Il Dl aveva inoltre inasprito le sanzioni già previste per chi non è in possesso della Certificazione verde, che adesso vanno da 600 a 1.500 euro. L’obbligo sarà esteso anche a chi opera a titolo di volontariato.
Novità anche per i tamponi a prezzi calmierati, con l’introduzione dell’obbligo per tutte le farmacie di sottoscrivere l’accordo con la struttura commissariale, che precedentemente era su base volontaria.
Il testo del Decreto-legge aveva subito poche modifiche in sede di conversione al Senato, poi riconfermate alla Camera senza ulteriori modificazioni. Vediamo quindi le nuove misure introdotte.
Decreto Green Pass, ok definitivo dal Senato: le novità della conversione in legge
Green Pass obbligatorio: le categorie interessate
Come sappiamo, l’obbligo introdotto dal dl 127/2021 interessa le seguenti categorie, per un totale di oltre 23 milioni di lavoratori:
- lavoratori pubblici;
- lavoratori del settore privato;
- lavoratori autonomi;
- magistrati, compresi quelli onorari, gli avvocati e i procuratori dello Stato e i componenti delle commissioni tributarie che devono accedere agli uffici giudiziari;
- collaboratori familiari (colf, badanti, baby-sitter);
- soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice;
- operatori di associazioni di volontariato.
Il Governo aveva inoltre chiesto di estendere l’obbligo anche al Parlamento, la Consulta e al Quirinale, ma la norma non si può applicare direttamente agli organi costituzionali. Questi, si legge nel testo, “ciascuno nell’ambito della propria autonomia, adeguano il proprio ordinamento alle disposizioni“. Tutti gli organi costituzionali si sono successivamente adeguati all’obbligo.
Le disposizioni non valgono per “avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia, testimoni e parti del processo“.
In sede di conversione in legge del Dl l’obbligo viene inoltre esteso anche agli operatori del servizio civile universale che prestano il proprio servizio presso enti pubblici e privati accreditati.
Green Pass obbligatorio: regole, nuove estensioni, la guida completa
Green pass obbligatorio: nessun controllo se si presenta la certificazione al datore di lavoro
La prima importante modifica introdotta in sede di conversione in legge riguarda la possibilità di consegnare il proprio Green Pass al datore di lavoro per evitare i controlli. Un emendamento al Decreto legge prevede infatti che: “i lavoratori possono richiedere di consegnare al proprio datore di lavoro copia della propria certificazione verde Covid-19. I lavoratori che consegnano la predetta certificazione, per tutta la durata della relativa validità, sono esonerati dai controlli da parte dei rispettivi datori di lavoro”.
Green pass scaduto durante il turno
Se il Green pass scade durante il turno di lavoro, la permanenza all’interno del luogo di lavoro sarà consentita fino alla fine del turno. Una misura rivolta principalmente ai lavoratori con Green Pass ottenuto con tampone, che non potranno quindi essere allontanati dal luogo di lavoro anche se la certificazione scade durante il servizio.
Lavoratore senza Green Pass: cosa rischia dal 15 ottobre
Tamponi a prezzi calmierati
La convenzione per i tamponi a prezzi calmierati viene di fatto imposta a tutte le farmacie che possono effettuare i tamponi, con sanzioni e chiusure per chi non si adegua. I tamponi saranno gratuiti per chi non può fare il vaccino, mentre costeranno:
- 15 euro per gli adulti;
- 8 euro per i minorenni.
Sarà possibile fare i tamponi a prezzi ridotti anche nelle strutture sanitarie convenzionate. I prezzi calmierati saranno in vigore fino al 31 dicembre.
Tamponi a prezzi ridotti fino al 31 dicembre: dove farli e prezzo
Stop incompatibilità sanitari con altri lavori
La conversione in legge del Dl 127/2021 prevede che gli operatori delle professioni sanitarie, fino al termine dello stato di emergenza, non debbano vedersi applicate le incompatibilità con ogni altro rapporto di lavoro dipendente, pubblico o privato, e con altri rapporti anche di natura convenzionale con il Sistema Sanitario Nazionale.
Gli incarichi devono essere svolti al di fuori dell’orario di lavoro e per un monte ore settimanale complessivo di 4 ore. Inoltre gli incarichi devono essere autorizzati dall’Amministrazione di appartenenza.
Scarica il desto del Decreto con le modifiche apportate
Green Pass obbligatorio: imprese con meno di 15 dipendenti
Le imprese con meno di 15 dipendenti possono, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata dovuta al mancato possesso della certificazione, sostituire il lavoratore per un massimo di 10 giorni con un apposito contratto di sostituzione, rinnovabile più volte e non oltre il 31 dicembre 2021.
Green Pass obbligatorio: sanzioni
La linea del Governo prevede dure sanzioni per chi non sarà in possesso del Green Pass. Si guarda al modello scuola: prevista la sospensione dello stipendio dopo cinque giorni di ingresso senza certificazione, che vengono contati come assenza ingiustificata. Viene invece stralciata dal testo definitivo la sospensione dell’attività lavorativa. In ogni caso il posto di lavoro sarà salvo: non si potrà licenziare chi non è in possesso della Certificazione verde, e le sanzioni legate al Green Pass saranno slegate da altre sanzioni disciplinari. Le sanzioni per chi viola le disposizioni vanno da 600 a 1.500 euro.
Saranno i datori di lavoro a verificare il rispetto delle prescrizioni, e secondo il testo del Dl questi dovranno definire “entro il 15 ottobre 2021, le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle violazioni degli obblighi“.
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