Il Decreto Scuola, approvato in Consiglio dei Ministri il 6 Aprile e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale serie generale dell’8 Aprile, ha previsto la proroga degli elenchi di II e III fascia esistenti. Questo significa che riapertura e aggiornamento graduatorie scuola sono rinviate al prossimo anno scolastico, ovvero l’a.a. 2021/2022. Notizia che, a soli due mesi dal rinnovo, ha destato non ben poche polemiche tra i docenti precari.
Riassumiamo nei prossimi paragrafi le risposte del Ministero sull’impossibilità della riapertura degli elenchi e sul mantenimento degli attuali posti. Riporteremo anche il recente emendamento proposto al Decreto Scuola che dovrà essere valutato dalla VII Commissione Istruzione.
Decreto Scuola per docenti e studenti: cosa prevede
Graduatorie Scuola: validità elenchi e aggiornamento
Nella conferenza stampa del 7 Aprile la Ministra Azzolina ha chiarito che non sarà possibile aggiornare le graduatorie di istituto quest’anno: “non riusciamo a portare avanti un milione di moduli cartacei, ci riaggiorneremo il prossimo anno“.
Al momento le domande per i docenti vengono gestite per lo più su carta, solo il “modello B” viene consegnato online. Il Ministero si dovrà quindi dotare di adeguati strumenti telematici.
Già per l’ultimo aggiornamento delle graduatorie di II e III fascia le domande erano 653.409, mentre gli inserimenti 272.071 per la seconda fascia e 1.391.931 per la terza fascia.
Per l’anno scolastico 2020/2021 erano attese invece oltre un milione di domande, cifre ben più consistenti che avrebbero mandato in tilt la macchina del Ministero.
Il Ministro con un post sulla sua pagina Facebook ha fatto maggior chiarezza sulla situazione, ribadendo che “alle condizioni attuali non è possibile l’aggiornamento delle graduatorie. L’unica strada, per evitare di riversare centinaia di migliaia di lavoratori nelle scuole per presentare ed elaborare le domande, in piena emergenza Coronavirus, sarebbe quella di accelerare sulla provincializzazione delle graduatorie, digitalizzando il sistema“.
Sarebbe necessaria un’apposita legge per spostare la gestione agli Uffici territoriali anzichè gravare sulle scuole. “Ma per attuare il regolamento – prosegue – serve una procedura molto lunga che richiede, per legge, una serie di pareri a vari organi di controllo”. “È un’ipotesi su cui può confrontarsi solo il Parlamento, in fase di conversione del decreto scuola. Il Governo assicurerà in tal caso investimenti e risorse per la digitalizzazione”.
Graduatorie Scuola: riconferma supplenti sullo stesso ruolo, è possibile?
In un’intervista rilasciata alla redazione di Orizzonte Scuola, il Ministro Azzolina risponde a una delle proposte che hanno avanzato in questi giorni i sindacati: la riconferma dei supplenti sui medesimi posti anche per il prossimo anno.
L’obiettivo è sicuramente garantire la continuità didattica per i docenti precari che hanno svolto le attività di insegnamento online. Ma la proposta è stata formulata anche per il timore di non avere in cattedra coloro che dovranno garantire il recupero delle materie dal 1° settembre.
Queste le parole del Ministro: “non era nemmeno possibile pensare di confermare tutti sui posti occupati nel corso di quest’anno. Questa ipotesi, infatti, non tiene conto minimamente del naturale svolgimento delle operazioni di mobilità, delle utilizzazioni, delle assegnazioni provvisorie e, in primo luogo, degli organici delle singole scuole, correlati al numero di iscrizioni degli alunni. Penso che abbiamo fatto una scelta seria, sofferta, ma di buon senso viste le condizioni in cui operiamo.”
Quest’anno, quindi, la linea del Ministero è di non aggiornare le graduatorie di istituto ma prorogare gli elenchi attuali anche per l’anno scolastico che avrà inizio a settembre.
Graduatorie Scuola: emendamento al Decreto Scuola
In attesa della pronuncia della VII Commissione Istruzione, riportiamo in sintesi le proposte di De Petris, Verducci, Errani, Grasso, Laforgia, Nugnes, Fattori.
L’emendamento al Decreto Scuola propone l’aggiornamento delle graduatorie di istituto vigenti online dall’anno scolastico 2020/2021 con semplificazione dei titoli da valutare.
La tabella considererebbe:
- titoli di servizio di insegnamento sulla classe di concorso o sul medesimo posto prestati nelle scuole statali, paritarie e nei percorsi di Istruzione e formazione professionale;
- titoli di studio rilasciati da Università, Istituzioni di Alta formazione Artistica e Musicale e Istituzioni scolastiche;
- titoli di abilitazione all’insegnamento nella scuola e di specializzazione per il sostegno.
L’emendamento propone di considerare a livello provinciale anche un orario settimanale pari o inferiore alle 6 ore.
Al termine della procedura di compilazione telematica verrà ricalcolato il punteggio.
L’aggiornamento sarà possibile esclusivamente per i docenti già inseriti nelle graduatorie per il triennio 2017/2020.
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Fonte: Orizzonte Scuola
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