Dalla sua introduzione sono cambiate alcune regole: dal 2014 l’IMU si paga solo per le “seconde case”, negozi, uffici e capannoni, mentre dal 2020 racchiude anche la TASI. Secondo il “Rapporto IMU 2022” stilato dalla UIL, saranno oltre 25 milioni i proprietari di immobili che dovranno pagare la tassa, con un importo che nelle grandi città può arrivare fino a 2mila euro.
Con la fine delle esenzioni Covid si tornerà alle normali scadenze fiscali, l’unica eccezione è rappresentata dagli immobili di categoria catastale D/3 usati per cinema, teatri e sale per concerti o spettacoli, a condizione che i gestori delle attività siano anche proprietari dell’immobile.
Vediamo nei prossimi paragrafi come calcolare l’IMU 2022, in come pagare l’imposta e le principali scadenze.
Acconto IMU 2022 entro il 16 giugno: chi paga, categorie catastali, esoneri
IMU 2022: aliquote
L’IMU si calcola applicando alla base imponibile (rendita catastale degli immobili soggetti all’imposta rivalutata prima del 5% e poi moltiplicata per il coefficiente di rivalutazione) un’aliquota.
Ogni anno viene stabilita un’aliquota base, che per il 2022 è pari a 0,86% per:
- fabbricati diversi da abitazione principale,
- fabbricati del gruppo catastale D,
- fabbricati merce,
- fabbricati rurali strumentali.
La suddetta aliquota base può essere modificata dai Comuni con apposita delibera del Consiglio comunale. Nello specifico i Comuni possono ridurre l’aliquota fino a 0 o aumentarla fino all’1,06%.
Per verificare l’aliquota applicata dal proprio comune è possibile collegarsi a un’apposita pagina web sul sito istituzionale MEF, raggiungibile a questo indirizzo.
Scarica la tabella con le aliquote base 2022 in pdf
IMU 2022: base imponibile
La base imponibile, come anticipato, si calcola moltiplicando la rendita catastale (che è possibile reperire tramite una visura catastale dal sito dell’Agenzia delle Entrate o dal rogito) per 1,05 (rivalutazione del 5%) e poi per il coefficiente di rivalutazione.
Per il gruppo catastale A il coefficiente di rivalutazione per il 2022 è 160. Vediamo di seguito una tabella riepilogativa con tutti i coefficienti di rivalutazione.
Categorie catastali | Moltiplicatori |
Fabbricati del gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, esclusa la categoria catastale A/10 (uffici e studi privati) | 160 |
Fabbricati del gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5 | 140 |
Fabbricati con categorie catastali A/10 e D/5 | 80 |
Fabbricati del gruppo catastale D, tranne la categoria D/5 | 65 |
categoria catastale C/1 (negozi e botteghe) | 55 |
IMU 2022: esempio di calcolo
Per fare un esempio pratico, supponiamo che si voglia calcolare l’IMU 2022 su un fabbricato della categoria catastale A/2 (abitazioni di tipo civile) con rendita catastale di 450 euro.
Si moltiplica la rendita per 1,05 (rivalutazione del 5%) e si ottiene 472,50. A questo punto si fa un’ulteriore moltiplicazione, quella per il coefficiente di rivalutazione 2022 che abbiamo visto essere 160:
472,50*160= 75.600
Abbiamo quindi trovato la base imponibile alla quale applicare l’aliquota IMU del proprio Comune. Supponendo che l’aliquota modificata dal Comune nell’importo massimo sia dell’ 1,06%, allora si dovrà effettuare questo semplice calcolo:
(75.600/100)*1,06 = 801,36
Se si vuole pagare l’acconto e non in un’unica soluzione si dovrà dividere per due la cifra ottenuta (801,36/2 = 400,68 euro).
IMU 2022: come pagare
È possibile pagare in un’unica soluzione o in due rate, acconto e saldo. Il versamento dell’imposta può avvenire:
- con modello F24 utilizzano i previsti codici tributo,
- con lo specifico bollettino.
I codici tributo per l’IMU 2022 sono riportati nella seguente tabella:
Codice tributo | Tipologie di immobili |
3912 | Abitazione principale e pertinenze |
3913 | Fabbricati rurali strumentali (diversi dalla categoria D) |
3914 | Terreni |
3916 | Aree fabbricabili |
3918 | Altri fabbricati |
3925 | Fabbricati D – Stato |
3930 | Fabbricati D – Comune |
IMU 2022: chi non deve pagare
Sono esonerati dal pagamento dell’imposta i possessori di un immobile adibito ad abitazione principale accatastato nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7. Sono esonerati dal pagamento inoltre:
- il nudo proprietario (quando sull’immobile è presente un usufrutto);
- l’inquilino dell’immobile (l’imposta viene versata dal titolare dei diritti reali);
- la società di leasing concedente (in quanto paga l’utilizzatore);
- il comodatario (paga il comodante titolare dell’immobile),
- l’affittuario dell’azienda se l’azienda comprende un immobile (il versamento compete al proprietario dell’azienda concessa in affitto);
- il coniuge non assegnatario in caso di separazione o divorzio.
A decorrere dall’anno 2022 l’IMU, infine, non è più dovuta per i cosiddetti “fabbricati merce“, ovvero i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati.
IMU 2022: scadenze
La prima scadenza, come anticipato, è il 16 giugno 2022 per il versamento dell’acconto IMU. Entro la stessa data è possibile versare l’imposta dovuta in un’unica soluzione.
La scadenza per il saldo IMU, quindi per la seconda rata, è prevista invece per il 16 dicembre 2022.
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