Per prima cosa va ricordato che la prima casa non sarà soggetta al pagamento dell’acconto Imu 2013, è presente tuttavia una “clausola di salvaguardia”, inserita nel decreto legge 54/2013, per la quale chi ha usufruito della sospensione avrà l’obbligo di versare il tributo nel caso, entro il 31 agosto 2013, il Governo non abbia portato a termine il progetto della riforma della tassazione sugli immobili. Qui potete trovare uno schema riassuntivo nel quale sono mostrate le varie tipologie di bene immobile, la relativa categoria catastale di appartenenza e se si è tenuti o meno a versare l’acconto di giugno.
Per quanti dovranno pagare l’acconto Imu a giugno 2013, resta da sciogliere il nodo di quale aliquota scegliere; in sintesi, va ricordato che un emendamento inserito nel decreto legge 54/2013 stabilisce che la prima rata di giugno (corrispondente al 50% dell’intero importo Imu 2013) possa essere calcolata impiegando le aliquote comunali 2012, anche se alla data del 16 maggio scorso fossero state già rese note le nuove eventuali aliquote 2013 da parte del Comune.
Resta in qualunque caso la libertà di scelta, nel senso che, se l’aliquota IMU 2013 fosse già stata deliberata dal Comune dove si trova l’immobile e risultasse più conveniente di quella stabilita l’anno scorso, il contribuente può ovviamente decidere di applicare l’aliquota migliore.
L’acconto di giugno dovrà essere versato impiegando, come lo scorso anno, il Modello F24 predisposto dall’Agenzia delle Entrate. A fine maggio 2013 il Fisco ha pubblicato sul suo sito una tabella molto utile, che riporta i codici tributo da usare in relazione alle varie categorie di immobile soggette a tassazione, che potete trovare qui.
Infine segnaliamo la pagina di www.ediltecnico.it dove gli utenti possono gratuitamente procedere al calcolo dell’importo IMU 2013 che saranno tenuti a versare, utilizzando un semplice software di calcolo, realizzato in collaborazione con il sito Tuttoimu.it
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