Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture Corrado Passera presentando il pacchetto contenente un ventaglio di misure urgenti e strutturali approvato dal Consiglio dei Ministri, che realizzano quella parte dell’Agenda per la Crescita sostenibile tanto attesa, attraverso il cosiddetto “decreto sviluppo”, e a seguito di un sopralluogo effettuato ieri con il il presidente dell’Anas nei giorni scorsi.
“Metto la faccia in tanti posti, la metto anche qui”, ha concluso.
Ogni tratto dell’A3 Salerno – Reggio Calabria è segnato dalle vicende più varie: inchieste giudiziarie, cantieri e interi tratti autostradali posti sotto sequestro dalla magistratura, intimidazioni, infiltrazioni mafiose, tangenti, arresti, minacce.
L’aspetto più doloroso: gli incidenti. Si sono verificati casi d’incidenti sul lavoro, anche mortali; innumerevoli incidenti stradali, la frana del 25 gennaio 2009 in cui persero la vita due persone, etc.
L’Anas informa sulla situazione del progetto a maggio 2012.
L’opera è suddivisa in 65 interventi ripartiti in 12 Macrolotti e 53 Lotti, inclusi 7 svincoli non previsti nell’originario piano per l’adeguamento, ma successivamente richiesti da Regioni ed Enti Locali.
Attualmente i lavori ultimati, in corso e in appalto sull’Autostrada riguardano Km 384,320 della stessa, pari a circa all’ 86,75 % dell’intero tracciato (l’asse autostradale originario di km 442+920, al termine dei lavori di ammodernamento avrà un’estensione complessiva di circa 433 km).
Ricordiamo che gli interventi cosiddetti di “ammodernamento” hanno avuto inizio nel 1990!
Tali lavori cominciati circa dieci anni fa in modo massiccio, consistono nell’addolcire il percorso con curve più morbide e allargare le carreggiate in modo da avere un’autostrada a due corsie più quella di emergenza.
La Salerno – Reggio Calabria è un’arteria stradale di fondamentale importanza per il meridione; non altro perché è l’unica strada a scorrimento veloce che collega la Sicilia con il resto d’Italia, attraverso la Calabria, un breve tratto Lucano e la Campania.
Impossibile portare il traffico, soprattutto quello pesante, sulla statale 18, che costeggia il Mar Tirreno da Reggio Calabria a Salerno oppure sulla statale 106, da Reggio Calabria a Taranto, sullo Ionio, perché molti tratti di queste statali sono inadeguati, congestionati dal notevole traffico locale e i cui tracciati attraversano innumerevoli centri urbani, molti dei quali nel corso dei decenni si sono sviluppati proprio ai bordi di queste due strade.
Non esistono peraltro oggi, alternative adeguate al traffico veicolare, né marittimi né tanto meno ferroviari.
In particolare i lavori ultimati riguardano 246,100 km , rappresentanti circa il 56,37% dell’intero tracciato;gli interventi in esecuzione e di prossimo avvio (km 117,720) e quello appaltato ma non cantierato – per il quale si è in attesa di sentenza del TAR – (km 20,500) interessano km 138,220 dell’autostrada.
Per questi si prevede la fruibilità per km 117,720 entro il 2013 (esclusi i km 20+500 relativi all’appalto al macrolotto 3.2).
Gli stanziamenti ad oggi resi disponibili ammontano a 7,443 miliardi di euro che consentono di finanziare tutti gli interventi in esecuzione, di prossimo avvio e in fase di appalto.
Per il completamento dell’intera autostrada sono ancora necessari circa 3,100 miliardi di euro, relativi a 12 interventi tra progettati e in corso di progettazione.
Di questi interventi, 5 riguardano l’ammodernamento dei restanti 58,600 km di autostrada, mentre 7 si riferiscono a nuovi svincoli, richiesti dalle comunità locali inizialmente non previsti.
I 65 interventi previsti sono suddivisi in due classi A e B:
A) n° 52 interventi sono ultimati, in corso di esecuzione, appaltati e non cantierizzati, in fase di gara;
B) n° 12 interventi in progettazione.
Un commento di Marco Bracconi su Repubblica.it: “Il decreto sviluppo ha molte facce. E su queste facce il ministro Passera dice di metterci la faccia.
Anche sull’impegno di completare entro il 2013 i cantieri della Salerno – Reggio Calabria.
Avete letto bene. Entro un anno e mezzo.
Qualsiasi sia il giudizio politico sul titolare dello Sviluppo, qualsiasi futuro abbiano le misure decise oggi dal Consiglio dei Ministri, qualsiasi sia la determinazione con cui questo esecutivo e quelli futuri proveranno ad attuarle, una cosa è certa: Passera ha già vinto il premio sprezzo del pericolo.
Ci sentiamo tra diciotto mesi, comunque.
Quando sapremo se anch’egli sarà iscritto d’ufficio al già popoloso – e ormai quasi ventennale – partito del meno tasse per tutti”.
Aggiungiamo: complimenti per la fantasia e il coraggio!
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