L’ISEE 2024 valuta la situazione economico-patrimoniale del nucleo familiare al fine di stabilirne il diritto a fruire di una serie di prestazioni e sussidi principalmente riconosciuti dall’Inps. Per esteso si chiama Indicatore della situazione economica equivalente.
Oltre a rappresentare uno dei requisiti per il riconoscimento dei sussidi, si pensi all’Assegno di Inclusione e al Supporto per la Formazione e il Lavoro, l’ISEE è altresì fondamentale per ottenere l’importo effettivamente spettante al nucleo familiare. Quest’ultima ipotesi si verifica, ad esempio, come vedremo, per il Bonus nido e l’Assegno Unico Universale.
Analizziamo la questione in dettaglio e vediamo per quali sussidi e prestazioni è richiesto l’ISEE 2024.
Indice
ISEE 2024 per Bonus Nido
L’Inps riconosce, previa domanda degli interessati, un contributo a sostegno delle famiglie per:
- pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati dagli enti locali;
- forme di supporto presso la propria abitazione, in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Questa misura, conosciuta come bonus asilo nido, spetta secondo fasce di importo diverse a seconda del valore dell’ISEE minorenni.
Nello specifico l’agevolazione è riconosciuta nel 2024 in misura pari a:
- un massimo di 3.000 euro (dieci rate da 272,73 euro ed una da 272,70 euro) con ISEE minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro;
- un massimo di 2.500 euro (dieci rate da 227,27 euro e una da 227,30 euro) con ISEE minorenni da 25.001,00 euro fino a 40.000,00 euro;
- un massimo di 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) nelle seguenti ipotesi:
- ISEE minorenni oltre la predetta soglia di 40 mila euro;
- Assenza di ISEE minorenni;
- ISEE con omissioni e / o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e / o dei dati reddituali autodichiarati, ISEE discordante, ISEE minorenni non calcolabile.
A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge 30 dicembre 2023 numero 213 (Manovra 2024) è prevista una maggiorazione del bonus nido a beneficio dei nuclei familiari per i quali risulta quanto segue:
- nuovi nati a decorrere dal 1° gennaio 2024;
- presenza di almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni e un ISEE minorenni regolare fino a 40 mila euro.
Nei casi citati, il contributo sia per il pagamento di rette relativa alla frequenza di asili nido pubblici e privati che per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione è elevato di una somma pari a 2.100 euro. Di conseguenza, operano i seguenti importi massimi:
- 3.600 euro (dieci rate da 327,27 e una da 327,30 euro) in presenza di un ISEE minorenni in corso di validità fino a 40 mila euro;
- 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) con ISEE minorenni superiore a 40 mila euro.
L’importo massimo di 1.500,00 euro spetta altresì nelle ipotesi di assenza dell’ISEE minorenni.
ISEE 2024 per l’Assegno di inclusione
Il Decreto legge 4 maggio 2023 numero 48 ha introdotto, dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di Inclusione (ADI) quale misura che, in sostituzione dell’abrogato Reddito di Cittadinanza, ha come obiettivo il contrasto ai fenomeni di povertà, fragilità ed esclusione sociale.
Previa domanda all’Inps, l’ADI, in parallelo alla partecipazione a percorsi di inserimento sociale, di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro, prevede l’erogazione al nucleo familiare di un sussidio, rappresentato dalla somma di due quote riconosciute a titolo di:
- integrazione del reddito familiare;
- copertura dell’affitto.
Per poter legittimamente ottenere l’Assegno di Inclusione è necessario che il nucleo familiare del richiedente possieda una serie di requisiti, tra cui figura la presenza di un ISEE in corso di validità non superiore a 9.360,00 euro.
Leggi anche > Assegno di inclusione dal 2024: la guida completa al sussidio
ISEE 2024 per l’SFL: supporto formazione e lavoro
Il già menzionato Decreto – legge numero 48/2023 ha previsto dallo scorso 1° settembre il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) come prestazione finalizzata a favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, grazie alla partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate.
Previa domanda all’Inps e a fronte della partecipazione alle attività descritte, il beneficiario riceve un’indennità mensile di 350 euro per tutta la durata delle attività e, comunque, per un periodo massimo di dodici mensilità, non rinnovabili.
Tra i requisiti necessari per il riconoscimento del SFL figura il possesso di un ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6 mila euro annui.
Assegno di maternità dei comuni
L’Assegno di maternità dei comuni è una prestazione introdotta dal Decreto legislativo 26 marzo 2001 numero 151 per ogni figlio nato dal 1° gennaio 2001 ovvero per ciascun minore in affidamento preadottivo o in adozione senza affidamento, a partire dalla stessa data.
Dietro domanda trasmessa al comune di residenza, l’Assegno è riconosciuto alle donne che:
- hanno il figlio convivente ed iscritto nella propria scheda anagrafica;
- non percepiscono l’indennità di maternità riconosciuta dall’Inps o da altri enti previdenziali;
- non percepiscono alcun trattamento economico dal datore di lavoro per il periodo di maternità.
La prestazione spetta nel 2024 per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, avvenute dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 in misura pari a 404,17 euro mensili per cinque mensilità (2.020,85 euro totali).
Tra i requisiti necessari per ottenere l’Assegno di maternità dei comuni figura il possesso di un ISEE non superiore, per l’anno corrente, ad euro 20.221,13.
Da notare che si considera, ai fini in parola, l’ISEE ordinario valido per le prestazioni agevolate ai minorenni.
Assegno Unico Universale
Il Decreto legislativo 29 dicembre 2021 numero 230 ha introdotto dal 1° marzo 2022 l’Assegno Unico Universale quale misura economica di sostegno alle famiglie con figli a carico.
La prestazione, previa domanda all’Inps, spetta mensilmente dal mese di marzo di ciascun anno sino a febbraio (compreso) dell’anno successivo, secondo un importo – base parametrato in funzione dell’ISEE del nucleo familiare, cui si sommano una serie di maggiorazioni.
Per espressa previsione dell’articolo 4, comma 9, del citato D.lgs. numero 230/2021 l’AUU è garantito anche in assenza di ISEE. In tal caso, tuttavia, spettano gli importi minimi previsti dalla normativa.
Di conseguenza, al fine di ricevere l’Assegno Unico effettivamente spettante, è necessario che il nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’ISEE.
Per comprendere l’importanza di quanto appena descritto, la somma – base spettante nell’anno corrente è pari a 199,40 euro mensili per un ISEE fino a 17.090,61 euro.
Al contrario, in assenza di ISEE spetta una somma – base di 57,00 euro mensili, in diminuzione di 142,40 euro rispetto ai nuclei in possesso dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Altri sussidi e bonus previo ISEE 2024
L’ISEE 2024 è richiesto anche ai cittadini che vogliono fare domanda per tutta un’altra serie di prestazioni, anche slegate dall’Inps, tra cui:
Questi ultimi due hanno però scadenze di domanda molto precise.
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