Biografia del futuro Premier del governo Lega M5S
Il prof. Conte è titolare di uno studio legale a Roma, dove vive. È separato e ha un figlio di dieci anni. Nel 1988 si è laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma con 110 e lode. Dal 1992 al 1993 è stato borsista presso il Consiglio nazionale delle ricerche, per poi proseguire gli studi a Yale, negli Stati Uniti, a Vienna presso l’International Kultur Institut, a Parigi alla Sorbonna, nel Regno Unito a Cambridge e infine ancora negli USA alla New York University.
In merito a quest’ultimo perfezionamento di studi presente nel suo curriculum, è già scattata la polemica: Michelle Tsai, portavoce dell’Università, ha comunicato recentemente al New York Times che il nome di Conte non compare negli archivi né come studente, né come membro di facoltà, aggiungendo che poteva essere probabile che avesse seguito uno o più programmi di due giorni per i quali la scuola non tiene registri.
In seguito Conte ha insegnato diritto civile e commerciale presso l’Università di Roma Tre, la Lumsa di Roma, l’Università di Malta e quella di Sassari. Fino ad oggi ha tenuto corsi a Firenze e alla Luiss a Roma, dove ha insegnato diritto privato.
Inoltre, è componente della commissione Cultura di Confindustria, ma anche del Comitato scientifico della Fondazione italiana del Notariato e di altre associazioni scientifiche, sia italiane che straniere.
Le sue posizioni politiche
Il 27 febbraio 2018, durante la trasmissione “Di Martedì” su La 7, Giuseppe Conte ha affermato: “Il mio cuore è battuto tradizionalmente a sinistra”. È amico intimo dell’ex ministro e sottosegretario Maria Elena Boschi e nel 2013, quando venne chiamato dai 5 Stelle per occuparsi di Giustizia amministrativa, declinò l’invito per “onestà intellettuale”, perché “non li aveva votati e non li conosceva”, specificando che all’epoca non poteva nemmeno considerarsi un “simpatizzante”.
Solo durante l’ultima campagna elettorale è salito sul palco dei 5 Stelle, dove è stato presentato come un membro del futuro esecutivo che si sarebbe formato in caso di vittoria alle elezioni. In quell’occasione, dichiarò che a convincerlo a candidarsi come ministro di un ipotetico governo del M5S, era stata la composizione delle liste elettorali grilline e “l’apertura a esponenti della società civile, a figure professionali, figure competenti. Un laboratorio politico meraviglioso, incredibile”.
Ascoltando i recenti interventi di Conte, si può appurare che le sue parole d’ordine siano legalità e semplificazione. Ha ricordato il concetto di etica pubblica e rimarcato l’importanza dell’articolo 54 della Costituzione che indica il dovere di adempiere le funzioni pubbliche con disciplina ed onore.
Il suo nemico principale? L’ipertrofia normativa che penalizza gli onesti e chi rispetta le regole. Sono queste le priorità del nuovo Premier del futuro governo Lega M5S.
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Fonte foto: Il Fatto Quotidiano
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