ISEE 2022: quali sussidi spettano e come richiederlo

Paolo Ballanti 24/01/22
Come richiedere l’ISEE 2022? A cosa serve? L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (in sigla ISEE) ha lo scopo di valutare la situazione economica del nucleo familiare al fine di accedere a prestazioni sociali a condizioni agevolate.

In tal senso l’ISEE può assumere importanza tanto per determinare il diritto o meno ad una serie di sussidi quanto per calcolarne l’importo.

Tra gli esempi principali di utilizzo dell’Indicatore possiamo citare:

  • Gli aiuti economici riconosciuti alle famiglie con figli minorenni (e, a determinate condizioni, maggiorenni fino a ventuno anni non compiuti) a carico come l’Assegno Unico ed Universale (in tal caso l’ISEE è necessario per determinare l’importo della prestazione);
  • Reddito e Pensione di Cittadinanza (ISEE utilizzato per determinare il diritto e l’ammontare della prestazione);
  • Bonus erogato dall’INPS per le spese di frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati, oltre a forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie (cosiddetto “Bonus asilo nido”) secondo importi differenziati in base all’ISEE.

A livello scolastico possiamo citare l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per l’anno accademico 2021-2022 a beneficio di chi ha un ISEE non superiore ad euro 22 mila.

Per quanto riguarda invece spese mediche e bollette, le agevolazioni principali si riferiscono a:

  • Bonus gas, luce ed acqua in presenza di ISEE non superiore ad euro 8.265,00;
  • Dentista sociale con prezzi calmierati, da parte delle strutture aderenti, in presenza di ISEE non superiore a 8 mila euro;
  • Conto corrente base a canone zero per chi ha un ISEE inferiore a 11.600,00 euro.

Altre misure a condizioni di favore riguardano:

  • Mutuo prima casa under 36;
  • Sconti per gli abbonamenti del trasporto pubblico;
  • Esenzione ticket sanitario;
  • Riduzione rette e tariffe scolastiche.

Analizziamo ora in dettaglio come ottenere l’ISEE 2022.

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ISEE 2022: come presentare la DSU

Il passaggio obbligato per ottenere l’ISEE è presentare la “Dichiarazione Sostitutiva Unica” (DSU), documento che riporta i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare con validità a partire dalla data della presentazione sino al successivo 31 dicembre.

La DSU può essere presentata:

  • All’ente che eroga la prestazione socio – economica agevolata;
  • Al Comune;
  • Ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF);
  • Online collegandosi al sito INPS.

In quest’ultima ipotesi è sufficiente andare sul sito “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Come compilare la DSU e richiedere l’ISEE” in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

Il sistema presenterà tre opzioni:

  • ISEE pre-riforma 2015;
  • ISEE post-riforma 2015;
  • ISEE Precompilato.

ISEE 2022: dati e documenti da inserire

Eccezion fatta per le ipotesi di invio del modello precompilato, i dati contenuti nella Dichiarazione Sostitutiva Unica sono in parte auto-dichiarati dall’interessato, tra cui:

  • Dati anagrafici del richiedente e dei componenti il nucleo familiare;
  • Patrimonio mobiliare come valore dei conti correnti, conti deposito, carte prepagate con IBAN, titoli, obbligazioni, gestione patrimoniale, certificati di deposito e buoni fruttiferi al 31 dicembre del secondo anno precedente quello di presentazione della DSU e la giacenza media annua (ad esempio per la presentazione DSU 2021 si assume il saldo al 31 dicembre 2019 e la giacenza media 2019);
  • Patrimonio immobiliare detenuto in Italia e all’estero al 31 dicembre del secondo anno precedente quello di invio della DSU;
  • Autoveicoli ed altri beni durevoli (autoveicoli, motoveicoli di cilindrata pari a 500 cc e superiore, oltre a navi e imbarcazioni da diporto intestati alla data di presentazione della DSU).

Al contrario, altre informazioni utili per il calcolo dell’ISEE vengono acquisite da:

  • Agenzia Entrate, come il reddito complessivo ai fini IRPEF relativo al secondo anno solare precedente quello di inoltro della DSU;
  • INPS, relativamente ai trattamenti previdenziali, assistenziali ed indennitari erogati dall’Istituto (relativi al secondo anno solare precedente quello di invio della Dichiarazione Sostitutiva) per ragioni diverse dalla disabilità e non compresi nel reddito complessivo IRPEF.

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ISEE 2022: DSU “mini”, “integrale” e modelli 

In generale per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate è sufficiente ottenere il calcolo dell’ISEE “standard” attraverso la compilazione della DSU “mini”, contenente dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare.

In particolare, il modello “mini” non può essere presentato:

  • Per la richiesta di prestazioni per il diritto allo studio universitario;
  • Presenza nel nucleo di persone con disabilità e / o non autosufficienti;
  • Presenza nel nucleo di figli i cui genitori non siano coniugati tra loro, né conviventi;
  • Esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi ed assenza della Certificazione Unica ovvero sospensione degli adempimenti tributari.

In tutte le ipotesi appena citate sarà necessario inoltrare la DSU “integrale”.

In base alle informazioni fornite nella Dichiarazione Sostitutiva è possibile ottenere ISEE specifici come:

  • ISEE “Minorenni” relativo alle prestazioni agevolate rivolte a minorenni ovvero a famiglie con minorenni;
  • ISEE “Università” per le prestazioni agevolate legate al diritto allo studio universitario;
  • ISEE “Socio sanitario” ed ISEE “Dottorato di ricerca” per le prestazioni socio-sanitarie non residenziali in favore di persone maggiorenni ovvero per corsi di dottorato di ricerca;
  • ISEE “Socio sanitario residenze” relativo alle prestazioni residenziali a beneficio di persone maggiorenni (ricoveri presso residenze socio – sanitarie assistenziali – RSA, RSSA, residenze protette).

Da ultimo, per tutti coloro che hanno già presentato la DSU ed ottenuto l’ISEE nel caso in cui si verifichino, in alternativa:

  • Un cambiamento della condizione occupazionale ovvero l’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo IRPEF per uno o più componenti il nucleo familiare;
  • Una modifica della situazione reddituale del nucleo familiare (superiore al 25%);
  • Una variazione del patrimonio (superiore al 20%);

è possibile (e necessario) avere una fotografia aggiornata della propria condizione economica basata su:

  • Ultimi dodici mesi;
  • Ultimi due mesi in caso di lavoratore a tempo indeterminato per cui sia intervenuta la perdita, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa ovvero l’interruzione dei trattamenti;
  • Patrimoni posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente quello di trasmissione della DSU (a partire dal 1° aprile di ciascun anno).

Per gli scopi appena citati è consentito presentare la DSU per il calcolo dell’ISEE corrente.

ISEE 2022: dichiarazione precompilata

Con l’obiettivo di agevolare e velocizzare le procedure di richiesta dell’ISEE è possibile presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica precompilata.

Il servizio è accessibile collegandosi al portale “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Come acquisire la DSU precompilata e richiedere l’ISEE”.

La precompilazione riguarda:

  • Redditi e talune tipologie di spese dichiarati all’Agenzia Entrate (sezioni II e III del quadro FC8);
  • Trattamenti erogati dall’INPS (sezione III quadro FC8);
  • Patrimonio mobiliare detenuto in Italia (quadro FC2) escluse le partecipazioni in società per azioni non quotate ed in società non azionarie, altri strumenti e rapporti finanziari, nonché il valore del patrimonio per le imprese individuali;
  • Patrimonio immobiliare detenuto in Italia limitatamente ai fabbricati (quadro FC3);
  • Canone di locazione della casa di abitazione (II sezione quadro B).

È altresì possibile precaricare le seguenti informazioni contenute nell’ultima DSU presente a sistema:

  • Composizione nucleo familiare;
  • Casa di abitazione;
  • Assegni periodici per coniuge e figli;
  • Autoveicoli ed altri beni durevoli;
  • Disabilità e non autosufficienza.

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Paolo Ballanti

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