Conto alla rovescia per la scadenza del saldo IMU 2024. Entro lunedì 16 dicembre alcuni proprietari di case e immobili devono versare il saldo dell’imposta sull’immobile o l’intero versamento in soluzione unica.
Non tutti sono chiamati al versamento. Anzitutto le prime case non pagano l’IMU, a meno che non siano di lusso e appartenenti a determinate categorie catastali. Sono poi previste altre esenzioni e agevolazioni specifiche. Attenzione però, perché l’esenzione non è automatica. La decisione spetta al Comune competente, ed è quindi sempre bene verificare le regole comunali sull’IMU.
Tra queste spiccano anche quelle dedicate alle persone anziane e ai soggetti disabili. Ecco come funziona in questi casi.
Ricordiamo poi che dallo scorso settembre 2024 è in vigore la nuova IMU semplificata, che chiede ai Comuni di mettersi in regola dal 2025, adeguando le aliquote a sole 128 fattispecie, anziché le oltre 250mila sopravvissute fino ad oggi.
Leggi qui l’elenco completo delle 128 nuove aliquote IMU 2025
Indice
IMU 2024: chi NON la paga
Non tutti pagano l’IMU. Dal 1° gennaio 2014 sono esonerati dal pagamento dell’imposta sugli immobili i possessori delle abitazioni principali, solo se appartenenti a determinare categorie castali. In pratica le prime case non pagano l’IMU 2024, a meno che non appartengano ad alcune categorie catastali, compresi gli immobili di lusso.
E non finisce qui. Anche i proprietari di case che sono state occupate sono esonerati dal pagamento dell’imposta. Questa novità arriva direttamente dalla Legge di bilancio 2023.
Tra le altre esenzioni dall’IMU 2024:
- il nudo proprietario (quando sull’immobile è presente un usufrutto);
- l’inquilino dell’immobile (l’imposta viene versata dal titolare dei diritti reali);
- la società di leasing concedente (in quanto paga l’utilizzatore);
- il comodatario (paga il comodante titolare dell’immobile),
- l’affittuario dell’azienda se l’azienda comprende un immobile (il versamento compete al proprietario dell’azienda concessa in affitto);
- il coniuge non assegnatario in caso di separazione o divorzio;
- immobili in categoria catastale D3 (quindi cinema, teatri, sale da concerto e discoteche), se il proprietario è anche anche gestore dell’attività;
- i fabbricati rurali concessi in comodato a un imprenditore agricolo;
- immobili posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli Imprenditori Agricoli Professionali (Iap)
Non solo esoneri, ma anche sconti. Esistono casi infatti in cui il pagamento dell’IMU viene ridotto. Si tratta di particolari tipologie di agevolazioni concesse a chi, ad esempio, possiede un fabbricato dichiarato inagibile, a chi lo concede in comodato d’uso.
Ecco in dettaglio chi paga l’IMU ridotta.
- fabbricati di interesse storico o artistico. La base imponibile è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili;
- Per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono dette condizioni, la base imponibile è ridotta del 50%;
- abitazioni concesse in comodato. In questi casi si applica la riduzione del 50% per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale;
- pensionati residenti all’estero titolari di pensione estera residenti in paese in convenzione con l’Italia (riduzione del 50%)
- abitazioni locate a canone concordato. In questi casi l’aliquota stabilita dal comune per le abitazioni diverse da quella principale o per la specifica fattispecie in questione, è ridotta al 75 per cento.
Pagamento IMU 2024: esenzione per anziani e disabili
Non è finita qui. Nel caso in cui l’abitazione non sia quella principale, possono essere esonerate dal pagamento dell’IMU 2024 anche le persone anziane e quelle disabili, solo se si trovano in determinate condizioni.
Inoltre, importante ribadirlo, è il Comune di competenza a decidere se applicare in questi casi l’esonero e meno. La persona interessata deve quindi sempre verificare il regolamento.
A prevedere questa possibilità la Legge di bilancio 2020, il cui comma 741 lettera C dice chiaramente:
“”su decisione del singolo comune, l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare”.
In linea generale comunque possono essere esclusi dal pagamento IMU:
PERSONE ANZIANE
- le persone anziane proprietarie di una casa, che sono ricoverate in modo permanente o in lunga degenza in una struttura;
- deve avere residenza nella struttura di degenza;
- SOLO SE la casa in questione NON viene affittata ad altre persone.
PERSONE DISABILI
- le persone disabili ricoverate o soggiornanti in una struttura in modo permanente;
- che abbiano stabilito la residenza in questa struttura;
- sempre che la casa per cui si richiede l’esenzione IMU 2024 non sia stata affittata ad altre persone
Ribadiamo che queste esenzioni sono a totale discrezione del Comune, che può decidere se adottare questa decisione all’interno dei propri regolamenti IMU.
E’ possibile verificare come si comporta il Comune di residenza a riguardo, consultando le delibere regionali riferite all’IMU e visitando questa pagina di ricerca del Ministero delle Finanze.
In caso di più unità immobiliari, l’agevolazione può essere applicata ad una sola di queste.
Scadenze pagamento IMU 2024
Specifichiamo infine le scadenze di quest’anno per il versamento dell’imposta IMU 2024, splittato di norma in due momenti diversi: un acconto e un saldo.
- lunedì 17 giugno 2024: è scaduto il termine per il pagamento dell’acconto – si paga in base all’aliquota e alla detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente;
- sempre lunedì 17 giugno 2024: è scaduto il pagamento della rata unica; Ecco cosa succede a chi paga in ritardo;
- Entro lunedì 16 dicembre è previsto il pagamento del saldo IMU 2024– sulla base delle delibere comunali pubblicate sul sito del MEF entro il 28 ottobre di ciascun anno di imposta.
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