La base è sempre la solita, da diversi anni a questa parte, quella della legge 153/88, e viene calcolata sull’indice dei prezzi al consumo a partire dalle elaborazioni Istat in materia. La previsione è effettuata, come noto, a cadenza annuale e, infatti, le disposizioni appena divulgate avranno effetto fino al 30 giugno 2014.
** Qui le tabelle aggiornate da luglio 2014 a giugno 2015 **
Così, segnala l’Inps, “la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo tra l’anno 2011 e l’anno 2012 è risultata pari al 3,0%.” In ragione di questa variazione, dunque, sono mutati anche gli standard per ottenere l’assegno mensile per i nuclei famigliari facenti richiesta.
In allegato alla circolare, l’istituto di previdenza ha allegato le tabelle per il riconoscimento dell’importo al fine di rendere note in tutte le sedi territoriali le specifiche dei parametri per le famiglia interessate ad accedere al sostegno tramite assegno.
Alcuni esempi rilevanti dei trattamenti messi in griglia, riguardano i nuclei con ambo i genitori e almeno un figlio minore, dove non siano presenti componenti affetti da disabilità, che si vedrà corrisposto un assegno di 137,50 euro mensili per redditi no superiori a 14.198,48 euro.
Gli importi calcolati per ottenere il riconoscimento del diritto all’assegno, va sottolineato, riguardano il periodo entro il primo luglio 2013 per i redditi calcolati. Quindi, all’aumentare del numero dei componenti, cresce anche l’entità dell’assegno erogato.
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Qui le tabelle aggiornate da luglio 2014 a giugno 2015
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