Chi la interpreta in senso ampio e vorrebbe consentire a chiunque possa vantare una somma tra età e contributi pari a 100 di lasciare il lavoro e accedere al pensionamento; chi invece punta a tenere fermi i requisiti di 38 anni di contributi e 62 anni di età. Del resto a disposizione ci sono solo 7 miliardi, e si deve trovare il modo per contenere il più possibile i costi di una manovra che non vedrà vita facile in Europa. Non sarebbe quindi una quota 100 secca, ma si comincerà a parlare di quota 101, 102 e 103 una volta oltrepassato il limite contributivo di 38 anni.
Questa seconda opzione è comunque la più certa. Ma spunta ora una nuova possibile novità che i tecnici del governo starebbero studiando, non proprio a vantaggio dei lavoratori: chi sceglie di andare in pensione con Quota 100 dovrà fare i conti con il divieto di cumulo tra pensione e redditi da lavoro. Vediamo in che senso.
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Quota 100: divieto di cumulo pensione-redditi da lavoro
Cosa succederà esattamente se andrà in porto il divieto di cumulo tra pensione e redditi da lavoro per chi opterà per Quota 100?
Succederà che non si potranno svolgere attività lavorative extra per arrotondare la pensione. In verità non è ancora chiaro se questo divieto sarà parziale o assoluto, cioè se non ci potrà essere neanche 1 euro di reddito extra o se la misura riguarderà solo alcune limitazioni. Certo è che la sua introduzione andrebbe di pari passo con l’idea del Governo Lega-5stelle di dare una spinta all’assunzione dei giovani: liberare posti di lavoro e favorire il ricambio generazionale nelle imprese italiane.
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Quota 100: nessuna penalizzazione
Questo in parte stride con l’annuncio del vicepremier Matteo Salvini pochi giorni fa, che aveva rassicurato sul fatto che chi sceglierà Quota 100 non incorrerà in alcuna penalizzazione. Si riferiva in primis all’eventuale taglio sull’assegno pensionistico che era stato ipotizzato. Bisognerà attendere ancora un po’ per sapere esattamente le modalità con cui la pensione Quota 100 sarà introdotta. Nel frattempo la nota di aggiornamento al Def bollata dal Governo è stata trasmessa alle camere, che inizieranno l’iter di discussione e approvazione giovedì 11 ottobre.
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