L’ulteriore ritardo, che trasferirebbe i termini dal 17 giugno a lunedì 8 luglio, presupporrebbe anche la possibilità di versare l’acconto dal 9 luglio al 20 agosto con la maggiorazione dello 0,40%. In realtà, però, di un eventuale rinvio ancora non c’è traccia. Il modello 730, invece, arriva sicuro al traguardo. Oggi, lunedì 10 giugno, finisce il tempo previsto per consegnare il modello 730 a Caf e professionisti abilitati. I dieci giorni assegnati a titolo maggioritario rispetto alla scadenza originariamente fermata al 31 maggio scorso sono stati concessi dal Governo soprattutto in virtù della scelta di voler sospendere il versamento dell’Imu sull’abitazione principale e le relative pertinenze. L’appello, reso noto dai Caf, rispondeva ai centomila contribuenti che, avendo già presentato la dichiarazione, avevano optato per confluire il credito Irpef al fine di compensare l’Imu richiesta sull’abitazione principale.
Una scelta, però, materialmente annullata dal congelamento dell’imposta sulla prima casa varata dall’esecutivo in attesa della riforma complessiva della tassazione sugli immobili, presumibilmente da attuare entro il 31 agosto. La proroga dei pagamenti dovrebbe così aver consentito di rifare le suddette dichiarazioni e altresì scongiurare la procedura, assai più complicata, per quelle categorie di contribuenti che avrebbero dovuto, entro il 25 ottobre, presentare anche un 730 integrativo. Successivamente al conferimento del modello, subentreranno poi tutta una serie di momenti consecutivi: Caf e professionisti abilitati, infatti, saranno chiamati a consegnare la dichiarazione compilata, così come il prospetto di liquidazione, entro e non oltre il 24 giugno, dovendo parallelamente trasmettere per via telematica il modello all’agenzia delle Entrate entro l’8 luglio.
Per l’acconto Imu, invece, la scadenza è fissata al 17 giugno. Se per il 730 il termine presuppone una scadenza dichiarativa, l’Imu al contrario esigerà dalle famiglie e dalle imprese una vera e propria ‘immolazione economica’. Pur a fronte della manovra sospensiva della prima rata dell’Imu sull’abitazione principale e relative pertinenze (eccetto gli immobili di pregio), allargata anche ai terreni ed ai fabbricati rurali strumentali, l’iniziale beneficio ad ogni modo non toccherà circa 30 milioni di immobili che dovranno, al contrario, assicurare un gettito di quasi 10 miliardi di euro. Infine emergono delle problematicità anche sul versante dei calcoli, e del successivo momento compilatorio, del modello F24 (ordinario o semplificato) o del bollettino postale. In questo caso, si ricorda la subentrata inammissibilità per l’utilizzo del modello Ici.
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