La prestazione è stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2021 – 2023 ad opera della Legge 30 dicembre 2020 numero 178 (Legge di Bilancio 2021) con lo scopo di sostenere il reddito dei liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione Separata INPS, i quali esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni.
Erogata in misura mensile nel rispetto di un minimale e di un massimale aggiornati annualmente, ISCRO è accessibile una sola volta nell’arco del triennio, previa domanda trasmessa entro il 31 ottobre di ciascun anno.
Chiusasi il 31 ottobre scorso la campagna per presentare le domande di accesso all’Indennità Straordinaria 2021, per l’anno corrente l’INPS ha comunicato la riapertura delle istanze con il Messaggio del 7 aprile 2022 numero 1569.
Analizziamo la novità in dettaglio.
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ISCRO 2022: domande sino al 31 ottobre
Attraverso il Messaggio del 7 aprile 2022 numero 1569 l’INPS rende noto che dal 1° maggio prossimo si aprirà la finestra temporale per presentare le domande di indennità ISCRO per l’anno 2022.
Di conseguenza, a partire dalla suddetta data e sino al 31 ottobre 2022, sarà nuovamente attivo il servizio di presentazione delle domande sul portale istituzionale dell’INPS, raggiungibile collegandosi al sito istituzionale inps.it seguendo il percorso “Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)” in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
In alternativa è possibile chiamare il Contact Center dell’Istituto al numero verde 803.164 (da rete fissa, gratuito) o lo 06.164.164 (da rete mobile, a pagamento).
ISCRO 2022: chi può fare domanda
ISCRO è una prestazione a sostegno del reddito dei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata, introdotto in via sperimentale per il triennio 2021 – 2023.
L’accesso è riservato a coloro che, in possesso dei requisiti, presentano la domanda una sola volta nell’arco del triennio, entro il 31 ottobre di ciascun anno.
Pertanto, come rende noto il Messaggio INPS, dal 31 ottobre 2021 “non è più attivo il servizio per la presentazione della domanda di ISCRO 2021” aperto il 1° luglio scorso. Inoltre per gli iscritti che hanno già fruito “della medesima prestazione per l’anno 2021; eventuali domande che verranno comunque presentate saranno rigettate dall’Istituto”.
Al contrario, la richiesta di prestazione per l’anno corrente potrà essere presentata da quanti:
- Non hanno inoltrato la domanda per l’anno 2021;
- Non hanno avuto accesso ad ISCRO perché la domanda è stata respinta e / o la prestazione revocata dall’origine.
ISCRO 2022: requisiti
Potranno accedere all’indennità ISCRO 2022 coloro che:
- Non sono titolari di trattamento pensionistico diretto;
- Non sono assicurati presso altre forme di previdenza obbligatorie;
- Non beneficiano del Reddito di Cittadinanza;
- Hanno prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi conseguiti nei tre anni anteriori quello precedente l’inoltro della richiesta;
- Hanno dichiarato, nell’anno precedente quello di trasmissione dell’istanza, un reddito non superiore ad euro 8.299,76 (valore aggiornato all’anno 2022 in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, rispetto all’anno precedente);
- Sono in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- Sono titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda, relativamente all’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla Gestione Separata.
In merito ai requisiti reddituali, il Messaggio INPS del 7 aprile 2022 numero 1569 ha precisato che in sede di presentazione della domanda di ISCRO, l’assicurato deve “autocertificare i redditi prodotti per ciascuno degli anni di interesse” a meno che gli stessi “non siano già a disposizione dell’Istituto; in tale ultima ipotesi, ai fini della verifica dei requisiti reddituali, verranno presi in considerazione i dati reddituali di cui dispone l’Istituto, precaricati nel pannello di domanda”.
Scarica il Messaggio Inps numero 1569 in pdf
ISCRO 2022: durata e importo
L’Indennità Straordinaria spetta per sei mensilità a decorrere dal primo giorno successivo la data di presentazione della domanda.
Importo
L’importo erogato dall’INPS, che non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini fiscali del beneficiario e non comporta alcun accredito di contribuzione figurativa, è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia Entrate, già trasmesso da quest’ultima all’INPS alla data di presentazione della domanda.
Come precisato dall’Istituto (Circolare INPS del 30 giugno 2021 numero 94) nel caso in cui non sia “rintracciabile alcuna dichiarazione dei redditi certificata dalla Agenzia delle Entrate in nessuno degli ultimi quattro anni oggetto di osservazione” ad esempio 2017, 2018, 2019 e 2020 rispetto alla richiesta di ISCRO 2021, quest’ultima “non potrà essere accolta”.
Minimali e massimali 2022
Al di là dei calcoli sopra citati, la legge (articolo 1 comma 392 della Manovra 2021) dispone comunque che l’importo mensile di ISCRO non sia inferiore a 250 euro né superiore ad 800 euro.
I suddetti importi sono annualmente rivalutati in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, rispetto all’anno precedente. Ne consegue che, come reso dall’INPS con la Circolare del 16 febbraio 2022 numero 26, la somma mensile riconosciuta a titolo di ISCRO per l’anno 2022 non potrà essere inferiore a 254,75 euro né superiore a 815,20 euro.
Valori | ISCRO 2021 | ISCRO 2022 |
Importo minimo mensile | 250,00 euro | 254,75 euro |
Importo massimo mensile | 800,00 euro | 815,20 euro |
ISCRO 2022: esempio di calcolo
Ipotizziamo che l’ultimo reddito certificato dall’Agenzia Entrate sia pari ad euro 7.000,00. Questo dovrà poi essere diviso per due (7.000 / 2 = 3.500) e successivamente moltiplicato per il 25% (3.500 * 25% = 875). Posto che l’importo ottenuto è superiore al massimale, l’interessato avrà un’indennità ISCRO mensile pari a 815,20 euro.
ISCRO 2022: decadenza
Il diritto all’indennità viene meno nelle seguenti ipotesi:
- Cessazione della partita IVA nel corso dell’erogazione di ISCRO;
- Titolarità di trattamento pensionistico diretto;
- Iscrizione ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- Titolarità del Reddito di Cittadinanza.
In caso di decadenza dalla prestazione, l’assicurato “pur non avendo beneficiato della prestazione per tutte le sei mensilità legislativamente previste” non potrà comunque “accedere una seconda volta alla prestazione nel triennio di riferimento 2021 – 2023” (Circolare INPS del 30 giugno 2021 numero 94).
Scarica la Circolare numero 94 del 30 giugno 2021
ISCRO 2022: con quali prestazioni è incompatibile?
È utile ricordare che la fruizione di ISCRO è incompatibile con la titolarità di:
- Reddito di Cittadinanza;
- Pensioni dirette;
- Indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL;
- Cariche elettive e / o politiche per le quali sono previste indennità di funzione e / o altri emolumenti diversi dal solo gettone di presenza.
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