Il 22 febbraio, infatti, la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo, chiamato “modello 45”, che si intitola “atti relativi a” e anche se non presenta ipotesi di reato o di indagine per quanto riguarda la questione delle lettere pone l’ex premier sotto la lente di ingrandimento, la stessa sotto cui ha deciso di farlo finire, proprio in queste ore, la Procura di Napoli che ha aperto una indagine per corruzione e finanziamento illecito ai partiti.
Da quel che è trapelato si è potuto evincere che l’indagine concerne l’erogazione di somme di denaro, si parla di cifre prossime ai 3 milioni di euro, al senatore Sergio De Gregorio in relazione al suo cambio di casacca a favore del Pdl. I pm che indagano sulla vicenda sono Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, l’indagine prosegue ormai dallo scorso anno quando portò al coinvolgimento del senatore De Gregorio, nonchè i pm della Dda Francesco Curcio, Alessandro Milita e Fabrizio Vanorio. Proprio questa mattina sono stati notificati avvisi agli indagati.
Nel frattempo si è attivata anche la Procura di Reggio Emilia che dopo l’esposto da parte di una cittadina sulla lettera con cui Silvio Berlusconi prometteva la restituzione dell’Imu in caso di vittoria, ha accolto l’esposto di un altro reggiano ed ha così deciso di aprire un fascicolo nel registro generale delle notizie di reato, il modello 21, iscrivendo il leader del Pdl come indagato. Il reato ipotizzato sarebbe il medesimo riscontrato nel procedimento intrapreso dalla Procura di Roma; la violazione dell’articolo 96 del testo unico delle leggi elettorali cioè il voto di scambio.
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