Green pass, Draghi firma il Dpcm: piattaforma attiva dal 17 giugno. Come funziona

Entro il 28 giugno tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate saranno rese disponibili per il download.

Redazione 17/06/21
È stato firmato dal Presidente del Consiglio Draghi il Dpcm che delinea le regole del Green Pass nazionale, la Certificazione verde Covid-19, in attesa dell’entrata in vigore del Green Pass Europeo prevista per il 1° luglio.

Sarà possibile ottenere una delle certificazioni verdi Covid 19 anche in farmacia.

In alternativa alla versione digitale, sottolinea Palazzo Chigi, i documenti potranno essere richiesti al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia, utilizzando la propria tessera sanitaria. Inoltre è da oggi operativo il sito dgc.gov.it per il pass.

Arriva inoltre l’ok del Garante della Privacy all’utilizzo dell’app IO per il Green Pass. L’Autorità aveva posto nei giorni scorsi diversi dubbi sui possibili usi del pass e sul trattamento dei dati personali, e aveva bloccato momentaneamente la possibilità di usare l’app IO come originariamente previsto, a causa di alcune criticità dell’applicazione, ora risolte.

Il Garante aveva invece dato fin da subito l’ok per l’app Immuni, su cui il green pass digitale potrà arrivare grazie a un nuovo aggiornamento già disponibile. Fino al 30 giugno restano valide le certificazioni verdi emesse fino a questo momento, poi occorrerà richiedere la nuova certificazione attraverso i canali che vedremo successivamente.

Vediamo nei prossimi paragrafi cos’è il Green Pass, o Certificazione verde Covid-19, e come funziona, alla luce anche delle nuove modifiche.

Green pass digitale: come ottenerlo, come funziona, quando e come esibirlo

Spostamenti tra Regioni e Green Pass 

Dal 26 aprile è tornata la zona gialla nel Paese, dal 31 maggio la bianca. La situazione in via di miglioramento ha consentito le riaperture e quindi di oltrepassare i confini regionali e spostarsi tra Regioni anche di colore diverso, senza limiti tra regioni di colore giallo e bianco. Invece, per andare dalle zone gialle e bianche in quelle arancioni o rosse diventa obbligatorio esibire la Certificazione verde Covid-19, descritta nell’articolo 10 del Decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, il cosiddetto Decreto “Riaperture”.

Dal 1° luglio il Green Pass sarà valido come EU Digital Covid Certificate e quindi anche a livello europeo. Il Green pass serve ad attestare una di queste 3 condizioni:

  • avvenuta vaccinazione,
  • esecuzione di un test covid negativo,
  • avvenuta guarigione dal Covid.

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Green Pass: come funziona 

Sarà il Ministero della Salute a rilasciare i nuovi green pass, attraverso la Piattaforma nazionale-DGC, sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome.

Dopo la vaccinazione, un test negativo, o dopo la guarigione da COVID-19, il Green Pass viene emesso automaticamente in formato digitale e stampabile dalla piattaforma nazionale.

Sia la versione cartacea che la versione digitale contengono un QR Code, che servirà a verificare la validità del certificato sia nel nostro Paese che, dal 1° luglio, in tutta l’Unione Europea.

I Green Pass associati a tutte le vaccinazioni effettuate a partire dal 27 dicembre 2020 verranno generati in automatico entro il 28 giugno. Fino al 30 giugno 2021, le documentazioni rilasciate dalle Asl, laboratori, medici e farmacie attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti avranno la stessa validità del Green Pass rilasciato dalla piattaforma nazionale. Poi occorrerà scaricare la nuova versione del certificato, o richiederla ai medici di famiglia, pediatri e farmacisti mostrando la tessera sanitaria.

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Il pass avrà una durata variabile e attesterà quindi una di queste 3 condizioni:

  • avvenuta vaccinazione;
  • esecuzione di un test covid negativo nelle 48 ore precedenti;
  • avvenuta guarigione dal Covid (da meno di 6 mesi).

La Certificazione verde avrà una durata di 48 ore se rilasciata a seguito di test negativo da:

  • strutture sanitarie pubbliche;
  • strutture sanitarie private autorizzate e accreditate;
  • farmacie.

La durata è portata invece a 6 mesi in caso di attestazione di avvenuta guarigione da Covid-19.

Infine, in seguito alle nuove modifiche apportate dal Decreto del 18 maggio 2021, la Certificazione verde avrà una durata di 9 mesi dalla data del completamento del ciclo
vaccinale, rispetto ai 6 originariamente previsti. Il pass verrà rilasciato anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino e sarà valido a partire dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale. In sintesi, il pass sarà valido da 15 giorni dopo la prima dose fino a 9 mesi dopo la somministrazione della seconda.

Il passaporto servirà per diverse tipologie di spostamento:

  • muoversi tra Regioni di colore diverso;
  • partecipare a eventi nazionali, culturali e sportivi, ricevimenti per cerimonie religiose e civili;
  • Dal 1° luglio, con l’arrivo del Green Pass UE su piattaforma nazionale, anche per spostarsi senza restrizioni nei paesi dell’Unione Europea.

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Green Pass: come richiederlo

Dal 17 giugno è attiva la piattaforma nazionale-DGC che permetterà di rilasciare il Green Pass appunto su base nazionale e non regionale come è avvenuto dalla sua introduzione. Questa versione conterrà un QR Code che ne attesta la validità e che potrà essere letto in tutti i Paesi dell’Unione Europea grazie alla creazione nei mesi scorsi di un gateway comune, una piattaforma su cui si basano tutti i green pass dei paesi europei.

Il Dpcm firmato oggi, 17 giugno, regola il funzionamento della piattaforma nazionale, che prevede il dialogo tra l’Anagrafe Nazionale Vaccini e il Sistema Tessera Sanitaria, che permetterà di ottenere i dati relativi a tutte le vaccinazioni e alle guarigioni registrate nel Sistema. Anche le Regioni e Province autonome dovranno comunicare i propri dati, così come i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta.

Nella testo ufficiale del Decreto si legge che il green pass digitale potrà essere scaricato attraverso:

  • Sito web dedicato, accedendo con SPID o CIE;
  • Fascicolo Sanitario Elettronico;
  • App Immuni;
  • App IO;
  • Sistema TS, facendone richiesta ai Medici di Medicina Generale, pediatri, farmacisti.

Il sito web ufficiale del green pass è già stato creato, è possibile visitarlo all’indirizzo “www.dgc.gov.it.

Il green pass potrà essere esibito utilizzando le app sopra descritte, tramite il proprio dispositivo mobile, e potrà inoltre essere scaricato in versione stampabile, da esibire in formato cartaceo.

Scarica il testo del Dpcm Green Pass

Green pass: revoca

Sempre nel testo del Dpcm si legge che basterà segnalare al sistema Tessera Sanitaria che il cittadino in possesso del green pass sia positivo al Covid-19 per far scattare immediatamente la revoca. La piattaforma nazionale comunicherà la revoca al gateway europeo, rendendolo quindi inattivo su tutto il territorio dell’Unione.

Verrà comunque inviata una notifica agli interessati circa la revoca, tramite i dati di contatto disponibili.

Green pass: quando usarlo 

In questo momento, con tutta l’Italia in Zona Gialla e bianca, verrebbe meno la funzione primaria del green pass, ovvero consentire gli spostamenti verso regioni in Zona Arancione o Rossa. Tuttavia il certificato verde si renderà utile sia per la visita degli anziani nelle Rsa che per partecipare ai ricevimenti di matrimonio. Si è inoltre al lavoro per poter permettere ai possessori del pass verde altre aperture, come per esempio gli ingressi in discoteca o la partecipazione ai concerti all’aperto in deroga al limite massimo di spettatori consentito attualmente.

Potranno verificare la validità della certificazione:

  • I pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni.
  • Il personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi iscritto nell’elenco di cui all’articolo 3, comma 8, della legge 15 luglio 2009, n. 94.
  • I soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
  • Il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali presso i quali si svolgono eventi e attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
  • I gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per l’accesso alle quali in qualità di visitatori sia prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.

Dal 1° luglio, con l’entrata in vigore del Green Pass europeo, i certificati rilasciati dalla piattaforma nazionale-DGC saranno validi per viaggiare senza restrizioni in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Ricordiamo che il pass non è obbligatorio ai fini del viaggio, ma si rende necessario per evitare restrizioni anti-contagio all’ingresso nei Paesi, come ad esempio l’obbligo di quarantena.

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