E’ infatti rivolta al secondo scaglione di 55mila esodati la nuova circolare diramata del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che, dunque, dà ufficialmente inizio alle procedure di accesso alla previdenza, dopo che i primi 65mila sembrano ormai in dirittura d’arrivo.
Nella fattispecie, a trovarsi coinvolta dalle nuove direttive ministeriali è quella platea di esodati inserita tra le pieghe della spending review, in particolare all’articolo 22, comma 1 della legge 95/2012.
Così, si aprono definitivamente le “iscrizioni” per gli aventi diritto alla salvaguardia, secondo quelle che sono le tutele previste dallo schema governativo, che apre, è bene ricordarlo, anche ad alcuni casi di Cassa integrazione.
Si tratta, in misura prevalente, di lavoratori che abbiano risolto il rapporto al 31 dicembre 2011 – e non al 4, come per la maggior parte della prima tranche “salvata” – o, comunque, successivamente all’applicazione di accordi di tipo individuale.
Possibile anche l’eventualità della stipula collettiva come spinta all’allontanamento dal posto di lavoro, purché sottoscritto in condiscendenza delle organizzazioni sindacali più universalmente rappresentate a livello nazionale.
Il tempo per inoltrare le domande è fino al prossimo 31 maggio 2013. Queste dovranno essere corredate di tutta la modulistica diramata sempre dalle istituzioni al fine di accompagnare le richieste di tutti i dati necessari.
In particolare, saranno indispensabili le consegne e le corrette compilazioni del modello per la presentazione dell’istanza, così come della relativa dichiarazione sostitutiva. Tra le informazioni richieste in forma necessaria, si trovano, naturalmente, i dati anagrafici dei soggetti, l’identificativo dell’ultima impresa, in ordine temporale, presso la quale ha prestato servizio e, da ultimo, il regime entro il quale si richiede l’accesso alla salvaguardia.
Da tenere presente, infine, che la documentazione dovrà essere recapitata al Dipartimento responsabile tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o, in alternativa, tramite Posta elettronica certificata all’indirizzo DPL.Roma@mailcert.lavoro.gov.it
A presentare domanda, potranno essere i singoli lavoratori o, in alternativa, le competenti Direzioni territoriali del lavoro competenti che si siano prese in carico l’istanza dell’esodato.
Scarica la documentazione:
Vai alla presentazione di istanza
Vai alla dichiarazione sostitutiva
Qui l’elenco degli indirizzi di posta certificata a cui andrà spedita la domanda
Leggi la circolare n.6 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
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