Dipende.
Ci sono parole e parole e quelle straniere sono più serie.
E siccome l’Italia ha bisogno di cose serie, le deve copiare dagli inglesi e perciò dice spending review.
Intanto le pecore che non vogliono imparare lo straniero, e sono tante, fanno il mea culpa e incassano un bella sberla senza pipitiari.
Vagli a spiegare che l’inglese fa serio e che i super commissari sono miracolosi.
L’ignoranza però capisce tante cose e andrebbe ascoltata.
Per esempio capisce che è meglio usare l’italiano per ingannare perché con lo straniero inganni due volte.
Capisce che é meglio rinunciare ai super se i super sono fuori legge.
Capisce che ogni cosa ha il suo tempo e che non è tempo di pantomime per ingannare il tempo.
Vediamo come si parla alle pecore: l’articolo 1 bis della legge n.94 , di conversione del decreto legge n.52 del 2012, che ha introdotto la spending review che ipotizza un super commissario, prevede, per la razionalizzazione della spesa, che “il Governo verifica prioritariamente l’attuazione della procedura per l’individuazione dei costi e dei fabbisogni standard e degli obiettivi di servizio, secondo quanto previsto dal D. Lgs. 216/2010 e dall’art. 13 del D. Lgs. 68/2011, provvedendo all’acquisizione e alla pubblicazione dei relativi dati entro il 31 dicembre 2012 nonché a ridefinire i tempi per l’attuazione dei medesimi decreti sui costi e fabbisogni standard entro il primo quadrimestre 2013”.
E le pecore cosa capiscono? Capiscono che: sanità e giustizia e scuola saranno i primi a cadere stecchiti, che riconoscere diritti fondamentali costa troppo, che non si possono tagliare gli interessi sul debito per l’acquisto delle leccornie dei politici mangiatari altrimenti falliamo, che bisogna tagliare e ritagliare sulle spese primarie.
C’è qualcosa di complicato che intuiscono ma non sanno spiegare.
E allora le pecore si chiedono: può il governo nominare un super commissario con le forbici? può il governo farci tagliuzzare da un super fuori legge?
Domande complicate ma si può tentare di rispondere. La Corte costituzionale,con decisione 12 maggio 2011, n.165, ha ritenuto che i commissari straordinari debbano essere nominati con decreto del presidente della repubblica, previa deliberazione del consiglio dei ministri, e che il decreto di nomina debba stabilirne i poteri.
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