Questo è quanto stabilito dell’Inps, che con il comunicato dello scorso 11 luglio ha informato i cittadini e le cittadine della ripresa delle visite di primo accertamento e di revisione, riguardanti gli stati di invalidità civile, sordità, cecità civile, handicap e disabilità.
Coloro che avevano appuntamenti fissati durante il “lockdown” saranno convocati nei prossimi mesi, in base ad un calendario che tenga conto delle misure di sicurezza in materia di contenimento e prevenzione dal rischio di diffusione del virus COVID-19.
Analizziamo la questione nel dettaglio.
Invalidità civile: quali accertamenti Inps riprendono
Il comunicato stampa INPS comunica che dal 22 giugno scorso è ripresa l’attività dei Centri medico legali dell’Istituto, sospesa a seguito delle misure anti COVID-19.
Gli appuntamenti già fissati durante i mesi di chiusura dei centri, saranno recuperati nei prossimi mesi secondo un calendario che tenga delle nuove misure di contenimento della pandemia.
Ripresa accertamenti e revisione Inps: per quali visite
Dallo scorso 22 giugno l’INPS ha ripreso le visite di primo accertamento di:
- Invalidità civile;
- Cecità civile;
- Sordità;
- Handicap e disabilità.
Sono interessate anche le visite di revisione a seguito di scadenza del precedente verbale di accertamento.
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Ultra-attività degli accertamenti
L’INPS ricorda che, nelle more dell’effettuazione delle visite di revisione, gli interessati mantengono il diritto a tutti i benefici ed agevolazioni di cui hanno goduto fino a quel momento.
Questo significa, ad esempio, che Tizio potrà continuare ad usufruire dei permessi retribuiti previsti dalla Legge n. 104/1992, nonostante il verbale di accertamento dello stato di handicap grave del padre sia scaduto il 15 maggio, senza alcuna revisione per via della chiusura dei Centri medico legali INPS.
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Invalidità civile Inps: cosa fare in caso di verbale scaduto
Fino al completamento del processo di revisione, coloro che ne avessero necessità potranno farsi rilasciare dalla sede INPS territorialmente competente una dichiarazione in cui si riconosce la validità del verbale sanitario scaduto, sino alla convocazione a visita dell’interessato.
Quali visite Inps erano state sospese
La riapertura dei Centri medico legali arriva a distanza di quasi tre mesi dal precedente comunicato (8 aprile 2020) con cui l’INPS rendeva nota la sospensione, su tutto il territorio nazionale, delle visite per l’accertamento dell’invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità.
Unica eccezione le domande inoltrate ai sensi della Legge n. 80/2006 riguardanti i malati oncologici. In questo caso si è data l’opportunità ai cittadini di inviare la documentazione alla casella istituzionale medico-legale della sede INPS interessata.
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Invalidità civile: viene pagata anche con verbale scaduto
La domanda che molti beneficiari si assegni di invalidità o altre agevolazioni si stanno chiedendo che fine facciano i loro benefici una volta che il loro verbale sia scaduto e l’Inps non li abbia ancora convocati per il responso.
Niente paura. Sempre nel famoso comunicato in cui l’Istituto comunica al pubblico la ripresa delle visite, viene anche reso noto che, come previsto dalla legge 114/2014 “nelle more dell’effettuazione delle eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica,
i minorati civili e le persone con handicap in possesso di verbali in cui sia prevista
rivedibilità conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefìci, prestazioni e
agevolazioni di qualsiasi natura” (articolo 25, comma 6bis).
Cosa significa? Significa di fatto che fino all’avvenuta conclusione dell’accertamento sanitario anche i soggetti in possesso di un verbale con visita di revisione scaduta mantengono tutti i benefici e le agevolazioni di cui hanno usufruito fino a quel momento. Tra questi benefici è compreso anche il pagamento degli assegni per l’invalidità civile.
Chi ne avrà necessità potrà richiedere agli uffici Inps una dichiarazione in cui si dichiara che si è in attesa di revisione del verbale.
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Ripresa visite revisione: misure di sicurezza Covid
Il periodo di sospensione, oltre ai noti pericoli per la salute pubblica, ha consentito ai Centri medico legali di adeguare gli spazi alle norme in materia di distanza interpersonale, imponendo altresì:
- Un numero limitato di visitatori;
- L’accesso nei locali ai soli orari di convocazione;
- La presenza di un solo accompagnatore;
- Di indossare guanti e mascherina.
Ripresa visite di revisione: Slittamento appuntamenti
Il rispetto delle norme di sicurezza, le quali richiedono un numero limitato di cittadini, oltre alla ripresa delle visite dopo circa tre mesi di sospensione, avranno l’effetto di dilatare i tempi di attesa per la visita di revisione. Ad ogni modo, viste le precisazioni dell’INPS, in attesa della convocazione non si avrà alcun effetto sulle prestazioni o agevolazioni fiscali e previdenziali, garantite in ragione dello stato di invalidità. Ci si riferisce in particolar modo alle misure previste dalla Legge n. 104/1992, tra le quali:
- Permessi retribuiti;
- Congedo straordinario dal lavoro;
- Scelta della sede di lavoro;
- Rifiuto di svolgere lavoro notturno o di essere trasferiti ad altra sede;
- Agevolazioni fiscali riguardanti l’acquisto dell’auto;
- Detrazioni fiscali per l’acquisto di mezzi tecnici e informatici;
- Detrazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
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