IMU e la Chiesa, dov’è il decreto del Ministro Passera?

Era naturale che l’Esecutivo, impegnato a districarsi tra Spread e vari decreti salva Italia, dimenticasse qualcosa.

Lo si sa, sono cose che possono capitare soprattutto se uno ha l’agenda piena di impegni.

Purtroppo, per ironia della sorte, per il momento il governo Monti ha dimenticato di fare qualcosa, ovvero: far pagare l’IMU anche alla Chiesa.

Eppure, lo scorso febbraio in un clima di accese polemiche lo stesso Monti aveva rassicurato tutti garantendo che la Chiesa avrebbe pagato l’IMU.

Si tratta di sicuro di una lieve dimenticanza, a cui il Governo farà fronte a breve, almeno lo speriamo.

Volendo ripercorrere brevemente la vicenda, va detto che il problema in questione è strettamente connesso all’applicazione dell’IMU agli Enti ecclesiastici.

Ed infatti, è bene ricordare sul punto che è già prevista l’esenzione dell’IMU per la Chiesa, ma solo in proporzione all’utilizzazione non commerciale dell’immobile.

In altre parole, gli Enti ecclesiastici saranno tenuti a pagare l’IMU, ma solo qualora vi esercitino anche un’attività commerciale.

Il problema diviene, dunque, chiarire cosa s’intende per “proporzione” non commerciale dell’immobile.

È in questa prospettiva che l’Esecutivo ha deciso di demandare ad un successivo decreto del Ministro dell’Economia la definizione di cosa e come debba intendersi la “proporzione” non commerciale dell’immobile.

In breve, se manca il suddetto decreto manca anche l’obbligo dell’Ente ecclesiastico di pagare l’IMU.

Speriamo che il Governo si ricordi presto di questo “piccolo” dettaglio perché, in mancanza, tutti gli Enti ecclesiastici non saranno tenuti a pagare l’IMU, anche quando esercitino attività commerciale.

Salvatore Gallo

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