Vediamo un po’ più in dettaglio quali tipologie di agevolazioni sono previste, a chi spettano e come funzionano.
Isee e reddito basso 2019: reddito e pensione di cittadinanza
Di gran lunga le agevolazioni più attese del 2019: il reddito e la pensione di cittadinanza. Due misure che nelle intenzioni del Governo si concretizzerebbero in un sussidio statale ad integrazione di redditi o pensioni di nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica, sul presupposto che nessuno potrà più vivere con meno di 780 euro al mese. Il requisito principale per accedere al contributo è possedere un Isee non superiore a 9.360 euro (riferito all’intero nucleo familiare). L’importo base sarebbe pari ad euro 780 netti mensili (per 18 mesi più eventuale proroga di altri 18) per un single, destinati ad aumentare per i nuclei con coniugi e figli. Il condizionale è d’obbligo fino all’approvazione (entro fine anno) della Manovra 2019, solo in quella sede si conoscerà l’ammontare delle risorse destinate a reddito e pensione di cittadinanza, per la cui attuazione è comunque previsto un intervento normativo ad hoc.
Isee e reddito basso 2019: Reddito di inclusione
Ancora in vigore ma in previsione di essere sostituito nel 2019 dal reddito di cittadinanza è il REI, acronimo di Reddito di inclusione. Un beneficio economico destinato ai nuclei familiari con un Isee non superiore a 6 mila euro, riconosciuto per un periodo continuativo di 18 mesi che, superato tale limite, può essere rinnovato solo se sono trascorsi 6 mesi da quando ne è cessato il godimento. Il REI è pari a 3 mila euro all’anno, destinati ad essere riproporzionati in funzione del numero dei componenti il nucleo familiare.
Leggi anche “Domanda Rei respinta: come fare”
Attenzione perché il Rei giocherà a staffetta e passerà il testimone al reddito di cittadinanza 2019, non appena entrerà in vigore. Insomma queste due prestazioni si daranno il cambio.
Isee e reddito basso 2019: assegno di maternità dello Stato
A madri e padri lavoratori spetta un assegno di maternità a carico dello Stato corrisposto a mezzo INPS, al ricorrere dei seguenti requisiti:
- Residenza in Italia;
- Per le madri almeno 3 mesi di contributi previdenziali versati a finanziamento della maternità negli ultimi 18 mesi e 9 mesi prima del parto o dell’ingresso del bambino in famiglia in caso di adozione;
- Madri disoccupate, in mobilità, cassa integrazione, licenziate o iscritte alla gestione separata con requisiti differenti a seconda della situazione soggettiva.
Il padre lavoratore può beneficiare dell’assegno in sostituzione della madre (e alle medesime condizioni) in caso di abbandono da parte della stessa o affidamento esclusivo.
Il contributo, spettante in caso di Isee pari o inferiore a 17.141,15 euro, è pari ad euro 1.713,10 all’anno (dev’essere ancora comunicato l’importo per il 2019. Per ottenerlo è necessario inoltrare apposita domanda all’INPS.
Isee e reddito basso 2019: assegno di maternità dei Comuni
L’assegno di maternità dei Comuni è un contributo a carico dell’amministrazione comunale di residenza, erogato per il tramite dell’INPS. Possono accedervi le madri:
- Cittadine italiane, comunitarie o in possesso di regolare titolo di soggiorno se extracomunitarie;
- Disoccupate, casalinghe o che non hanno beneficiato di alcuna forma di tutela economica della maternità dall’INPS o dal datore di lavoro (o hanno ricevuto prestazioni inferiori al valore dell’assegno pari a euro 1.713,00 per il 2018);
- Valore Isee pari o inferiore a 17.141,45 euro;
- Il figlio se non è nato in Italia o non è comunitario, dev’essere in possesso del permesso di soggiorno o essere iscritto sul permesso di soggiorno di uno dei genitori.
Il contributo è pari nel 2018 (per il 2019 dev’essere ancora comunicato) ad euro 1.713,10. Per ottenerlo è necessario inoltrare domanda al Comune di residenza tramite i CAF ad esso convenzionati, entro 6 mesi dalla data del parto, dell’adozione o dell’affidamento pre-adottivo.
Isee e reddito basso 2019: bonus bebè
Il decreto fiscale ha prorogato anche per il 2019 il bonus bebè, il contributo erogato dall’INPS per ogni figlio nato dal 1° gennaio al 31 dicembre (la misura si applica anche in caso di adozione). Il trattamento pari a 960 euro annui (1.152 euro per i figli successivi al primo) spetta fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione. Il sussidio, versato in 12 rate mensili, è rivolto alle famiglie con Isee fino a 25 mila euro e raddoppia (1.920 euro) per quelle che non superano i 7 mila.
Leggi anche “Bonus bebè 2019: quanto spetta e come chiederlo, le novità”
Isee e reddito basso 2019: gli altri sussidi
Per chi ha un Isee basso sono previste ulteriori agevolazioni, tra cui:
- Conto corrente base gratuito (per chi ha un Isee fino a 11.600 euro o pensione non superiore a 18 mila euro);
- Chi non riesce a pagare l’affitto può accedere al Fondo per la morosità incolpevole gestito a livello regionale (spetta a chi ha un Isee non superiore a 26 mila euro);
- Esenzione dal pagamento delle tasse scolastiche per chi ha un Isee inferiore ad euro 15.748,79 (per l’anno scolastico 2018/19), buoni per l’acquisto dei libri scolastici (nel rispetto dei requisiti fissati da ciascun comune o regione), esenzione dal pagamento delle tasse universitarie per chi ha un ISEE inferiore a 13 mila euro (tra i 13 e i 30 mila euro invece quote ridotte);
- Dentista sociale, tariffe ridotte per chi ha un Isee pari o inferiore a 8 mila euro;
- Esenzione del ticket sanitario per determinate categorie di soggetti, ad esempio pazienti di età inferiore a 6 anni o over 65, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro, titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico;
- Gratuito patrocinio nei giudizi civili, amministrativi e penali per chi è titolare di un reddito complessivo, risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi, non superiore ad euro 11.493,82;
- Bonus luce, per chi ha un Isee non superiore a 8.107,50 euro innalzato a 20 mila euro in caso di nuclei con più di 3 figli, il bonus va da un minimo di 125 euro ad un massimo di 184 per le famiglie con oltre 4 componenti;
- Bonus gas, con gli stessi limiti Isee del bonus luce ma importi differenziati in base alla categoria d’uso associata alla fornitura, al numero di componenti il nucleo familiare e alla zona climatica di appartenenza;
- Bonus idrico, che prevede 50 litri di acqua gratis al giorno da moltiplicare per ogni componente del nucleo familiare (requisiti ISEE identici al bonus gas e luce).
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento