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Di seguito si riporta la guida completa su modalità di compilazione, invio ed eventuali errori da non compiere ai fini della presentazione ISEE 2016.
COME COMPILARE LA DICHIARAZIONE ISEE 2016?
La dichiarazione ISEE può essere costituita da diversi moduli; di seguito quelli principali e le istruzioni su come e quando compilarli:
1) Modulo MB1
Si tratta del cosiddetto Modello Mini, che va compilato da tutti i soggetti, per qualsiasi tipologia di prestazione richiesta. Si compone dei dati riguardanti sia il nucleo familiare che la casa di abitazione. In riferimento a quest’ultima, bisogna segnalare nell’apposita sezione se la casa è di proprietà, in affitto, in comodato o altro, oltre agli estremi dell’eventuale contratto di locazione, e alla scelta della residenza familiare, qualora i coniugi abbiano residenza diversa.
Per richiedere le corrispettive agevolazioni, sotto la dicitura comprensiva dei componenti del nucleo familiare, invece, possono essere segnate le seguenti caselle:
1.1. nucleo familiare, in presenza di figli minorenni, ove tutti e due i genitori, oppure soltanto il genitore presente, hanno svolto attività di lavoro o d’impresa per un periodo di almeno 6 mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati, ricordando che nel 2016 l’anno di riferimento è il 2014;
1.2. nucleo familiare formato da un genitore solo e dai rispettivi figli minorenni;
1.3. nucleo familiare con almeno tre figli, in questo caso anche maggiorenni, degli stessi genitori, ovvero di uno stesso componente o del rispettivo coniuge.
2) Modulo MB2
Tale modulo va compilato soltanto se si vuole fare richiesta per prestazioni che hanno a che fare con il diritto allo studio universitario (ISEE Universitario, o ISEEU), oppure per prestazioni riservate ai soggetti minorenni (ISEE minorenni), nei casi in cui i genitori non siano né coniugati né conviventi.
Il modulo MB2 è comprensivo dei dati concernenti la presenza dei genitori nel nucleo, il grado di autonomia dello studente (autonomo è lo studente che vive per conto proprio, solo se riporta un’adeguata capacità di reddito), e i dati riguardanti i genitori non coniugati e non conviventi.
In riferimento all’ISEE minorenni, il genitore non convivente, non coniugato con l’altro genitore e che abbia riconosciuto il figlio viene considerato parte del nucleo familiare, a patto che non riporti una delle seguenti condizioni:
2.1. coniugato con soggetto diverso dall’altro genitore;
2.2. abbia figli con soggetto diverso dall’altro genitore;
(in queste due prime situazioni, l’ISEE minorenni si basa oltre che sul quadro economico del genitore non convivente che è andato a costituire un altro nucleo familiare, sulla scala di equivalenza dell’altro nucleo, perfezionando l’ISEE del nucleo del minorenne con una componente aggiuntiva)
2.3. sia obbligato, da apposito provvedimento dell’autorità giudiziaria, a versare assegni periodici per il mantenimento dei figli;
2.4. sia stato allontanato dalla residenza familiare oppure sia stato escluso dalla potestà sui figli;
2.5. sussista estraneità nei rapporti affettivi ed economici, appositamente convalidata in sede giurisdizionale o accertata dalla pubblica autorità competente in servizi sociali.
(In queste tre ultime situazioni, invece, risulta sufficiente l’ISEE ordinario, in quanto il genitore non rientrando nel nucleo del figlio, fa sì che nel calcolo l’ISEE minorenni non rilevi).
3) Modulo MB3
Si tratta del cosiddetto ISEE socio-sanitario, e deve essere compilato esclusivamente per richiedere prestazioni di natura sociale e sanitaria.
Per queste tipologie di prestazioni, nel nucleo familiare deve essere presente una persona disabile (invalida, portatrice di handicap, soggetto non autosufficiente), dove la rispettiva situazione di sfavore sia appositamente certificata.
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Si può segnalare anche un nucleo familiare ristretto, formato dal soggetto beneficiario della prestazione, dal coniuge, dai figli minorenni; quelli maggiorenni possono essere inclusi solo se a carico ai fini IRPEF, se non coniugati e se privi di figli.
Invece del primo modulo citato, MB1, deve essere compilato il modulo MB1rid nei casi in cui si intenda segnalare un nucleo familiare ristretto, composto esclusivamente da coniuge, figli e soggetto richiedente, ai fini della richiesta di prestazioni socio-sanitarie o di prestazioni relative a corsi di dottorato di ricerca.
4) Modulo FC1
Si tratta di un modulo in cui vanno riportati i dati relativi ad ogni membro componente del nucleo, per tutti i tipi di prestazione, indicando anche l’attività svolta tra:
4.1. lavoro dipendente a tempo indeterminato;
4.2. lavoro dipendente a tempo determinato o con contratto di apprendistato;
4.3. lavoro con contratto di somministrazione (interinale);
4.4. lavoratore o disoccupato con sostegno al reddito (cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga, contratti di solidarietà, mobilità, ASPI, lavori socialmente utili);
4.5. lavoro parasubordinato (collaborazione a progetto o co.co.co);
4.6. lavoro accessorio (voucher), lavoro occasionale, tirocini o stages;
4.7. lavoratore autonomo, libero professionista o imprenditore;
4.8. non occupato;
4.9. pensionato;
4.10. casalingo;
4.11. studente.
Bisogna, inoltre, indicare i seguenti quadri:
a) quadro FC2: indicare i dati riguardanti il patrimonio mobiliare posseduto dal singolo componente (come conti correnti, carte di credito, libretti, depositi, titoli, di cui va riportata la giacenza media);
b) quadro FC3: indicare i dati relativi al patrimonio immobiliare del singolo componente;
c) quadro FC4: indicare il possesso di redditi non rilevabili dalle banche dati di INPS e Agenzia delle Entrate da parte del singolo componente, ossia prodotti all’estero, esenti, soggetti ad imposta sostitutiva;
d) quadro FC5: indicare i dati concernenti gli assegni periodici corrisposti al coniuge o ai figli, oppure quelli percepiti dal coniuge;
e) quadro FC6: indicare i veicoli posseduti dal singolo componente, non solo autoveicoli o motoveicoli, ma anche navi o imbarcazioni.
5) Modulo FC2
Si compone del quadro FC7 e va compilato qualora sussistano nel nucleo familiare persone disabili o non autosufficienti. In tal caso si richiede di riportare il grado di disabilità o di non autosufficienza del componente, oltre all’eventuale percezione di prestazioni sanitarie residenziali e alle spese relative ai servizi alla persona.
6) Modulo FC3
Si compone del quadro FC8 e va compilato allo scopo di integrare una dichiarazione già presentata oppure per rettificare i dati adoperati dall’INPS per calcolare l’ISEE, prima non auto-dichiarati e rilevati negli archivi dell’Agenzia delle Entrate o dell’INPS. Spetta al dichiarante responsabile di avere originariamente sottoscritto la Dsu ovvero al soggetto di cui si intende integrare o rettificare i dati, effettuare la rettifica o l’integrazione.
7) Modulo FC4
Si compone del quadro FC9 e va compilato se si vuole solo calcolare la componente aggiuntiva, in merito a prestazioni che attengono al diritto allo studio universitario e che sono rivolte ai minorenni, nei casi in cui i genitori risultino non coniugati e non conviventi tra loro, e per prestazioni socio-sanitarie residenziali.
DOVE PRESENTARE LA DICHIARAZIONE ISEE 2016?
Può essere presentata tramite Caf, oppure direttamente dal soggetto dichiarante tramite i servizi online dell’INPS per il cittadino. La procedura di presentazione mediante Caf ha una durata media di 10 giorni lavorativi:
1. il Caf deve inviare i moduli per via telematica all’INPS entro 4 giorni lavorativi dall’acquisizione della Dsu;
2. il sistema informativo ISEE ottiene i dati dell’anagrafe tributaria entro i successivi 4 giorni;
3. l’INPS computa l’ISEE mettendolo a disposizione del Caf entro il 2° successivo giorno lavorativo.
Sfruttando invece il canale dei servizi online dell’INPS per il cittadino, si verrà ad aprire un’apposita maschera di compilazione del modello, il quale, una volta ultimato, verrà istantaneamente acquisito dall’INPS.
COME FARE IN CASO DI DICHIARAZIONE ISEE 2016 ERRATA?
Nei casi in cui sia stato presentata una dichiarazione ISEE contenente errori oppure qualora i dati presenti negli archivi dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS non risultino corretti, è necessaria l’immediata richiesta della rettifica della dichiarazione, sfruttando il modulo integrativo FC3, quadro FC8, da compilare specificatamente nella sezione II correggendo i dati.
Nel caso in cui, poi, l’integrazione sia fatta tramite Caf, sarà quest’ultimo a dover rilasciare la nuova attestazione; i tempi della procedura saranno sempre di 10 giorni.
COME FARE IN CASO DI DICHIARAZIONE ISEE 2016 NON CONVALIDATA?
Qualora, passati 15 giorni lavorativi dal momento in cui è stata presentata la dichiarazione, l’INPS non abbia ancora provveduto a convalidarla, vi è la possibilità di sfruttare l’analogo modello integrativo (quindi quadro FC8, sezione II), per riportare i dati che l’Agenzia delle Entrate e l’Inps devono compilare.
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