Era uno dei provvedimenti più attesi, del quale, sin dalle prime battute successive all’approvazione della legge professionale, si lasciavano presagire lunghi mesi di pazienza per la stesura.
Ora, infine, è disponibile uno dei passaggi più criticati e controversi della nuova riforma, che prende le mosse dalla legge generale di riordino delle professioni, precedente l’entrata in vigore della stessa riforma forense.
Tra le disposizioni in capo agli ordini professionali, infatti, c’è anche quella sull’obbligo di formazione per gli iscritti, soprattutto per quelli di lungo corso, chiamati a maturare specifici crediti formativi entro ogni anno di lavoro.
QUI TUTTE LE INFORMAZIONI PER LE VARIE CATEGORIE PROFESSIONALI
Sul binario parallelo dell’obbligo formativo, corre, per gli avvocati, anche l’ambito della formazione continua. Il regolamento pubblicato dal Consiglio nazionale forense va a colmare questa lacuna, entrando in vigore pienamente a partire dal prossimo primo gennaio 2015.
“Le nuove modalità – scrive il Consiglio nazionale forense – sono ispirate all’obiettivo di promuovere l’adempimento di tale obbligo da parte degli avvocati nella maniera più proficua e utile per le specifiche necessità di ciascuno e per assicurare, tramite il principio di competenza, la migliore tutela ai diritti dei cittadini”.
Il rebus bollino
Un aspetto significativo del nuovo regolamento, è il filtro che verrà messo all’ammissione di praticanti negli studi professionali, così come per svolgere il ruolo di commissario d’esame. Saranno stilati appositi elenchi, al cui interno si dovrà necessariamente figurare per avvalersi dei ruoli e delle mansioni di cui sopra.
Ma cosa c’entra la formazione continua? Il motivo è presto detto. Qualora il professionista ne faccia richiesta, sarà lo stesso Cnf a rilasciare l’attestato di formazione continua, che rimarrà personale ma potrà figurare nelle informazioni relative allo studio di appartenenza. Allo stesso modo, però, il certificato sarà necessario sia per iscriversi a elenchi finalizzati allo svolgimento di ruoli propedeutici o complementari all’esercizio della professione.
Per gli avvocati, sarà obbligatorio maturare nel triennio 60 crediti formativi, con un minimo di 15 l’anno, di cui nove in materia concernenti la deontologia professionale.
Vai al testo sulla formazione continua
La parcella dell’avvocato
LA PARCELLA DELL’AVVOCATO: CALCOLO CON I NUOVI PARAMETRI è aggiornato al D.M. 10 marzo 2014, n. 55 pubblicato in G.U. n.77 del 2 aprile 2014. Si tratta di un software ideato per tutti gli utenti che desiderano effettuare con pochi click sul computer la nota spese, la proforma e la fattura. Per rendere il prodotto di facile utilizzo è stata scelta una grafica semplice e un linguaggio simbolico per ogni videata al fine di ottimizzare i tempi operativi dell’utente. In ANAGRAFICA GENERALE inseriamo i dati del cliente che poi possiamo richiamare automaticamente in parcella, in GESTIONE FASCICOLI inseriamo i dati indispensabili della pratica. Con EMISSIONE NOTA SPESE si compila una nota spese individuando il destinatario e la pratica. La nota spese può essere aggiornata ad ogni nuova operazione per il fascicolo. Quando poi si vuole fatturare si apre EMISSIONE FATTURA e si può richiamare in automatico la nota spese oppure creare una fattura ex novo. La durata della licenza è di 365 giorni dalla data di attivazione presso il nostro centro servizi, in questo periodo l’utente ha diritto all’AGGIORNAMENTO GRATUTITO delle tabelle e del software, pubblicati on-line. Requisiti hardware e software Sistema operativo Windows 98/Me. Windows 2000. Windows Vista (Per l’installazione lanciare il programma “SETUP” da Cd-Rom) Il Cd-Rom fornisce Acrobat Reader, per la visualizzazione del manuale d’uso in formato PDF
Gestlex | 2014 Maggioli Editore
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento