Isee Università: le nuove soglie 2025/26 per il diritto a esenzioni, borse di studio, alloggi

Il tetto Isee per il diritto allo studio è salito di circa 200 euro rispetto all’anno scorso.

Redazione 31/03/25
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Sono ufficiali le nuove soglie dell’Isee Università per l’anno accademico 2025/26. Il Ministero dell’università e della ricerca ha stabilito con decreto l’aggiornamento del tetto ISEE e ISPE per l’accesso ai benefici del diritto allo studio universitario, come esenzioni, riduzioni, alloggi in studentati, borse di studio. E’ in Gazzetta il provvedimento che detta i nuovi limiti.

Le nuove soglie valgono per l’anno accademico 2025/2026 e riflettono la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo, rilevata per l’anno 2024. Il provvedimento (Decreto Direttoriale n. 180 del 28 febbraio 2025), che aggiorna i limiti economici di accesso alle agevolazioni per studenti con basso reddito, sostituisce il precedente Decreto n. 318/2024, in vigore per l’anno accademico 2024/2025. Si tratta di un passaggio amministrativo fondamentale, perché determina ogni anno la platea di studenti che potranno beneficiare concretamente del sostegno pubblico per frequentare l’università.

Ecco le nuove soglie Isee e come accedere ai benefici del diritto allo studio, se ci si iscrive (o si prosegue il percorso) all’anno accademico 2025/26 nelle Università italiane.

Indice

Le nuove soglie ISEE Università 2025/26

Chi si iscrive all’università quest’anno deve verificare se rientra nella soglia Isee massima per richiedere esenzioni, riduzioni, alloggi o altri benefici legati al diritto allo studio. Secondo il nuovo decreto, i limiti massimi per l’accesso ai benefici sono stati aggiornati in base alla variazione ISTAT del costo della vita registrata nel 2024, pari a +0,8%. Le nuove soglie risultano quindi:

  • soglia Isee (Indicatore della situazione economica equivalente): 27.948,60 euro;
  • soglia Ispe (Indicatore della situazione patrimoniale equivalente): 60.757,87 euro.

Rispetto allo scorso anno, i valori sono aumentati di circa 220 euro per l’Isee e circa 480 euro per l’Ispe. Questo perché il decreto del 2024 fissava i limiti a 27.726,79 euro per l’Isee e 60.275,66 euro per l’Ispe.

Quest’anno i tetti sono quindi leggermente aumentati. L’aumento, seppur contenuto, tiene conto della modesta inflazione registrata nel corso del 2024, con l’obiettivo di mantenere inalterato il potere d’acquisto delle famiglie.

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Decreto Direttoriale n.180 del 18/02/2025 368 KB
Decreto Direttoriale n.318 del 14/03/2024 368 KB

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Differenza tra Isee e Ispe

L’ISEE è l’indicatore utilizzato per misurare la condizione economica delle famiglie italiane. Viene calcolato in base al reddito, al patrimonio mobiliare e immobiliare e alla composizione del nucleo familiare. L’ISPE, invece, è un indicatore specifico per il patrimonio ed è ottenuto dividendo il valore del patrimonio mobiliare e immobiliare del nucleo per la scala di equivalenza.

Per accedere a borse di studio, esenzioni da tasse universitarie, servizi abitativi e altri benefici previsti dal diritto allo studio, è necessario rientrare nei limiti stabiliti annualmente da questi due indicatori.

Il diritto allo studio

Il diritto allo studio universitario è regolato in Italia da diverse normative, tra cui il d.lgs. n. 68/2012, che prevede misure a favore degli studenti meritevoli ma privi di mezzi. Ogni anno il Ministero aggiorna le soglie Isee e ispe e assegna risorse economiche alle regioni, che a loro volta le distribuiscono tramite enti regionali per il diritto allo studio (come ad esempio l’EDISU in Piemonte o l’ARDSU in Toscana, l’ER.GO in Emilia Romagna).

I principali benefici garantiti agli studenti sono:

  • Borse di studio (anche integrative per la mobilità internazionale).
  • Esenzioni totali o parziali dalle tasse universitarie.
  • Servizi abitativi e alloggi in studentati.
  • Contributi per trasporto, mensa, materiale didattico.

L’obiettivo è garantire a tutti il diritto di accedere agli studi universitari, indipendentemente dalla propria situazione economica.

Come richiedere l’esenzione dalla tasse universitarie

Per ottenere l’esonero totale o parziale dalle tasse universitarie, gli studenti devono presentare:

  • Isee universitario aggiornato;
  • domanda di beneficio attraverso il portale dell’ateneo o dell’ente regionale di riferimento;
  • ulteriore documentazione eventualmente richiesta (certificati di residenza, autocertificazioni, ecc.).

Le scadenze variano da ateneo ad ateneo, ma in genere vanno da luglio a ottobre dell’anno precedente l’inizio dell’anno accademico.

Necessario l’Isee universitario

Per accedere a tutti i benefici sopra elencati occorre, ovviamente, l’Isee Università, che attesti l’effettiva situazione economica richiesta.

L’Isee è rilasciato dai CAF o direttamente dall’INPS, tramite portale online. Per l’università è necessario richiedere l’Isee universitario, che considera particolari parametri aggiuntivi (come il reddito dei genitori non conviventi, se a carico). Una breve guida all’Isee 2025.

Tra i documenti richiesti per fare l’Isee, documento d’identità, codice fiscale di tutti i componenti, redditi e patrimoni dell’anno precedente, contratti di affitto se studente fuori sede, depositi bancari e giacenza media del conto corrente; documenti sul patrimonio immobiliare e mutui in corso; targa dei veicoli o navi e imbarcazioni.

La validità dell’ISEE va dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno in corso, ma gli atenei fissano scadenze specifiche (spesso entro fine ottobre).

Isee che cambia in corso d’anno

In caso di peggioramento della situazione economica familiare, è possibile richiedere un Isee corrente, che tiene conto dei redditi degli ultimi 12 mesi (anziché dei due anni precedenti). L’ISEE corrente è utile in caso di licenziamenti, cassa integrazione, decesso di un componente, ecc.
Alcuni atenei permettono di aggiornare la situazione contributiva anche in corso d’anno, previa richiesta motivata.

Gestione esenzioni in capo agli Atenei

Ogni università italiana adotta un proprio regolamento sulle contribuzioni studentesche, basato sul decreto ministeriale, ma adattato a propri regolamenti di Ateneo.

L’importo delle tasse è calcolato su base proporzionale all’Isee secondo scaglioni stabiliti. Alcuni atenei applicano anche un contributo minimo indipendentemente dall’Isee (es. 100-200 euro), altri no. Inoltre, la soglia Isee stabilita a livello nazionale con Decreto può senz’altro essere elevata da ogni Università, in base a regolamenti propri, garantendo maggiori vantaggi agli studenti con Isee basso.

Esenzioni per studenti disabili 2025/26

Esenzioni e benefici valgono, al di là della soglia Isee, anche in caso di disabilità accertata dello studente interessato. Come si legge sul portale del Ministro per le disabilità, ogni Ateneo universitario dispone di un regolamento interno, tuttavia, in linea generale, gli esoneri previsti del D.L. 68/2012 e la Legge 118/971 prevedono l’esenzione totale delle tasse universitarie nei seguenti casi:

  • studenti con una percentuale invalidante non inferiore al 66%;
  • studenti con certificazione di cui alla legge n. 104/1992 possono fruire dell’esenzione totale delle tasse. L’invalidità certificata deve essere non inferiore a 66%;
  • figli di persone che percepiscono la pensione di inabilità.

Contatti e portali utili per gli studenti

Ecco una panoramica dei principali enti per il diritto allo studio e portali universitari utili, Per chi fosse interessato a presentare domanda di esenzione, borse di studio o altri benefici regionali:

Ecco invece i portali delle principali Università pubbliche su cui è possibile reperire info utili sulle nuove soglie Isee Università per l’anno 2025/26.:

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