Arriva quindi finalmente una risposta ai dubbi sul futuro delle certificazioni di tutte quelle persone che per patologie pregresse o per allergie non possono essere sottoposti alla vaccinazione contro il Covid e che quindi non potevano ricevere il Green Pass per la vaccinazione, dovendo ricorrere solo ai tamponi.
La certificazione è cartacea, ma poi potrà essere caricata in formato digitale. Fino al 30 novembre saranno quindi valide le certificazioni di esclusione dalla vaccinazione già emessi dai vari Sistemi sanitari Regionali. Non ci sarà quindi bisogno di una nuova certificazione, “salvo i casi in cui le stesse contengano dati del soggetto interessato, ulteriori
rispetto a quelli indicati per la loro compilazione, a carattere sensibile“. Ai soggetti in possesso della certificazione non si applica l’obbligo del Green Pass.
Un’altra importante novità introdotta dalla circolare precedente sul certificato di esenzione riguarda la vaccinazione per le donne in gravidanza. Si legge nel testo della circolare che la vaccinazione, infatti, non è controindicata in gravidanza.
Vediamo nello specifico cosa prevede la nuova circolare del Ministero della Salute.
Green Pass obbligatorio: dove è richiesto, regole, la guida completa
Green pass, esenzione: come funziona il certificato
La circolare del Ministero della Salute stabilisce che la certificazione di esenzione contro Sars-CoV-2 viene rilasciata “nel caso in cui la vaccinazione stessa venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea“.
Si tratta quindi di tutti quei soggetti che non possono fare il vaccino per condizioni pregresse dopo aver ricevuto parere negativo dal medico, o che soffrono di particolari malattie croniche o che infine hanno avuto dei problemi di salute dopo la prima dose del vaccino.
Ricordiamo che comma 3 dell’articolo 3 del Dl 105/2021 si legge che le disposizioni sul Green Pass “non si applicano ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute“.
Quindi, oltre ai soggetti che a causa delle loro condizioni cliniche risulteranno esenti dalla vaccinazione, dietro la presentazione dell’apposito certificato, sono esenti dall’obbligo di presentazione del Green pass anche i bambini di età inferiore a 12 anni, in quanto al momento esclusi dalla campagna di vaccinazione.
Si legge nel testo della circolare che tutti i soggetti che saranno esenti dalla vaccinazione “devono essere adeguatamente informate sulla necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione“, quali il rispetto del distanziamento, l’uso della mascherina e il divieto di assembramenti.
Fino al 30 novembre, le certificazioni potranno essere rilasciate in formato cartaceo da:
- medici vaccinatori dei Sistemi Sanitari Regionali;
- medici di medicina generale;
- pediatri di libera scelta.
Scarica la circolare che estende la validità dei certificati di esenzione
Vaccinazione e certificato per le donne in gravidanza
Come già anticipato, la circolare che istituisce il certificato di esenzione contiene inoltre importanti informazioni sulla vaccinazione delle donne in gravidanza. Questa, in base a quanto si evince dal testo, non è controindicata per le donne in gravidanza, così come non è controindicato l’allattamento per le donne vaccinate.
Tuttavia, si legge ancora che “qualora dopo valutazione medica si opti per rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione“. Anche in questo caso quindi non ci saranno problemi per la partecipazione a tutte quelle attività sociali che dal 6 agosto richiedono il Green Pass.
Green pass, certificato di esenzione digitale
I certificati, come già anticipato, verranno emessi temporaneamente in modalità cartacea e saranno validi fino al 30 settembre. Sempre fino al 30 settembre saranno validi i certificati di esclusione dalla vaccinazione già emessi dai Sistemi Sanitari Regionali.
La durata della certificazione verrà aggiornata quando questa potrà essere implementata digitalmente. La digitalizzazione permetterà inoltre di verificarne la validità, un po’ come succede ad oggi per il Green Pass.
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