Formazione continua, il regolamento per avvocati in vigore dal 2015

Redazione 30/10/14
Finalmente disponibile il regolamento sulla formazione continua degli avvocati, pubblicato dal Cnf in seguito alla riforma forense, approvata ormai due anni or sono dal Parlamento.

Era uno dei provvedimenti più attesi, del quale, sin dalle prime battute successive all’approvazione della legge professionale, si lasciavano presagire lunghi mesi di pazienza per la stesura.

Ora, infine, è disponibile uno dei passaggi più criticati e controversi della nuova riforma, che prende le mosse dalla legge generale di riordino delle professioni, precedente l’entrata in vigore della stessa riforma forense.

Tra le disposizioni in capo agli ordini professionali, infatti, c’è anche quella sull’obbligo di formazione per gli iscritti, soprattutto per quelli di lungo corso, chiamati a maturare specifici crediti formativi entro ogni anno di lavoro.

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Sul binario parallelo dell’obbligo formativo, corre, per gli avvocati, anche l’ambito della formazione continua. Il regolamento pubblicato dal Consiglio nazionale forense va a colmare questa lacuna, entrando in vigore pienamente a partire dal prossimo primo gennaio 2015.

“Le nuove modalità – scrive il Consiglio nazionale forense – sono ispirate all’obiettivo di promuovere l’adempimento di tale obbligo da parte degli avvocati nella maniera più proficua e utile per le specifiche necessità di ciascuno e per assicurare, tramite il principio di competenza, la migliore tutela ai diritti dei cittadini”.

Il rebus bollino

Un aspetto significativo del nuovo regolamento, è il filtro che verrà messo all’ammissione di praticanti negli studi professionali, così come per svolgere il ruolo di commissario d’esame. Saranno stilati appositi elenchi, al cui interno si dovrà necessariamente figurare per avvalersi dei ruoli e delle mansioni di cui sopra.

Ma cosa c’entra la formazione continua? Il motivo è presto detto. Qualora il professionista ne faccia richiesta, sarà lo stesso Cnf a rilasciare l’attestato di formazione continua, che rimarrà personale ma potrà figurare nelle informazioni relative allo studio di appartenenza. Allo stesso modo, però, il certificato sarà necessario sia per iscriversi a elenchi finalizzati allo svolgimento di ruoli propedeutici o complementari all’esercizio della professione.

Per gli avvocati, sarà obbligatorio maturare nel triennio 60 crediti formativi, con un minimo di 15 l’anno, di cui nove in materia concernenti la deontologia professionale.
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