“Scelta del cazzo, ha la faccia da casalinga”. Questo è uno dei tutt’altro che benevoli benvenuti del controverso rappresentante della Lega nord a Strasburgo al primo ministro nero della Repubblica italiana. “Nero”, come lei stessa, proprio oggi, ha detto di preferire di essere riconosciuta da parte dei giornalisti.
Sicuramente, più scortese nei suoi confronti è stato Borghezio, che non si è trattenuto arrivando ad affermare che “Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano”. Oltretutto, la presenza del ministro per l’Integrazione ella squadra di Enrico Letta avrebbe determinato l’esecutivo neonato come “un governo del bonga bonga”.
A lanciare la petizione sul web, il direttore di Articolo21 Stefano Corradino, che ha scritto di proprio pugno l’appello a cittadini europei per raggiungere le 75mila firme – ormai a un passo – per partire l’istanza e segnalare il caso alle Autorità europee competenti. Il comportamento di Borghezio, infatti, viene definito “delirante e razzista”, per delle affermazioni che “oltre ad essere una grave offesa al neo ministro Cecile Kyenge dovrebbero essere considerate un oltraggio al Parlamento europeo”.
Intanto, come si diceva, il neo ministro, ha ribadito la propria identità: “Sono nera, italo-congolese, appartengo a due paesi e a due culture che sono entrambe dentro di me. Non posso definirmi completamente italiana né completamente congolese, ma è proprio questa l’importanza della diversità”. Dopo questa descrizione della sua provenienza territoriale e culturale, Cécile Kyenge ha parlato anche dell’Italia, affermando che “non è un paese razzista, ha una tradizione di accoglienza e di ospitalità”.
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