Per chi non lo sapesse, la DSU è il documento necessario al fine di ottenere il valore Isee (indicatore della situazione economica equivalente) che misura lo status economico della famiglia, per stabilire se la stessa ha diritto o meno a prestazioni socio-assistenziali o servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate.
Il restyling si è reso necessario a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto crescita (decreto legge n. 34/2019). In particolare, sono stati alleggeriti i requisiti per ottenere l’ISEE corrente, il modello, per intenderci, da presentare in caso di variazioni della situazione occupazionale e reddituale del nucleo familiare.
Vediamo nel dettaglio cos’è la DSU e quali novità presenta il nuovo modello.
Modello Isee: cos’è la DSU
La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) contiene una serie di informazioni relative al nucleo familiare, di tipo:
- anagrafico;
- reddituale;
- patrimoniale.
In poche parole, il modello fotografa la situazione familiare al fine di stabilire il diritto di uno o più familiari ad accedere a prestazioni socio-assistenziali o servizi di pubblica utilità.
Le informazioni riportate nella DSU sono in parte auto-dichiarate (come le informazioni anagrafiche e i dati sulla presenza di persone disabili) o acquisite direttamente dagli archivi dell’Agenzia delle entrate (reddito complessivo ai fini IRPEF) e dell’INPS (trattamenti previdenziali e assistenziali erogati dall’Istituto).
Modello Isee 2019: a cosa serve la DSU
La Dichiarazione Sostitutiva è il documento necessario per il calcolo dell’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente).
La funzione dell’ISEE è, lo dice la parola stessa, valutare la situazione economica del nucleo familiare, considerando i redditi di tutti i suoi componenti, il loro patrimonio (valorizzandolo al 20%) e una scala di equivalenza che varia in funzione del numero dei componenti e delle loro caratteristiche.
I contenuti della DSU cambiano anche in funzione dell’ISEE che può essere quello standard o specifico ad esempio:
- Isee Università, necessario per l’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario;
- Isee Sociosanitario, per accedere alle prestazioni socio-sanitarie come l’assistenza domiciliare per le persone con disabilità;
- Isee Sociosanitario-Residenze, per ricoveri presso residenze socio-sanitarie assistenziali, RSA, RSSA, residenze protette;
- Isee Minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi.
> Isee 2019: elenco dei documenti necessari per richiederlo <
Isee 2019: per quali agevolazioni serve
Sono diversi i casi in cui può essere richiesta la presentazione dell’Isee. Solitamente ogni volta che un cittadino deve richiedere una qualche forma di agevolazione o prestazione sociale, deve poter anche dimostrare la condizione economica in cui si trova, a seconda dei diversi requisiti richiesti da quella prestazione.
Tra le principali sociali per cui viene richiesto ai cittadini l’Isee, ci sono:
- assegni familiari;
- bonus bollette elettriche, gas e acqua;
- reddito di cittadinanza;
- pensione di cittadinanza;
- esonero tasse;
- contributo affitto;
- bonus asilo nido;
- bonus bebè;
- esenzione ticket sanitario;
- conto corrente gratis
Isee corrente 2019: cos’è e nuovi requisiti
L’Isee corrente o DSU corrente è sempre un indicatore della situazione economica, ma più recente rispetto all’Isee ordinario o DSU ordinaria.
Si richiede solo dopo aver già presentato un ordinario, in base a variazioni della situazione familiare. Con il decreto crescita sono entrati in gioco nuovi requisiti per poterlo richiedere. In sostanza lo si può fare anche:
- qualora uno o più componenti della famiglia restino senza lavoro;
- qualora uno dei componenti della famiglia perda una prestazione previdenziale/assistenziale esente da Irpef;
- se i redditi familiari diminuiscono del 25 per cento.
La presentazione dell’Isee corrente serve in pratica ad aggiornare i dati familiari, comunicando eventuali variazioni. Per presentarlo, come anticipato, occorre essere in possesso di un Isee in corso di validità
Isee corrente 2019: come funziona la nuova DSU
Nella generalità dei casi è sufficiente compilare la cosiddetta “DSU MINI”, che fornisce unicamente le informazioni principali riguardanti la situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo familiare. Tuttavia, in una serie tassativa di casi, dev’essere presentata la DSU in versione estesa:
- Presenza nel nucleo familiare di persone con disabilità e/o non autosufficienti;
- Richiesta di prestazioni per il diritto allo studio universitario;
- Presenza nel nucleo di figli con genitori non coniugati né conviventi;
- Esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi o sospensione degli adempimenti tributari.
> Isee 2019: istruzioni Inps sulla validità delle Dsu presentate dal 2020 <
Isee corrente 2019: a chi si presenta la nuova DSU
La DSU dev’essere presentata all’Ente che eroga la prestazione sociale agevolata. Può anche accadere di dover inoltrare il modello al CAF, al Comune o alla sede INPS territorialmente competente.
La Dichiarazione può anche essere presentata all’INPS in via telematica collegandosi al sito www.inps.it, sezione “Servizi on-line” – “Servizi per il Cittadino” (se in possesso di PIN dispositivo o credenziali SPID / CNS). Una volta entrato nell’area dedicata, il sistema proporrà al dichiarante una serie di domande per indirizzarlo verso i moduli di suo interesse.
Al momento della presentazione la DSU conterrà solo le informazioni auto-dichiarate. In un secondo momento, l’interessato riceverà una comunicazione di avvenuta ricezione da parte dell’Ente che eroga la prestazione (ad esempio Comune, CAF o la stessa INPS). Per l’ISEE si dovrà invece attendere il completamento della procedura di acquisizione dati da parte dell’INPS e dell’Agenzia delle entrate.
Isee corrente 2019: cosa cambia con la nuova DSU
Con la nuova DSU cambiano i requisiti per richiedere il cosiddetto “Isee corrente”. Il modello in questione viene utilizzato in caso di modifiche della situazione familiare precedentemente comunicata con l’Isee ordinario.
Ciò ricorre ad esempio in caso di rilevanti variazioni del reddito ovvero a seguito di eventi avversi come la perdita del posto di lavoro o l’interruzione di un trattamento previdenziale, assistenziale o indennitario.
Le nuove regole intervengono facilitando il rilascio dell’Isee corrente 2019. In passato il modello si poteva presentare solo in presenza di una variazione della situazione reddituale superiore del 25% rispetto a quella indicata nell’Isee ordinario e, in aggiunta, il verificarsi di almeno uno di questi eventi:
- Sospensione o riduzione del lavoro ovvero risoluzione del rapporto in caso di contratto a tempo indeterminato;
- Cessazione di un’attività di lavoro autonomo svolta per almeno un anno;
- Conclusione di un contratto a termine di durata pari ad almeno 120 giorni.
Con il restyling della DSU, per l’Isee corrente sarà sufficiente ritrovarsi in una delle seguenti situazioni:
- Variazione della situazione lavorativa;
- Interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari per uno o più componenti il nucleo familiare;
- Variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore del 25% rispetto a quanto dichiarato in precedenza.
Infine, cambiano anche i termini di validità dell’Isee corrente. Passano infatti da due a sei mesi (decorrenti dal momento della presentazione del modello), a meno di ulteriori variazioni. Nel qual caso, l’Isee corrente dovrà essere aggiornato entro i due mesi successivi.
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