Italia: 300 milioni di multa per il protocollo di Kyoto?

Con la giornata del 16 Febbraio 2012, puo’ ufficialmente dichiararsi concluso il Protocollo di Kyoto.

Come tutti sicuramente ricordano, stiamo parlando di un trattato internazionale in materia di ambiente, e riguardante il riscaldamento globale del pianeta, sottoscritto l’11 Dicembre 1997 ( ed entrato in vigore il 16 Febbraio 2005 ) da più di 160 Stati, in occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Il suddetto trattato prevede l’obbligo, per i Paesi industrializzati (si precisi, però, che gli Stati Uniti non vi hanno aderito), di garantire una cospicua riduzione delle emissioni nell’atmosfera di gas inquinanti, nel periodo tra gli anni 2008 e 2012. Lo stesso trattato specifica, inoltre, che tale riduzione dovrà avvenire in una misura non inferiore al 5% rispetto alle emissioni registrate nel 1990, considerato come anno di riferimento convenzionale.

Con la giornata del 16 Febbraio 2012, è ufficialmente scaduto il termine temporale massimo ( di 10 anni dall’entrata in vigore del Protocollo in oggetto ), entro il quale ogni Stato ratificante avrebbe dovuto adeguare le proprie emissioni gassose ai parametri stabiliti a Kyoto per la salvaguardia dell’intera atmosfera terrestre. Ovviamente, dovremo attendere diversi mesi affinchè vengano tirate le somme definitive; ma, nel frattempo, il Kyoto Club ha fornito quelle che sembrano essere le conclusioni più probabili.

Dalle risultanze attualmente disponibili, il taglio dei valori italiani di emissione di CO2 ammonterebbe a circa il 4,8% rispetto ai dati del 1990. Purtroppo, il limite che era stato assegnato all’Italia era del 6,5%. Una buona notizia, comunque, sembra poterci confortare, e riguarda il fenomeno della riforestazione del suolo della nostra penisola. Se, infatti, noi Italiani rischiavamo una multa di circa 700 milioni di euro a causa delle emissioni gassose insufficientemente abbattute, la suddetta sanzione potrebbe venire abbassata a soli 300 milioni, grazie alle nostre buone politiche di riforestazione tra gli anni 2005 e 2012.

Antonio Ruggeri

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