ISEE 2025: DSU da rifare per accedere ad Assegno unico, bonus e sussidi Inps

In vigore le nuove regole sull’ISEE per accedere a sussidi, bonus e agevolazioni.

Paolo Ballanti 08/04/25

Chi riceve sussidi Inps come assegno unico, bonus nido, ADI, supporto per la formazione e il lavoro, o altri benefici legati all’ISEE, deve fare i conti con un’importante novità: è in vigore un nuovo modello di DSU (dichiarazione sostitutiva unica) aggiornato alla recente novità normativa dell’esclusione dal calcolo ISEE di alcuni prodotti finanziari che prima erano inclusi.

Con circolare n. 73 del 3 aprile 2025, l’Inps ha chiarito che chi vuole beneficiare delle nuove regole ISEE deve presentare una nuova DSU. Questo perché il DPCM n. 13/2025, che ha modificato il Regolamento ISEE, esclude dal conteggio alcuni strumenti finanziari come titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale.

In sostanza, chi possiede uno di questi strumenti e vuoi beneficiare dell’esclusione, deve aggiornare subito la tua DSU, se non altro per poter rientrare nelle soglie ISEE per accedere a sussidi e bonus.

Vediamo ora in dettaglio cosa cambia e cosa bisogna fare.

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Indice

Esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE

La Legge 30 dicembre 2023 numero 213 (Manovra 2024) stabilisce all’articolo 1, comma 183 che, nella determinazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) sono esclusi, fino al valore complessivo di 50 mila euro, i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

All’attuazione di quanto previsto si provvede mediante l’aggiornamento del regolamento ISEE, adottato con apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri numero 159/2013.

Patrimonio mobiliare fuori dal calcolo ISEE

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale numero 40 del 18 febbraio 2025 e in vigore dallo scorso 5 marzo, il DPCM 14 gennaio 2025 numero 13 modifica il Regolamento ISEE alla luce di una serie di disposizioni normative, introdotte in data successiva alla sua entrata in vigore, tra cui figura appunto l’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo del patrimonio mobiliare.

Come cambia il calcolo ISEE

Alla luce delle modifiche introdotte dal DPCM numero 13/2025 il Regolamento ISEE (articolo 5, comma 4-bis) contempla l’esclusione dal calcolo del patrimonio mobiliare, fino alla soglia massima di 50mila euro, di:

  • Titoli di Stato;
  • Buoni fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato);
  • Libretti di risparmio postale;

Nuova DSU 2025

Alla luce delle modifiche al Regolamento ISEE, con il decreto direttoriale firmato di concerto da Ministero del lavoro e Ministro dell’Economia e delle finanze, lo scorso 2 aprile sono stati approvati il modello aggiornato della Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) e le relative istruzioni che sostituiscono, dal 3 aprile scorso il precedente modello DSU.

Dal 3 aprile 2025, commenta l’INPS nella Circolare numero 73/2025, è possibile, di conseguenza, non indicare o ridurre nel Quadro FC2, sezione I e II, del Modulo FC.1 della DSU Mini o Integrale, il valore dei titoli di Stato, dei buoni fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato) e dei libretti di risparmio postale, posseduti alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente quello di presentazione della DSU.

L’esclusione opera fino ad un valore complessivo di 50 mila euro.

DSU corrente
Le modifiche interessano anche la compilazione della DSU corrente, con riguardo al Quadro S5 del Modello MS, con riferimento al patrimonio mobiliare posseduto al 31 dicembre dell’anno precedente quello di presentazione della DSU.

Da notare che il valore dei beni mobiliari descritti, eccedente la soglia di 50 mila euro per nucleo familiare, dev’essere riportato nei Quadri sopraindicati.

DSU precompilate
Per le DSU precompilate l’onere di eliminare o ridurre il valore dei rapporti finanziari precompilati dall’Agenzia Entrate è in capo al dichiarante.
Dove si possono scaricare i nuovi modelli DSU?

La modulistica e le relative istruzioni di compilazione aggiornate sono disponibili collegandosi al portale “inps.it” servizio “ISEE Portale Unico”, sezione “Informazione – Modulistica e Modelli”.

A livello di istruzioni per la compilazione della DSU, le stesse sono state integrate:

  • a seguito della novità sui titoli di Stato (parte 2, paragrafo 4.3);
  • precisando che, per le dichiarazioni presentate nell’anno corrente, non rilevano gli immobili distrutti o dichiarati inagibili per effetto di calamità naturali (parte 2, paragrafo 5).

Quest’ultima novità è figlia di quanto disposto dalla Manovra 2025 (articolo 1, comma 667, Legge 30 dicembre 2024, numero 207).

Necessario ripresentare la DSU

Come chiarito in premessa, i cittadini che hanno già presentato la DSU a decorrere dal 1° gennaio 2025 per ottenere l’attestazione ISEE necessaria per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, i quali vogliono avvalersi dell’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo del patrimonio mobiliare (ai sensi del nuovo comma 4-bis, articolo 5 del Regolamento ISEE) devono, precisa l’INPS, presentare una nuova DSU.

Leggi anche > ISEE corrente 2025: quando serve, come ottenerlo, durata, agevolazioni

Altre novità del regolamento ISEE

A seguito delle modifiche apportate dal DPCM numero 13/2025, nel Regolamento ISEE sono state recepite una serie di disposizioni emanate successivamente all’entrata in vigore dello stesso, in particolare:

  • l’esclusione dai redditi ai fini ISEE dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, laddove non già inclusi nel reddito complessivo ai fini IRPEF, percepiti in ragione di una condizione di disabilità;
  • l’introduzione della maggiorazione dello 0,5 al parametro della scala di equivalenza per ogni componente del nucleo con disabilità media, grave o non autosufficiente, sopprimendo contestualmente alcune previsioni del Regolamento ISEE che escludevano dal computo dei redditi determinate spese o importi forfettari a titolo di franchigia, in relazione alla presenza di soggetti non autosufficienti o con disabilità;
  • l’introduzione della DSU precompilata;
  • la modifica del periodo di validità della Dichiarazione Sostitutiva Unica, dal momento della presentazione fino al successivo 31 dicembre;
  • la modifica dell’anno di riferimento del patrimonio immobiliare e mobiliare, prevedendo che sia il secondo anno precedente quello di presentazione della DSU;
  • la modifica del periodo di validità dell’ISEE corrente e l’estensione dell’utilizzo nel caso di rilevanti variazioni del patrimonio.

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