Isee corrente 2021: quando serve, istruzioni, novità e chiarimenti Inps

Paolo Ballanti 21/09/21
Scarica PDF Stampa
Come richiedere l’ISEE corrente 2021? A cosa serve? L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (in sigla ISEE) ha lo scopo di fornire un’attestazione della condizione economico-patrimoniali del nucleo familiare al fine di accedere a prestazioni socio-assistenziali agevolate.

L’ISEE altro non è che il risultato di un rapporto tra l’Indicatore della Situazione Economica (ISE) ed il parametro ottenuto da un’apposita scala di equivalenza, i cui valori dipendono dal numero dei componenti il nucleo familiare.

Passaggio obbligatorio per ottenere l’ISEE è presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, in cui riportare i dati anagrafici e quelli relativi al patrimonio mobiliare / immobiliare oltre al reddito complessivo ai fini fiscali.

Una volta ottenuto l’ISEE “ordinario”, possono verificarsi eventi che modificano in modo rilevante la condizione economica del nucleo familiare oltre a far emergere la necessità di avere dati aggiornati sulla situazione reddituale. Ed ecco che entra in gioco il modello ISEE “corrente”.

Con la nuova disciplina dell’Isee corrente introdotta con il decreto interministeriale del 5 luglio 2021 arrivano inoltre diverse novità. Il Messaggio Inps numero 3155 del 21 settembre 2021 ha fornito alcuni chiarimenti. Analizziamo in dettaglio la disciplina dell’Isee corrente con le ultime novità.

Isee corrente, nuovo modello DSU: novità e cosa cambia

Isee corrente 2021: Dichiarazione Sostitutiva Unica

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è l’adempimento preliminare obbligatorio per ottenere il rilascio dell’indicatore ISEE.

La DSU, valida dal momento della presentazione sino al 31 dicembre successivo, riporta:

  • Dati autodichiarati, come le informazioni anagrafiche ed il patrimonio mobiliare / immobiliare al 31 dicembre del secondo anno precedente l’invio della DSU;
  • Informazioni acquisite da Agenzia entrate (ad esempio il reddito complessivo ai fini fiscali) ed INPS (trattamenti assistenziali e previdenziali riconosciuti dall’Istituto non ricompresi nel reddito IRPEF).

Per accedere alla maggior parte delle prestazioni socio-assistenziali è sufficiente compilare la DSU mini ed ottenere l’ISEE “standard”. In alternativa, per il tipo di prestazione ovvero le particolari caratteristiche del nucleo familiare, è necessario trasmettere la DSU integrale.

Isee corrente 2021: presentazione DSU e rilascio attestazione

La Dichiarazione sostitutiva può essere presentata in via telematica all’INPS, attraverso la funzionalità presente sul portale inps.it. In alternativa i canali di invio sono:

  • Ente che eroga la prestazione sociale agevolata cui si vuole accedere;
  • Comune;
  • Centri di assistenza fiscale (CAF).

Una volta ricevuta la DSU l’INPS calcola l’ISEE in base alle informazioni:

  • Presenti nei propri archivi;
  • Autodichiarate dall’istante;
  • Acquisite dall’Agenzia entrate.

Decorsi dieci giorni lavorativi dal ricevimento della Dichiarazione avviene il rilascio dell’attestazione.

Leggi anche “Assegno temporaneo figli 2021: come richiedere l’ISEE”

Isee corrente 2021: cos’è

Come già anticipato, i redditi indicati nell’ISEE sono quelli percepiti nel secondo anno solare precedente l’invio della DSU. Tuttavia, in presenza di:

  • Eventi avversi come la perdita del posto di lavoro o l’interruzione di un trattamento previdenziale, assistenziale o indennitario;
  • Rilevanti variazioni di reddito;

è necessario avere una situazione economica aggiornata del nucleo familiare, basata sugli ultimi dodici mesi. Da qui l’esigenza di presentare un modello ISEE appunto “corrente”, che documenti il cambiamento delle condizioni economico-patrimoniali del nucleo familiare.

Isee corrente 2021: requisiti

Per chiedere il calcolo del modello corrente è necessario aver già presentato una DSU ed ottenuto l’ISEE. E’ inoltre obbligatorio che si verifichino, in alternativa:

  • Un cambiamento della condizione occupazionale ovvero un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fini fiscali per uno o più componenti il nucleo familiare;
  • Una modifica della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare, con una differenza superiore al 25% rispetto ai redditi fotografati nell’ISEE ordinario.

Isee corrente 2021: come fare domanda

La Dichiarazione Sostitutiva Unica per il rilascio dell’ISEE corrente può essere inoltrata:

  • Dal dichiarante della DSU in corso di validità che si intende aggiornare;
  • Dal componente il nucleo familiare per cui è intervenuta una delle due variazioni ammesse;

utilizzando il “Modulo MS”, composto da:

  • Quadro S1, in cui indicare il codice fiscale del dichiarante della DSU già presentata, oltre agli estremi di quest’ultima;
  • Quadro S2, relativo alle “variazioni rilevanti ai fini della richiesta di ISEE corrente”;
  • Quadro S3 con la situazione reddituale aggiornata;
  • Quadro S4 con la documentazione da allegare, come codice fiscale del familiare per cui si è verificata la variazione, nonché la documentazione a riprova di quest’ultima (ad esempio lettera di licenziamento o cessazione di partita IVA) e delle componenti reddituali aggiornate (a titolo esemplificativo le buste paga).

Isee corrente 2021: scadenza

Il periodo di validità dell’ISEE corrente è sei mesi, fatte salve ulteriori variazioni per cui è necessario ripresentare il modello: in questo caso la scadenza è anticipata a due mesi.

Ipotizziamo il caso della famiglia Rossi, costretta a presentare un ISEE corrente. In sede di primo rilascio la validità sarà sei mesi. Tuttavia, se si verificano eventi che obbligano a ripresentare il modello corrente, quest’ultimo avrà scadenza pari non a sei bensì a due mesi.

Isee corrente 2021: quali redditi

La funzione del modello corrente è quella di aggiornare l’indicatore ISEE, prendendo a riferimento i redditi ed i trattamenti percepiti dal nucleo familiare in un periodo di tempo ravvicinato, corrispondente agli ultimi dodici mesi.

Nelle seguenti ipotesi:

  • Familiare per cui si è verificata l’interruzione dei trattamenti;
  • Risoluzione del rapporto a tempo indeterminato;
  • Sospensione o riduzione dell’attività lavorativa;

è consentito indicare, in alternativa, le somme percepite negli ultimi due mesi le quali, a loro volta, saranno moltiplicate per sei.

Isee corrente 2021: novità

In Gazzetta ufficiale del 25 agosto è stato pubblicato il Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 5 luglio 2021 dal titolo “Disciplina delle modalità estensive dell’ISEE corrente”, le cui disposizioni si applicano dal 1° luglio.

Secondo quanto previsto dal Decreto (articolo 2), a decorrere dal 1° aprile di ciascun anno, il modello corrente potrà essere presentato anche nel caso in cui l’ISEE, calcolato prendendo a riferimento l’anno precedente quello di presentazione della DSU differisca, si legge nel testo, per “più del 20% rispetto al medesimo indicatore calcolato in via ordinaria”.

In questo caso, fermi restando i consueti criteri di calcolo dell’ISEE, il valore corrente è ottenuto “sostituendo all’indicare della situazione patrimoniale calcolato in via ordinaria il medesimo indicatore calcolato prendendo a riferimento l’anno precedente a quello di presentazione della DSU”.

Il messaggio Inps numero 3155 del 21 settembre 2021 fornisce ulteriori indicazioni sulle nuove modalità estensive. Dal 1° aprile di ogni anno sarà possibile aggiornare:

  • solo i patrimoni;
  • solo i redditi;
  • contestualmente i patrimoni e i redditi.

L’ISEE corrente così determinato avrà validità sino al 31 dicembre dell’anno di presentazione del modulo sostitutivo, a meno che non intervengano ulteriori variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione dei trattamenti previdenziali, per cui l’indicatore dovrà essere aggiornato entro i due mesi successivi.

Nel Messaggio Inps numero 3155 si legge inoltre che “con decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze, del 7 settembre 2021, n. 314, pubblicato, in data 9 settembre 2021, nella sezione “Pubblicità legale” del sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, sono stati approvati i nuovi modelli tipo della DSU e le relative istruzioni per la compilazione. Tale nuova modulistica sostituisce, a decorrere dal 10 settembre 2021, i precedenti modelli e istruzioni. Resta fermo, invece, il modello di attestazione allegato al decreto direttoriale del 7 novembre 2014.

Isee corrente 2021: controlli

Agli articoli 4 e 5 del decreto interministeriale del 5 luglio 2021 vengono descritte le modalità di rilevazione di eventuali difformità e viene implementato un sistema di controlli che saranno svolti dall’Agenzia delle Entrate, dall’INPS e dagli Enti erogatori.

L’Agenzia delle Entrate, sulla base di controlli automatici, comunicherà all’Inps eventuali difformità sulle giacenze medie e sui saldi, ed eventuali rapporti finanziari non dichiarati. Nel caso in cui venissero accertate delle difformità, il dichiarante potrà procedere in diversi modi:

  • presentando comunque la l’attestazione con le difformità riscontrate ed eventualmente presentando la documentazione idonea per provare la veridicità di quanto dichiarato;
  • presentando un nuovo modello sostitutivo;
  • richiedendo al CAF la rettifica del modello sostitutivo, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora quest’ultima sia stata presentata tramite CAF e l’errore sia stato commesso dal centro di assistenza fiscale.

Altri controlli verranno effettuati successivamente, nel momento in cui i dati dell’Anagrafe tributaria, le comunicazioni obbligatorie e gli archivi INPS saranno disponibili e quindi confrontabili con quelli autodichiarati.

Leggi anche: “Delega identità digitale: attiva dal 1 ottobre per i Servizi Inps”

Paolo Ballanti

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento