2025.
Si tratta di una riduzione della pressione fiscale sul lavoro per redditi fino a 40.000 euro. In sostanza, il taglio del cuneo resta contributivo per i redditi fino a 20.000ì euro mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro il taglio diventa fiscale, con una detrazione fissa di 1.000 euro fino a 32.000 euro, detrazione che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi (decalage) tra i 32.000 e i 40.000 euro.
Aliquote Irpef confermate nel 2025
Oltre al cuneo fiscale, è stato anche confermato e reso strutturale il sistema delle aliquote IRPEF a tre scaglioni, già introdotta per il 2024, che prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito con l’applicazione dell’aliquota al 23% sugli imponibili fino a 28.000 euro lordi (anziché fino a 15.000 euro). Le due misure (taglio del cuneo e accorpamento delle prime due aliquote IRPEF) determinano un effetto complessivo pari a circa 18 miliardi annui.
In pratica avremo le stesse soglie Irpef dello scorso anno:
- aliquota 23% >> redditi fino a 28.000 euro;
- aliquota 35% >> redditi tra 28.001 euro e 50.000 euro;
- aliquota 43% >> redditi otre 50.000 euro.
Redditi fino a 20mila euro
E’ stato approvato anche l’erogazione di una somma, che non concorre alla formazione del reddito, ai lavoratori e lavoratrici dipendenti che hanno un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro determinata applicando al reddito di lavoro dipendente del contribuente la percentuale corrispondente:
- al 7,1 per cento, se il reddito di lavoro dipendente non è superiore a 8.500 euro;
- al 5,3 per cento, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 8.500 euro ma non a 15.000 euro;
- al 4,8 per cento, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 15.000 euro.
Detrazioni figli a carico
Novità anche in tema di detrazioni per figli a carico. Nel 2025 la detrazione per figli a carico si applica solo per figli/e di età inferiore a 30 anni, ad eccezione dei casi di disabilità accertata.
Bonus nuovi nati da 1.000 euro
A supporto delle famiglie e per incentivare la natalità, è stata introdotto il Bonus nuove nasciate dal valore di 1.000 euro per i genitori con ISEE fino a 40.000 euro. Questa misura, che si aggiunge al potenziamento del bonus per gli asili nido, è parte dell’impegno del governo verso il sostegno alle famiglie e alla genitorialità, esentando inoltre l’assegno unico universale dal calcolo dell’ISEE.
La novità si legge all’articolo 31 della Legge “Al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione. L’importo di cui al primo periodo, che non concorre alla formazione del reddito complessivo”.
Carta dedicata a te 2025
C’è posto anche per la Carta dedicata a te nel 2025, che verrà rifinanziata con nuovi 500 euro a disposizione per beneficiario. Nel computo delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico: più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.
Congedo parentale 80% ampliato
Altra novità riguarda l’estensione del congedo parentale all’80%, che passa da 2 a 3 mesi entro il sesto anno di vita del figlio.
In sostanza l’assenza da lavoro in questo caso, sarà retribuita all’80 per cento per un periodo massimo di 3 mesi.
Bonus mamme lavoratrici anche alle autonome
Il bonus per le mamme lavoratrici con almeno due figli è esteso anche alle lavoratrici autonome. A partire dal 2025, è previsto un parziale esonero dei contributi previdenziali per le lavoratrici dipendenti, escluse quelle impiegate in ambito domestico, e per le autonome che percepiscono redditi da lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria o semplificata, o redditi da partecipazione, a patto che non abbiano scelto il regime forfettario. Questo esonero è riservato alle madri con almeno due figli e viene concesso fino ai dieci anni di età del figlio più giovane. Dal 2027, per le madri con tre o più figli, l’esonero è esteso fino ai 18 anni del figlio più giovane. L’agevolazione è concessa solo se la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non supera i 40.000 euro all’anno.
Proroga e aumento Incentivi al lavoro nel mezzogiorno (ZES)
Gli incentivi per il lavoro nel Mezzogiorno vengono prorogati e rafforzati. La Legge di Bilancio 2025 conferma agevolazioni per l’assunzione di giovani e donne, e la decontribuzione per le imprese localizzate nelle Zone Economiche Speciali (ZES). Inoltre, sono previsti incentivi per il trasferimento della residenza dei nuovi assunti a oltre 100 km di distanza.
Rinnovo CCNL Pubblico impiego
La Legge di bilancio 2025 stanzia risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2025-2027. Questa misura rappresenta un impegno del governo per il miglioramento delle condizioni lavorative nel settore pubblico e il potenziamento dei servizi.
Pacchetto pensioni 2025
Poche novità invece sulle pensioni 2025. L’impianto previdenziale per uscire da lavoro il prossimo anno resta pressoché intatto, se non per qualche modifica riguardo i contributivi puri.
Confermata Quota 103 in versione contributiva, così come Ape sociale e Opzione donna selettiva.
La Legge di bilancio 2025 include anche incentivi per i lavoratori, sia pubblici che privati, che decidono di rimanere in attività anche dopo aver raggiunto l’età pensionabile. Queste misure puntano a mantenere in servizio figure professionali esperte, contrastando la carenza di personale qualificato in vari settori. Si tratta del cosiddetto Bonus Maroni o incentivo al posticipo pensione, che ad oggi conosciamo nella versione 2024.
La nuova Manovra consente a questi lavoratori di rinunciare all’accredito dei contributi a proprio carico, ricevendo invece l’importo direttamente in busta paga. In questo modo, il datore di lavoro verserà tali contributi come parte della retribuzione e sarà esonerato dal versamento all’Inps. Secondo la manovra di bilancio, tali contributi, pari al 9,19% della retribuzione, non concorrono alla formazione del reddito.
Novità del prossimo anno è invece l’opzione di pensione anticipata, con uscita a 64 anni e almeno 25 anni di contributi, con possibilità di cumulare contribuzione normale e integrativa. Meccanismo a cui potranno accedere solo i lavoratori contributivi puri, quelli cioè che hanno iniziato a lavorare post 1995.
Premi di produttività e Fringe benefit 2025
In Legge di bilancio 2025 è confermata la tassazione agevolata al 5% sui premi di produttività per i lavoratori, una misura già in vigore e ora estesa fino al 2027. Quindi su base triennale.
Questa agevolazione mira a incentivare le aziende a premiare l’efficienza e la produttività dei propri dipendenti, offrendo vantaggi fiscali sia per i datori di lavoro che per i lavoratori.
Inoltre, sempre nel triennio 2025/27 viene confermato l’incremento dei Fringe Benefit, che passano da 258,23 a 1.000 euro per la generalità dei lavoratori, e a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli.
Revisione accise su gas ed energia
Viene introdotta una riforma della tassazione su gas naturale ed energia elettrica. Le nuove disposizioni varate dalla Legge di bilancio 2025 mirano a razionalizzare il sistema di accertamento e versamento delle accise, con un meccanismo che punta a semplificare il prelievo fiscale e ridurre le frodi. Questa revisione differenzia tra usi domestici e non domestici, superando le distinzioni precedenti.
Fondi al Sistema sanitario nazionale
Per sostenere il Servizio Sanitario Nazionale, la Legge di bilancio 2025 prevede nuovi fondi destinati al rinnovo dei contratti dei lavoratori del settore sanitario, con uno stanziamento che segue la crescita del PIL nominale. L’obiettivo è migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario e garantire servizi di qualità agli utenti.
Bonus ristrutturazioni casa al 50%
Riforma epocale degli incentivi al rifacimento casa. Cambia infatti il bonus ristrutturazioni, che dal 2025 verrà confermato al 50%, solo sulle abitazioni principali, con tetto di spesa a 96mila euro.
Va peggio per chi vuole ristrutturare una seconda casa. Le agevolazioni fiscali dal 2025 per tutte le seconde case, finora equiparate alle prime, scendono al 36%, con tetto di spesa a 48mila euro.
Inoltre, la manovra “proroga il bonus mobili al 50% per l’acquisto nel 2025 di mobili e apparecchiature”, ha annunciato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.
Mutui giovani under 36
Prorogata per il triennio 2025-2027 la misura che agevola l’accesso al mutuo prima casa, usufruendo della garanzia dello Stato, per alcune categorie: giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36.
Nuovi importi delle pensioni minime
Con la versione 2025 della Legge di bilancio arrivano anche 3 euro in più sulle pensioni minime, che passano dagli 614,77 attuali a 617,90 euro il prossimo anno.
Assegno unico fuori dal calcolo ISEE
Altra novità inserita nella legge di bilancio 2025 è l’esclusione del calcolo dell’assegno unico nell’ISEE, ai fini del riconoscimento del bonus nido. Come scritto nel testo: “1.Nella determinazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) utile ai fini del trattamento di cui all’articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 non rilevano le erogazioni relative all’assegno unico e universale”.
Bonus elettrodomestici 2025
Nel 2025 è previsto un contributo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, elevato a 200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.
Maxi-sconto 120% sulle assunzioni
Prorogata, per i prossimi tre anni, la maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro derivante da nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato effettuate da imprese e professionisti.
Deduzione che può arrivare fino al 130%, nel caso di assunzioni stabili di particolari categorie di soggetti (disabili, giovani under 30 ammessi agli incentivi occupazione, mamme con almeno due figli, donne vittime di violenza, ex percettori del reddito di cittadinanza).
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Foto copertina: istock/djedzura