Come cambia l’esame di maturità?
La novità più chiacchierata è sicuramente quella riguardante l’esame di maturità delle superiori: cambia il numero di prove ed è valorizzato il merito.
In particolare, le prove scritte passeranno da tre a due: la prima rimane tesa ad accertare il livello di padronanza della lingua italiana, ed è unica a livello nazionale; la seconda, verterà sulle materie di indirizzo di ciascun istituto o liceo.
L’orale rimane pressoché invariato, volto ad accertare le competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato. In sede di esame orale, inoltre, verrà esposta dal candidato una relazione sull’alternanza scuola-lavoro, il cui svolgimento diventa ora obbligatorio nell’ambito del triennio.
- Per approfondire, leggi: Legge 107, deleghe ‘aperte’ per una riforma condivisa
Riforma della Buona Scuola: spazio alla meritocrazia
Molto più peso si darà all’andamento tenuto dagli studenti nell’ultimo triennio: la media dei voti inciderà maggiormente, in quanto i crediti accantonabili sono fino a 40 (non più 25) e un punteggio totale di 20 punti è dato a ciascuna delle tre prove: le due scritte e l’orale (finora 45 complessivamente gli scritti, 30 l’orale). Il voto resta espresso in 100esimi e la composizione della commissione non ha subito variazioni.
Come cambia l’esame di terza media?
Anche l’esame di terza media subisce importanti modifiche: da 6 le prove scritte scenderanno a 3, seguite dal colloquio orale. Le materie esaminate agli scritti saranno italiano, matematica, lingue straniere. Le altre competenze saranno accertate in sede di colloquio orale. La prova nazionale Invalsi sarà sostenuta dagli studenti durante il terzo anno scolastico, e non più in sede d’esame.
[su_button url=”https://www.leggioggi.it/tags/buona-scuola/” target=”blank” style=”flat” background=”#009ac0″ color=”#ffffff” size=”9″ wide=”yes” center=”yes” desc=”Speciale Buona Scuola” title=”Speciale Buona Scuola”][/su_button]
Buona Scuola: come si accede all’insegnamento?
Rassicuranti novità anche sul fronte dell’accesso all’insegnamento. Dopo i 5 anni universitari complessivamente richiesti, i candidati alla docenza devono iscriversi al Tirocinio formativo attivo (Tfa) per conseguire l’abilitazione all’insegnamento: questa consente di accedere alla seconda fascia delle graduatorie di istituto per fare supplenze, in attesa del bando e del superamento di un concorso pubblico che assegni il ruolo. Il percorso alternativo post-lauream è il seguente: il giovane laureato può partecipare al c.d. corso-concorso: in caso di superamento dello stesso, sarà inserito in un percorso di formazione triennale, inclusivo anche di attività didattiche, che garantirà al suo termine l’assunzione a tempo indeterminato.
Disabilità e Inclusione sociale: il nuovo progetto formativo
L’integrazione scolastica è al centro della riforma della buona scuola: più formazione per il personale docente di sostegno, con l’obbligo di 120 crediti formativi universitari sull’inclusione scolastica. E ancora: più specificità dei percorsi scolastici: questi saranno predisposti dal nuovo Gruppo di Inclusione Territoriale, che si occuperà del Piano di inclusione, della valutazione diagnostico-funzionale e del progetto individuale per l’alunno.
Riforma della Buona Scuola: i nuovi indirizzi di Istituti Professionali
Nuovi indirizzi professionali e rinnovo di quelli già esistenti: gli indirizzi esistenti passano da 6 a 11, di seguito l’elenco:
- servizi per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la silvicoltura;
- pesca commerciale e produzioni ittiche;
- artigianato per il Made in Italy;
- manutenzione e assistenza tecnica;
- gestione delle acque e risanamento ambientale;
- servizi commerciali;
- enogastronomia e ospitalità alberghiera;
- servizi culturali e dello spettacolo;
- servizi per la sanità e l’assistenza sociale;
- arti ausiliarie delle professioni sanitarie;
- odontotecnico;
- arti ausiliarie delle professioni sanitarie;
- ottico.
Il Sistema Integrato di Educazione e Istruzione per i bambini da 0 a 6 anni
Per la prima volta è in programma un Sistema integrato di educazione e di istruzione dei bambini, da 0 a 6 anni, garantendo loro percorsi formativi, ricreativi ed educativi omogenei, a prescindere dalle differenze territoriali, economiche, etniche e culturali. Verranno stanziati 229 milioni a favore degli Enti locali, oltre ai 150 milioni attinti da appositi fondi Inail.
Il diritto allo Studio: chi parteciperà alla Conferenza Nazionale?
Nuova anche la Conferenza Nazionale per il diritto allo Studio: questa vede la compartecipazione di Associazioni di genitori e studenti, Consulte provinciali studenti, Miur, Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, delle Infrastrutture e trasporti, Regioni e Comuni.
- Per sapere tutte le novità, leggi: Legge di Stabilità e Scuola, 25mila nuove assunzioni nel 2017.
Le nuove agevolazioni Scuola
Già in programma per quest’anno 10 milioni di euro per borse di studio dedicate a studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori. E ancora novità: esonero alle tasse scolastiche, agevolazioni per libri di testo e trasporti; estensione della Carta IoStudio a nuovi beneficiari.
- Per conoscere le agevolazioni universitarie: Legge di Stabilità 2017 e Università, ecco le nuove agevolazioni e le borse di studio
Buona Scuola: la valorizzazione della cultura umanistica
Impegno alla valorizzazione delle discipline umanistiche: saranno potenziate musica, danza, teatro, cinema, pittura e scultura, anche attraverso il ricorso ad enti esterni, quali l’Indire, l’Afam, le Università, gli Its, coordinati dal Miur, in collaborazione con quello dei Beni culturali.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento