Fondo sociale europeo 2014-2020: è tempo di progettazione. Stati, Regioni ed enti territoriali devono attivare accordi di partenariato e presentare alla Commissione europea il proprio futuro. “Lazio Idee – proposte e progetti per migliorare la vita delle persone” è l’iniziativa con cui il Governo della Regione Lazio ha scelto di manifestare il proprio impulso verso il dialogo con la cittadinanza per strutturare i progetti da presentare all’Europa. L’iniziativa Lazio Idee è stata presentata con un incontro del 25 giugno scorso presso l’Auditorium Parco della Musica, al quale faranno seguito una serie di incontri focalizzati su specifici campi d’azione. La Regione Lazio, inoltre, ha inteso attivare anche ulteriori momenti di ascolto su tutto il territorio finalizzati alla raccolta di proposte e progetti provenienti dal tessuto socio economico regionale. Al primo incontro sono intervenuti il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il suo Vice ed Assessore alla Formazione, Ricerca, Scuola, Università, Massimiliano Smeriglio, l’Assessore al Lavoro, Lucia Valente, ed è stato riportato un messaggio del Sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino. Alcuni dirigenti della Regione Lazio, della Commissione Europea e del Ministero dello Sviluppo Economico hanno relazionato in merito al proprio lavoro sulla progettazione europea e sugli accordi di partenariato. Inoltre, sin dall’apertura di Lazio Idee, il Governo regionale ha dato luogo all’ascolto delle istanze provenienti dal tessuto sociale, economico ed imprenditoriale. Erano presenti i lavoratori, gli artigiani, i commercianti, gli imprenditori, gli studenti universitari e le loro rappresentanze sono intervenute per descrivere quella che è la vita reale, l’economia quotidiana delle persone, i disagi, le esigenze. Quale cornice per il quadro chiamato Lazio Idee? Il piano strategico Europa 2020. Un ampio programma che la Commissione europea sta mettendo in campo per la corretta gestione dei progetti relativi alla nuova programmazione del Fondo sociale europeo 2014-2020 e dello stanziamento dei fondi. L’obiettivo, notevolmente ambizioso, è la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. La strada da percorrere è tutta focalizzata su (dis)occupazione, coesione sociale, uguaglianza, istruzione, ricerca, innovazione ed efficienza energetica. In sostanza, la massima concentrazione sulla cosiddetta economia reale che consente di vivere ai cittadini e di operare agli Stati. La strategia complessiva, a questo punto è evidente, contiene tutti concetti che sembrano studiati da un’Europa più politica che economica, quella che le Nazioni stanno sognando e che, soprattutto, non uccide ma fa crescere. L’esatto opposto dell’Europa che imponendo il pareggio di bilancio sta soffocando le economie di molti degli Stati membri. Certamente l’aiuto europeo non sarà una manna dal cielo e sarà anche ben vincolato ai dati finanziari ma rappresenta una mano tesa. Sta ai cittadini, privatamente o aggregandosi, e agli enti istituzionali darsi da fare perché, attenzione, l’aiuto dell’Europa non è la soluzione definitiva ma deve rappresentare piuttosto il trampolino di lancio verso un benessere che sarà mantenuto autonomamente. Se incontro, confronto e coordinazione sono la chiave giusta, che ben venga Lazio Idee.
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