Imu 2019, ancora poche ore per pagare il saldo

Redazione 16/12/19
Ancora poche ore per pagare il saldo Imu 2019, la seconda rata, dopo l’acconto versato nel mese di giugno, dell’imposta municipale unica relativa al possesso degli immobili. Ricordiamo che l’imposta può essere pagata in un’unica rata a giugno oppure in 2 rate, a metà giugno e a metà dicembre.

L’importo dell’imposta viene calcolato sulla base delle delibere comunali che ogni anno vengono pubblicate sul sito del MEF nella sezione dedicata, entro la fine di ottobre. Nel caso non fosse presente la delibera relativa all’anno in corso bisognerà applicare le aliquote relative all’anno precedente.

Leggi anche: “Nuova Imu 2019, addio Tasi: ecco le novità in arrivo”

Saldo Imu 2019: come effettuare il calcolo corretto

Per effettuare il calcolo dell’importo da pagare è necessario conoscere la base imponibile relativa all’immobile. La base imponibile si ottiene dalla rendita catastale risultante in catasto al 1° gennaio dell’anno d’imposizione, aumentata del coefficiente di rivalutazione del 5% e moltiplicata per i coefficienti catastali diversi a seconda della tipologia dell’immobile:

  • 160 per le unità immobiliari classificate nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;
  • 140 per le unità immobiliari classificate nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;
  • 80 per le unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/10 e D/5;
  • 65 per le unità immobiliari classificate nella categoria catastale D, ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria D/5;
  • 55 per le unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1.

Base imponibile = rendita catastale X 1,05 (maggiorazione del 5%) X coefficiente catastale

Alla base imponibile va applicata l’aliquota presente nella delibera, ottenendo così l’importo da pagare del’imposta IMU.

Saldo Imu 2019: le aliquote

L’aliquota ordinaria per l’Imu è dello 0,76% e può essere aumentata o diminuita dai Comuni fino a 0,3 punti percentuali, con una delibera del consiglio comunale. Ricordiamo che per l’abitazione principale di lusso e le sue pertinenze l’aliquota è ridotta allo 0,4%, con possibilità di modifica da parte del Comune fino a 0,32% punti percentuali.

Al momento del versamento del saldo Imu è importante verificare se il proprio Comune ha pubblicato una nuova delibera: se le aliquote comunali sono cambiate bisognerà effettuare nuovamente il calcolo dell’importo dell’IMU e versare una eventuale somma aggiuntiva al momento del saldo.

Saldo Imu 2019: chi lo paga?

L’imu deve essere pagata da chi possiede immobili, aree edificabili e terreni agricoli, ma  anche i titolari di diritti reali di godimento, i locatari finanziari ed i concessionari di questi immobili, ma non gli affittuari.

Il calcolo viene fatto proporzionalmente ai mesi dell’anno solare durante i quali si è protratto il possesso, viene conteggiato come mese intero il possesso di almeno 15 giorni.

A pagare l’imposta sono i proprietari delle abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (abitazioni di tipo signorile, ville e castelli), mentre sono esenti dal pagamento i proprietari di immobili riconosciuti come abitazioni principali o prima casa e le relative pertinenze, che rientrano nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7.

L’esenzione al pagamento dell’IMU avviene anche per:

  • immobili appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
  • i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal D.M. 22.4.2008;
  • la casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di provvedimento di separazione legale;
  • l’unico immobile, iscritto o iscrivibile nel Catasto edilizio urbano, posseduto e non concesso in locazione dal personale in servizio permanente alle Forze armate e alle Forze di polizia, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.

Sono esenti dal pagamento anche gli anziani e i disabili che risiedono in case di riposo o di cura e che sono possessori di un’unità immobiliare, a condizione che non sia stata concessa in locazione.

Saldo Imu 2019: chi può usufruire delle detrazioni e agevolazioni

La legge prevede una riduzione del 50% dell’imposta per gli immobili accatastati come A/1, A/8 e A/9,  e concessi in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale (ad esempio da genitori a figli o viceversa).  Per ottenere tale agevolazione è necessaria la registrazione del contratto di comodato e che il comodante possiede un solo immobile e risieda anagraficamente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.

Sono previste alcune esenzioni anche sui terreni agricoli, in particolare quelli ubicati in Comuni segnalati nella Circolare del Ministero delle Finanze n. 9 del 14 giugno 1993 ma anche quelli posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola, quelli situati in Comuni delle isole minori e anche quelli a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

Imu 2019, come effettuare il pagamento del saldo

I contribuenti potranno pagare il saldo IMU entro il 16 dicembre 2019 tramite il modello F24 utilizzando gli appositi codice tributo, o anche con appositi bollettini postali.

In caso di pagamento oltre la scadenza sarà possibile effettuare il versamento con ravvedimento operoso, ovvero pagando una sanzione ridotta rispetto a quella prevista.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento