A dirlo, non è un esponente del Governo o un politico devoto al modello capitalistico. E’ piuttosto il Wall Street Journal in un editoriale tutto dedicato all’Italia, dal titolo “Roma contro i Sindacati“. Per l’autore Matthew Melchiorre, l’unico vero grande ostacolo alla crescita/ripresa economica dell’Italia consiste nell’impossibilità di licenziare facilmente.
L’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori sarebbe “un relitto degli anni ’70 che rende impossibile licenziare anche il più incompetente dei dipendenti e in modo perverso causa ciò che dovrebbe prevenire: la disoccupazione“.
Per l’autorevole quotidiano finanziario, l’Italia sarebbe attualmente il secondo peggior Paese in cui fare impresa, dopo la Grecia, secondo quanto riferisce la classifica stilata dall’Ocse.
Impietosa l’analisi: “Anche la più piccola riforma di questa norma è sempre stata impossibile, soprattutto per la codardia della classe politica italiana di sfidare il potere dei sindacati“, e conclude affermando che il premier Monti e il ministro Fornero “stanno però preparando il terreno per la grande battaglia di questo mese, la riforma dell’articolo 18 e di altre norme sul lavoro, che per oltre mezzo secolo hanno impedito all’Italia di crescere“.
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